Oggi una piccola tappa densa di fascino e di mistero, ricca di simbolismo e che ha fatto sì che questo borgo abbia ispirato leggende gotiche e dicerie tra il sacro e il profano.
La villa Bethania è stata costruita nel villaggio di Rennes-le -Château tra il 1901 e il 1905 nella ex tenuta dell’abate Bérenger Saunière e intestata alla sua serva Marie Dénardau, ma il mistero legato alla cittadina iniziò il 6 novembre 1244, quando François Pierre d’Hautpoul, marchese di Blachefort e signore di Rennes-le-Château, fece testamento e in relazione ad esso si parlò di un segreto di stato. Oltre a ciò tra gli antenati del marchese vi era un membro dell’Ordine dei Templari, e ciò contribuì ad infittire il mistero. Nel 1781 il curato del borgo ricevette la confessione, in punto di morte della marchesa Marie de Nègri d’Ablès d’Hautpoul-Blanchefort, un segreto di famiglia che avrebbe dovuto essere tramandato, come del resto avvenne da un sacerdote del borgo all’altro.
Quando l’abate François Bérenger Saunière, nel 1885, venne nominato parroco del paese, i misteri si infittirono in quanto egli ebbe accesso a grandi quantità di denaro, in merito alle quali egli non fornì mai alcuna spiegazione, facendo sì che nascesse la convinzione, avvalorata anche da ulteriori anomali comportamenti del parroco, che egli appartenesse al Priorato di Sion.
I misteri cui si fa cenno ancora oggi sono molteplici, tuttavia ve ne cito alcuni legati al simbolismo di cui il luogo abbonda: la villa presenta una pavimentazione a scacchiera, e su una piastrella un quarto della medesima è di colore diverso, facendo sì che venga indicato l’accesso alla torre, considerata la torre nera della scacchiera, posta in posizione prospiciente la torre bianca. Inoltre la torre nera sostiene una circonferenza merlata che presenta esattamente la configurazione del quadrante di un orologio, decorata da dodici merlature.
La chiesa non è da meno: già alla sinistra dell’ingresso vi è la raffigurazione di Satana, sovrastato da quattro ulteriori sculture nell’atto di fare il segno della croce mentre, nel fondo della chiesa, all’ultima stazione, si nota come la sepoltura del Cristo abbia una anomala ambientazione notturna, quasi ad indurre il visitatore a non ritenere avvenuta la sepoltura e confermando la tesi secondo la quale Gesù Cristo non fosse morto in croce ma abbia sposato Maria Maddalena.
Da ultimo, le iniziali dei santi raffigurati lungo le pareti, vanno a formare il termine GRAAL, alimentando ulteriormente il mistero del luogo e il credo secondo il quale dietro le ricchezze di Saunière ci fosse l’ombra del Vaticano.
Il cimitero adiacente alla chiesa non è visitabile dal 2004 a seguito delle troppe azioni vandaliche subite dai sepolcri.
Insomma ce n’è da scrivere da un libro, comunque sia ho fornito un’infarinatura di una storia affascinante e che varrebbe la pena approfondire maggiormente perché la storia che si snoda nei secoli in questo borgo è ricca di avvenimenti e fitta di misteri.
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