Letture

“La casa dei fiori selvatici “ di Mathangi Subramanian

Nel mentre sto preparando un altro post che vi accompagni nella scoperta dell’Egitto, facciamo una pausa con un libro davvero bello e originale: l’ho letto in formato Kindle, acquistato a seguito di un’offerta e senza grandi aspettative, rivelandosi quindi una piacevole sorpresa!

Il romanzo è ambientato in una baraccopoli di Bangalore, in India, il cui nome “Heaven” significa proprio “Paradiso”, dove vivono cinque ragazze: Deepa, Banu, Joy, Rukshana e Padma, i cui tratti caratteriali vengono tracciati dall’autrice con estrema finezza. Si tratta di cinque amiche, della medesima età e che condividono l’instabilità della vita nelle baracche, tra muri fatiscenti e la miseria più assoluta, ma in un ambiente pregno di umanità, quasi a voler bilanciare la mancanza di tutto quanto possa rendere una vita dignitosa.

I quaderni di Banu sono ricchi di descrizioni, di figure umane, di persone, della gente di Paradiso che viene ritratta magistralmente dall’acuto spirito di osservazione della ragazza, lei che osserva l’arrotino e la spazzina, nelle loro particolareggiate descrizioni che vengono accompagnate da disegni ricchi di dettagli. I suoi schizzi fanno emergere la complessità di un mondo talmente variegato da far apparire la povertà quale tratto di una sopravvivenza ricca di bellezza.

L’intero romanzo tocca svariate tematiche, tra le quali le relazioni familiari, la maternità, il sacrificio e la dignità personale, ma soprattutto la solidarietà tra le ragazze e quella che viene offerta loro dalla direttrice della scuola statale, la quale si spende affinché la povertà non costituisca un limite all’istruzione.

Ritornando alla particolare denominazione della baraccopoli, si nota quale questa tragga origine dalla casualità di un cartello spezzato a metà, da cui risulta tale risultato paradossale, tuttavia è un nome che esprime una realtà unita al desiderio di avere una casa, una famiglia e la felicità.

È un romanzo sul “noi”, di una voce corale espressa da un gruppo di adolescenti che imparano ben presto la scaltrezza, dove la figura femminile predomina in tutta la sua potenza e dove non ci sarà mai una sola figura priva del sostegno e della solidarietà del gruppo.

Magnifico.

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