E rieccomi, speriamo sia la volta buona! Dopo mille peripezie per ultimare la cucina nuova, zone rosse e ritardi nelle consegne, mensole ancora mancanti, mezza casa ancora sottosopra… zac mi salta internet, cambio il gestore, non funziona, venti giorni senza connessione, mio marito che chiama un giorno sì e uno no, poi parte l’embolo alla sottoscritta dopo aver consumato 50 giga di internet per poter lavorare e, siccome si sa che una donna incazzata porta sempre al risultato voluto, eccomi qua con una connessione nuova di zecca, in una cucina nuova di zecca e con un quintale di ricette in archivio pronte per la pubblicazione.
Iniziamo con una nota di dolce perchè si sa che è sempre l’inizio migliore: questi Buchteln li volevo fare da tanto, ma chissà com’è mi ero fissata fossero complessi da realizzare e invece, tempi di lievitazione a parte, li ho preparati senza alcun problema e mi sono riusciti meravigliosamente bene. Quindi siete pronti per impastare ed accendere il forno?
Sciogliere in una terrina il lievito nel latte tiepido aggiungendo un po' di zucchero (circa una cucchiaiata), poi aggiungere 150 g. di farina e mescolare con una forchetta sino ad ottenere un composto cremoso, coprire il recipiente con una salvietta e lasciar lievitare in un posto caldo.
Quando la pastella avrà raddoppiato il suo volume versarvi le uova, una alla volta, lo zucchero rimanente, la raschiatura di limone, il pizzico di sale e, mescolando con le fruste, il resto della farina. Unire anche il burro fuso e continuare a mescolare fino a completa unione di tutti gli ingredienti. Coprire nuovamente e lasciar riposare.
Stendere l'impasto sulla spianatoia infarinata fino allo spessore di un centimetro, tagliarla a rettangoli regolari e porre al centro d ciascun rettangolo un cucchiaino di confettura e poi richiudere il tutto ottenendo una sfera. Proseguire così per tutto l'impasto appoggiando le palline in una teglia oleata ed infarinata, facendo attenzione di adagiarle l'una accanto all'altra preventivamente unte con le mani i maniera tale che, una volta cotte, siano facilmente staccabili.
Lasciar lievitare coperto ancora una mezzoretta e poi infornare in forno preriscaldato, a circa 180 gradi, per 40 minuti o in base comunque al vostro forno, poi servire con abbondante zucchero a velo.
Sembra un po’ il nostro danubio. Mi piace l’idea delle palline soffici soffici da staccare da quel materassino morbido. Si hai ragione, alla fine una donna incazzata riesce sempre a risolvere i problemi. Le donne incazzate fanno paura 😁😂
In effetti penso sia pressapoco la stessa cosa, qui si chiama così ma abbiamo un sacco di ricette con nome austriaci o sloveni, del resto in una città di confine anche la tradizione culinaria è sempre un po’ particolare: oltretutto ultimamente sono un po’ alla ricerca della tradizione quindi conto di sperimentare qualche altra cosa del territorio 🙂
Un bacio!
Uauuuu auguri per la cucina nuova innanzitutto! E poi che meraviglioso modo di inaugurarla: non conoscevo questi dolcetti ma mi sembrano deliziosi, soffici e coccolosi perfetti per il venerdì! (Ma anche per ogni altro momento della settimana!!). Bacioni grandi e buon we!
Grazie mille Luna! La adoro e ad oggi mi chiedo come io abbia fatto per vent’anni a reggere in quel buco che avevo prima, mi sembra davvero un sogno! Lo sai che era un regalo della mia mamma? Me l’aveva promessa ma non è mai riuscita a vederla, peccato perchè le sarebbe piaciuta 🙂 Insomma era un dovere morale imbarcarmi in questa avventura: praticamente ho fatto la cucina nella ex sala da pranzo costruendo tutti gli impianti ex novo e nella cucinetta di prima ho ricostruito un angolino pranzo, che detta così è tutto carino ma in pratica è stato un incubo!
