Dalle mie protratte pause ed assenze oramai l’avrete capito che sto attraversando un periodo pienissimo di impegni e di stress, cosa che mi dispiace moltissimo perchè amo stare con voi e scambiare quattro chiacchiere, ma l’anno scolastico volge oramai al termine e non voglio perdere d’occhio il discolo che ha appena recuperato un po’ di votacci, al lavoro è un delirio poichè mi è stata levata la collega che collaborava con me e sto letteralmente scoppiando… la sera rincaso e a malapena riesco a mettere insieme un cena passabile, quindi non me ne vogliate…. al ritorno dalle vacanze spero di portarvi una ventata di mare con qualche scatto pieno di ricordi e magari un bel reportage!
Nel frattempo posto questa idea: nulla di che, ma ho messo insieme queste spugnette mentre seguivo mio figlio con i compiti, sono di realizzazione velocissima, non richiedono particolare precisione e costituiscono pur sempre un risparmio, anche se minimo: in questi ultimi mesi sto lavorando come una pazza perchè i licenziamenti aumentano ogni giorno che passa e mi si spezza il cuore nel vedere tante persone che, seppur dignitosamente, si presentano da me con gli occhi gonfi di pianto… allora penso che anche un minimo gesto di risparmio possa costituire un piccolo passo, un aiuto per chi non ce la fa, per chi conta i centesimi anche per le cose più banali, per quelle che ai più sembrano scontate.
Ci sono stati dei periodi in cui ho contato anch’io i centesimi perchè era appena trascorso un mese più pesante degli altri, so che accadrà ancora, ma qui ci sono delle persone che vivono tale realtà come una quotidianeità dalla quale non riescono a scappare e quindi continuerò sempre a dire di non buttare nulla, di aguzzare la fantasia e di ricrearsi la vita, anche con poco… non è la soluzione, ma ogni piccolo passo è un aiuto in attesa di risorgere!
Ho conservato per qualche tempo le retine dei limoni, delle arance, degli scalogni e delle patate (quest’ultime sono le più rigide e ruvide, perfette per la pulizia delle pentole), le ho ritagliate con cura e le ho cucite insieme in maniera tale che non sfilaccino, creando dei cuscinetti: all’interno ho inserito quelle più ruvide e corpose, all’esterno quelle più morbide, in maniera tale che nel lavaggio più difficile sia sufficiente premere un po’ la spugnetta per avere un effetto abrasivo più marcato.
Potete anche accostare i colori in modo da farne di più carine, magari sovrapposte e cucite insieme, ma io ho preferito dar corso alla praticità e via!
Non è molto, ma quanto costa una confezione di spugnette al discount? Più di un euro, almeno da me…. e con un euro e mezzo, facendo un calcolo veloce e impreciso, acquisto tre chili di farina… e allora anche queste piccole idee possono aiutare noi nel risparmio e la natura che avrà qualche retina di plastica in meno da smaltire!
16 Comments
edvige
14 Maggio 2013 at 17:12Sai nel riciclo non è solo risparmiare ma anche avere fantasi ed io a questo non ci avevo mai e poi mai pensato quindi grazie per l’idea e per come attuarla. Bacione cara amica preparati we di pioggia grrr ciao e buona serata
cucinaincontroluce
14 Maggio 2013 at 17:15Ciao Ed, in effetti ultimamente sto lavorando parecchio di fantasia… chissà cosa riuscirò a combinare approfittando del fine settimana piovoso?
Quasi quasi cerco di postare ancora qualche idea riciclona, vedo che è gradita…
Bacetto! 🙂
conunpocodizucchero
14 Maggio 2013 at 22:05aspetto già da ora il tuo reportage! 🙂
ti capisco cara, i momenti carichi di impegni, lavoro e stress sono molto pesanti e possono destabilizzare gli equilibri quotidiani. ma non ti preoccupare, io ci sarò quando tornerai! 🙂
un bacissimo!!!
cucinaincontroluce
14 Maggio 2013 at 22:13Grazie cara, fa piacere essere compresi: non mi aspettavo un tale carico di lavoro così all’improvviso… rincaso e crollo sul letto… spero davvero cali un po’, anche perchè se il mio impegno aumenta considerevolmente significa che i lavoratori hanno davvero dei grossi problemi e non è che ciò mi renda felice…
Un bacio a te! 🙂
Luna
15 Maggio 2013 at 7:30Io le trovo geniali e bellissime: mai visto niente del genere e in effetti le retine di limoni, arance, patate, vanno a infoltire le fila di tutta quella plastica che si butta via e inquina tanto.
Dunque perchè non riciclarle?
bravissima davvero, la trovo un’idea fantastica e ne sono rimasta incantata!
e di questi tempi ben venga risparmiare.
Un abbraccio, buona giornata!
cucinaincontroluce
15 Maggio 2013 at 8:41Ciao Luna, sono contenta che ti piacciano, a me dispiaceva proprio buttare un materiale così resistente, soprattutto perchè queste spugnette sono robuste, si asciugano subito e non emanano cattivi odori, si lavano in lavatrice quando sono sporche e ho mantenuto fede all’insegnamento che mi è sempre stato impartito in casa: non si spreca nulla perchè c’è chi davvero non ha niente.
