Stringimi quando fa freddo e il vento del mare del nord mi scompiglia i capelli, quando guardo l’orizzonte e cerco il traghetto che mi porterà al di là, quando sono emozionata e ho le gote rosse per il gelo e l’eccitazione…
Stringimi quando manca poco alla vetta e io non ce la faccio, quando lo zaino sembra pieno di mille incudini e vorrei solo stendermi bevendo litri d’acqua, quando il caldo e la disidratazione mi uccidono, quando le gambe non ce la fanno più e la testa non ne vuol sapere di andare avanti…
Stringimi quando ho paura, quando temo di non farcela, quando il coraggio mi abbandona e le mie difese crollano come un castello di carte al primo alito di vento…
Stringimi quando sono euforica e felice e saltello strillando la mia gioia, quando la felicità mi esplode dai pori e non ho fiato per raccontartela, quando i miei discorsi sono sconnessi e tu devi cercare di capire tutto dal mio affanno…
Stringimi quando sono furiosa, quando ti addosso le colpe di tutto, quando ti grido addosso le mie ragioni e non intendo concedere sconti di pena, quando mi pento subito di essermi arrabbiata e ti chiedo scusa e mi vergogno da morire…
Stringimi quando ti guardo e scoppio a ridere a crepapelle e ti dico che il vederti mi diverte, quando mi rotolo in lacrime come una scema e nessuno riesce a fermarmi e più ti fisso e più mi sbellico dalle risate…
Stringimi quando percorriamo le strade delle nostre vacanze, quelle di sempre e che ci addolciscono l’umore, quelle dei ricordi di sempre, quelle che mi legano a te, quelle dei fast-food e delle vetrine, quelle delle birrerie e della gente che sorride sempre, quelle degli artisti di strada e della musica ad ogni angolo…
Stringimi sempre a te perchè il mio coraggio, la mia temerarietà, la mia perenne polemica e la mia tenerezza sono tuoi, esistono perchè esisti tu, perchè se tu sei qui io sto bene… stringimi ancora e sempre…
“Stringimi anche quando parlo di diete e calorie e nel frattempo impasto saccottini alle mele….”
Per la pasta brisè:
250 g. di farina
100 g. di burro
1 pizzico di sale
70 g. di acqua fredda
amalgamare il tutto con un robot da cucina oppure con il Bimby per 20sec. a vel.4/5 e far riposare in un canovaccio, nel frigorifero, per almeno 15 minuti.
Per il ripieno:
6 piccole mele a dadini
zucchero q.b.
succo di limone q.b.
cannella q.b.
confettura mela-cannella per amalgamare q.b.
riscaldare tutto in una padella antiaderente finchè le mele non si ammorbidiscono e si crea un composto omogeneo, poi farcire la pasta brisè, stesa con il mattarello, e richiudere i saccottini, che saranno cotti dopo circa 45 minuti di forno ventilato a 180°C.
30 Comments
stravagaria
12 Novembre 2013 at 7:09Le contraddizioni sono il sale della vita e trovare chi ci accoglie con le nostre è prezioso. Buon saccottino, tuo figlio è un privilegiato…merende da principe! 🙂
cucinaincontroluce
12 Novembre 2013 at 21:00Altro che contraddizioni… quell’uomo è un santo a reggermi, ma in compenso mangia bene, al pari del figliolo! 🙂
Un bacio!
la Greg
12 Novembre 2013 at 9:25E sai che io in queste parole mi ci ritrovo? Spero che la persona cui è dedicata la legga e la porti sempre con sè, nella mente e nel cuore!
E poi come non amarti se al ritorno a casa gli fai trovare questi meravigliosi saccottini di mele e cannella!!!
Bacioni
Silvia
cucinaincontroluce
12 Novembre 2013 at 21:02Se le ha lette mica lo so….gliele ho messe pure su Facebook, ma si sa che agli uomini se le cose non gliele schiaffi sul naso mica le vedono… però i profumini li sentono, eccome se li sentono! Dieci anni di matrimonio, dieci chili… e poi dà la colpa a me!