Ora piano piano mi sto riprendendo i miei spazi e cucinare è davvero un piacere… 🙂
Un bacio!
Sono una nuvola, soffice e golosa, ho provato anch’io a farlo. Anzi lo devo rifare, visto che è un pò che non lo preparo. Mi hai fatto morire ahahaahhh “quando una donna è incazzata” ahahah hai ragione!! Noi siamo buone e pazienti ma quando ce vò, ce vò! Brava Buona settimana tesoro
Diciamo che sentirsi presi per i fondelli farebbe salire l’embolo anche ad un santo, comunque dopo venti giorni di questa storia oramai fumavo anche dalle orecchie e io sono buona e tranquilla ma se mi girano nessuno mi tiene!
Sai che anch’io lo devo rifare? Perchè vorrei si sentisse meno quel retrogusto di lievito, leggerissimo ed impercettibile, ma che io detesto… magari meno lievito e più tempo al calduccio, poi vediamo come viene.
Un bacione!
Caspita che nuvola soffice ma sei bravissima..io al posto tuo con tutti questi contrattempi sarei andata via di testa🤪🤪🤪🤪🤪
Confermo che hai i super poteri!!!
A dire il vero i lavori in casa ancora non sono finiti ma siamo bloccati a causa di una porta che ancora non ci hanno consegnato, però fatta quella il resto dovrebbe filare liscio… la peggio è stata la connessione, dovendo lavorare da casa e seguire un corso su piattaforma Cisco (che mangia giga a quintali) ero incazzatissima! Però ce l’abbiamo fatta, quando mi inchiodo su qualcosa nessuno mi smuove! E ora mi godo la vita più tranquilla (che poi definirla tranquilla è un eufemismo, ma quando finirò di ammattire vi racconterò tutto) 🙂
Un bacio!
Io pure vorrei una cucina nuova. La mia dopo 25 anni di uso intensivo è proprio vissuta. Io dico spesso…tristemente… che, dando il peggio di sè, si ottiene ciò a cui si ha diritto. Il buchlen lo amo, è associato alle mie vacanze in Alto Adige. E’ stra stra soffice. E tu lo hai realizzato alla grande
Ciao e benvenuta! Anche la mia era tremenda, cadeva letteralmente a pezzi però era talmente piccola che nessuno riusciva a progettarmela. Alla fine ho invertito zona pranzo e cucina rifacendo tutti gli impianti, un delirio e da lasciarci un rene ma per la casa farei di tutto, amo le case confortevoli e quando si parla di arredamento mi brillano gli occhi. Vent’anni dopo ho scelto con maggior cognizione di causa e con le idee più chiare e sono felice del sacrificio fatto (enorme). Il buchteln fa parte della nostra cucina tradizionale e non potevo non cimentarmici prima o poi… mi ha dato molta soddisfazione!
Un caro saluto 😘
10 Comments
saltandoinpadella
21 Aprile 2021 at 11:03Sembra un po’ il nostro danubio. Mi piace l’idea delle palline soffici soffici da staccare da quel materassino morbido. Si hai ragione, alla fine una donna incazzata riesce sempre a risolvere i problemi. Le donne incazzate fanno paura 😁😂
Tatiana
28 Aprile 2021 at 17:18In effetti penso sia pressapoco la stessa cosa, qui si chiama così ma abbiamo un sacco di ricette con nome austriaci o sloveni, del resto in una città di confine anche la tradizione culinaria è sempre un po’ particolare: oltretutto ultimamente sono un po’ alla ricerca della tradizione quindi conto di sperimentare qualche altra cosa del territorio 🙂
Un bacio!
Luna
23 Aprile 2021 at 19:00Uauuuu auguri per la cucina nuova innanzitutto! E poi che meraviglioso modo di inaugurarla: non conoscevo questi dolcetti ma mi sembrano deliziosi, soffici e coccolosi perfetti per il venerdì! (Ma anche per ogni altro momento della settimana!!). Bacioni grandi e buon we!