Buona giornata a te! 🙂
unpizzicodime
15 Maggio 2013 at 17:04Brava! Oltre che utili, oltre che intelligenti sono anche dai colori solari… Spero che il periodo stressante passi in fretta, che il “fanciullo” ti premi con dei bei risultati e che il lavoro ti lasci pian piano, più tempo per respirare… ma fino ad allora, sappi, che ti aspettiamo sempre per nuove condivisioni!!! Un abbraccio!
cucinaincontroluce
15 Maggio 2013 at 17:10Che cara… non vedo l’ora termini la scuola perchè lo stesso giorno anch’io inizierò le ferie e dire che sono cotta è un eufemismo, sono letteralmente stravolta!!! Nel frattempo faccio ciò che riesco, anzi… ho un piccolo lavoro estivo quasi pronto che conto di postare tra qualche giorno, sempre meglio di niente!
Un bacione!!! 🙂
ili6
15 Maggio 2013 at 19:40Ci sono periodi dove tutto si accumula e di solito questi coincidono con la fine dell’anno scolastico, sia per aiutare i figli che per il cambio di stagione o anche per lavoro in più.
Questo che sta per finire è stato per me un anno scolastico faticosissimo ed è già iniziato il periodo duro duro, quello della compilazione delle scartoffie.
L’idea che presenti è ottima e può essere facilmente realizzata: inizierò a conservare retine pure io. Il risparmio oggi è un dovere di tutti.
Buona serata, ciao.
cucinaincontroluce
15 Maggio 2013 at 20:24Ciao Marirò, lo so che mi comprendi in merito alla scuola: purtroppo la prima media per mio figlio è stata un’esperienza disastrosa, stiamo salvando l’anno per miracolo… e parlo al plurale perchè ci ho messo l’anima per fargli capire l’importanza dello studio, cosa non semplice quando un ragazzino inizia pieno di entusiasmo e questo gli viene distrutto completamente da insegnanti che non hanno la minima idea di cosa significhi essere degli educatori, è stato un anno di arrabbiature, urla spazientite, lacrime silenti, lotte contro dei docenti che per ogni scemenza mi inondavano di note, come se io potessi fare qualcosa di più di ciò che già stavo facendo… lotte contro la sua irresponsabilità apparente perchè dentro di sè ci stava male… Ecco, se io sono distrutta con un solo bambino, pure se mio, figuriamoci con chi fa bene il proprio mestiere con decine di bambini di ogni maturità ed educazione!
Questa prova di riciclo l’ho fatta volentieri e ogni giorno cerco di non buttare nulla di ciò che può tornare utile: riutilizzo, mi ingegno, rivendo, regalo… tutto pur di non buttare perchè se io fatico ad arrivare a fine mese dinanzi a me ho delle realtà terrificanti che mi fanno riflettere sull’importanza e sul dovere morale di ciò che cerco di mettere in pratica nel modus vivendi quotidiano.
Un abbraccio!
ili6
15 Maggio 2013 at 22:06Non demordere e stai accanto a tuo figlio, seguendolo come già fai. Il passaggio dalle elementari alle medie è brusco e a volte pesante specie se gli ultimi anni dell’elementare sono sono stati troppo soft. Da insegnante posso consigliarti, inoltre, di mantenere un contatto costante con i prof perchè non sono dei “nemici” ma persone con le quali si deve trovare il modo di entrare in sintonia, per il bene di tuo figlio. E, ultima cosa, a tuo figlio devi sempre dire che i professori non sono in torto, deve sentirli amici, anche se sono burberi, poi voi adulti vi chiarirete. Scusami, ma mi sentivo di dirlo. Non è un mestiere facile, nè quello dei docenti nè quello dei genitori. I ragazzini crescono, si modificano, maturano, noi nel frattempo ci distruggiamo. ma sappiamo essere forti quindi avanti tutta 🙂
cucinaincontroluce
15 Maggio 2013 at 22:22Eh, lo so, è il mestiere più difficile del mondo… se io scoppio con un solo ragazzino, figuriamoci i docenti…. Parto dal presupposto che mio figlio ha sempre torto, ma ti assicuro che c’è anche chi ti fa veramente indisporre… 🙁
accantoalcamino
16 Maggio 2013 at 7:42Ciao Tat, hai un cuore grande, grande e tuo figlio è fortunato ad avere una mamma attenta che non lo lascia davanti al pc ma lo segue da vicino e per non perdere tempo s’inventa qualcosa di utile per non sbilanciare i conti. Un bacio grande♥
cucinaincontroluce
16 Maggio 2013 at 10:26Tu sei sempre tanto gentile e carina con me… E pensare che se il cucciolo sgarra io divento una iena! 🙂
Comunque sia non lo mollo, mi sono fermata ad un figlio solo perchè sapevo che più di uno non sarei riuscita a seguirne bene le sorti e quindi intendo lottare con lui finchè sarà in grado di volare da solo, con una buona istruzione, un lavoro che gli permetta di vivere decorosamente ed un tetto sopra la testa…
E nel frattempo cerco di fare ciò che posso per uscire da questa situazione economica pesante anche per me, perchè quando mio marito dice “ma dai, per due euro….”, o comunque mi fornisce delle risposte simili a questa, gli faccio presente il famoso primo decino di Zio Paperone e so che tra qualche tempo staremo meglio!
Un bacino!
simo
16 Maggio 2013 at 15:59davvero una bellissima idea, adoro riciclare e terrò a mente questo tuo consiglio!!!!!!
cucinaincontroluce
16 Maggio 2013 at 17:23Oggi ho ripulito il forno da anni di incrostazioni, prima di (finalmente) ripararlo: la spugna dei piatti sarebbe stata troppo morbida, la paglietta lo avrebbe graffiato, invece con una di queste spugnette e una pappetta di acqua, bicarbonato e soda Solvay l’ho riportato a nuovo!
Ciao Simo!!! 🙂