Tatiana
28 Aprile 2021 at 17:15Grazie mille Luna! La adoro e ad oggi mi chiedo come io abbia fatto per vent’anni a reggere in quel buco che avevo prima, mi sembra davvero un sogno! Lo sai che era un regalo della mia mamma? Me l’aveva promessa ma non è mai riuscita a vederla, peccato perchè le sarebbe piaciuta 🙂 Insomma era un dovere morale imbarcarmi in questa avventura: praticamente ho fatto la cucina nella ex sala da pranzo costruendo tutti gli impianti ex novo e nella cucinetta di prima ho ricostruito un angolino pranzo, che detta così è tutto carino ma in pratica è stato un incubo!
Ora piano piano mi sto riprendendo i miei spazi e cucinare è davvero un piacere… 🙂
Un bacio!
ipasticciditerry
26 Aprile 2021 at 13:40Sono una nuvola, soffice e golosa, ho provato anch’io a farlo. Anzi lo devo rifare, visto che è un pò che non lo preparo. Mi hai fatto morire ahahaahhh “quando una donna è incazzata” ahahah hai ragione!! Noi siamo buone e pazienti ma quando ce vò, ce vò! Brava Buona settimana tesoro
Tatiana
28 Aprile 2021 at 17:11Diciamo che sentirsi presi per i fondelli farebbe salire l’embolo anche ad un santo, comunque dopo venti giorni di questa storia oramai fumavo anche dalle orecchie e io sono buona e tranquilla ma se mi girano nessuno mi tiene!
Sai che anch’io lo devo rifare? Perchè vorrei si sentisse meno quel retrogusto di lievito, leggerissimo ed impercettibile, ma che io detesto… magari meno lievito e più tempo al calduccio, poi vediamo come viene.
Un bacione!
Daniela
27 Aprile 2021 at 10:37Caspita che nuvola soffice ma sei bravissima..io al posto tuo con tutti questi contrattempi sarei andata via di testa🤪🤪🤪🤪🤪
Confermo che hai i super poteri!!!
Tatiana
28 Aprile 2021 at 17:08A dire il vero i lavori in casa ancora non sono finiti ma siamo bloccati a causa di una porta che ancora non ci hanno consegnato, però fatta quella il resto dovrebbe filare liscio… la peggio è stata la connessione, dovendo lavorare da casa e seguire un corso su piattaforma Cisco (che mangia giga a quintali) ero incazzatissima! Però ce l’abbiamo fatta, quando mi inchiodo su qualcosa nessuno mi smuove! E ora mi godo la vita più tranquilla (che poi definirla tranquilla è un eufemismo, ma quando finirò di ammattire vi racconterò tutto) 🙂
Un bacio!
CRISTINA
19 Maggio 2021 at 14:16Io pure vorrei una cucina nuova. La mia dopo 25 anni di uso intensivo è proprio vissuta. Io dico spesso…tristemente… che, dando il peggio di sè, si ottiene ciò a cui si ha diritto. Il buchlen lo amo, è associato alle mie vacanze in Alto Adige. E’ stra stra soffice. E tu lo hai realizzato alla grande
Tatiana
19 Maggio 2021 at 20:41Ciao e benvenuta! Anche la mia era tremenda, cadeva letteralmente a pezzi però era talmente piccola che nessuno riusciva a progettarmela. Alla fine ho invertito zona pranzo e cucina rifacendo tutti gli impianti, un delirio e da lasciarci un rene ma per la casa farei di tutto, amo le case confortevoli e quando si parla di arredamento mi brillano gli occhi. Vent’anni dopo ho scelto con maggior cognizione di causa e con le idee più chiare e sono felice del sacrificio fatto (enorme). Il buchteln fa parte della nostra cucina tradizionale e non potevo non cimentarmici prima o poi… mi ha dato molta soddisfazione!
Un caro saluto 😘