Un bacio!
la Greg
12 Novembre 2013 at 21:49parole sante!
cucinaincontroluce
12 Novembre 2013 at 21:54Esperienza…. 😉
accantoalcamino
12 Novembre 2013 at 10:09Ciao Tat, qui c’è da commuoversi, io che ho a che fare con un “avaro di stringimenti” 🙁 , non sai quante volte gli dico: ello, ma non senti mai il bisogno di abbracciarmi? E lui mi risponde: si, ma devo trattenermi 😀 E’ troppo simpatico, lo capisco ed ancora di più da quando, un Natale a pranzo da me,a tavola, gli ho dato un bacino, e la mamma mi ha detto, con quella voce che solo certe “suocere” hanno: ma io non ho mai baciato ello…
Io e la cannella viviamo in simbiosi, lui no ma dal momento che sono io quella che ha bisogno di coccole, mi prendo un fagottino e vado ad accarezzare Perla. Una bella giornata a te.
cucinaincontroluce
12 Novembre 2013 at 21:05Ciao Libera, pure lui però mica abbraccia facilmente e se lo, fa, dietro mia esplicita richiesta, sembra un orso… ed è migliorato perchè anni fa mi dava le “pacchette” sulla testa come fa con i cani! Ma io gli abbracci più belli del mondo li ho ricevuti ed amati e ora mica mi accontento: imparerà pure lui!!!
Un abbraccio e un fagottino tutti per te! 🙂
Ada Parisi
12 Novembre 2013 at 12:32Ciao Tatiana, non mi crederai, ma quando ho visto il tuo commento sul mio blog stavo proprio guardando il tuo post su bloglovin, attratta dal testo poetico prima e dalla ricetta dopo. Sarà telepatia? Anche io e la cannella abbiamo una lunga relazione amorosa. Un abbraccio, Ada
cucinaincontroluce
12 Novembre 2013 at 21:08Ciao Ada e benvenuta! Io è da un po’ che ti leggo, ma oggi c’è stata davvero la telepatia… e se anche tu ami la cannella andremo d’accordo! 🙂
Un abbraccio!
edvige
12 Novembre 2013 at 12:32Belle aprole rendono l’dea dell’abbraccio ed il suo significato Ottioma ricetta buona settimana mia cara bora o non boraaa.
cucinaincontroluce
12 Novembre 2013 at 21:10Ah, ma io la bora l’adoro…anche se poi non mollo lo scooter e ad ogni punto critico della città tremo dalla paura di spalmarmi su qualche muro! Poi ritorno a casa intirizzita e allora sì che chiedo abbracci….
Un bacio Ed cara!
carmen
12 Novembre 2013 at 14:02Un post dolcissimo…un abbraccio!
cucinaincontroluce
12 Novembre 2013 at 21:10Un abbraccio a te cara Carmen e grazie del passaggio! 🙂
Berry
12 Novembre 2013 at 14:51L’importante è stare vicini ♥
cucinaincontroluce
12 Novembre 2013 at 21:12Altrochè… e ci sono volte in cui ci si sfiora e si tace e si è tanto vicini lo stesso… ed è bellissimo!
Un abbraccio!
Francesca
12 Novembre 2013 at 16:21Prima la poesia, la vita, la riflessione… poi l’ironia! Come piace a me… alternare registri e saper trovare lo spunto per sorridere!
Gli abbracci sono così preziosi… anche quando le parole faticano a essere pronunciate, nelle notti d’inverno, nei momenti difficili, quando abbiamo bisogno di un contatto, di fusione…
Chi ama gli abbracci ama anche l’unione di mela e cannella, conosce le intese solide e durature e apprezza la fortuna di essersi incontrati…
cucinaincontroluce
12 Novembre 2013 at 21:22I tuoi commenti mi sfiorano sempre le note dell’emotività con delicatezza e maestria, mi sento sempre compresa a fondo con poche tue righe, con poche frasi ineccepibili che centrano perfettamente il bersaglio!
Alterno i registri perchè io stessa, pur nella mia costanza di carattere, ho delle punte di follia che vanno ad equilibrare timidezza e serietà, come delle pause di silenzio che talora esplodono nell’ilarità più inaspettata: il mio essere un po’ “variopinta” ha fatto però sì che io sia stata tanto amata da grandi persone e tanto odiata dai vili e dai tracotanti, specie perchè, nonostante la mia indole pacifica, non le mando certo a dire…. E, a chi lo merita, posso dire “Stringimi”…. e se poi c’è anche la mia stessa passione per la cannella, allora ho davanti la persona perfetta!
Un abbraccio! 🙂
consuelo
12 Novembre 2013 at 20:52Le tue parole fino alla fine mi hanno accarezzato l’anima ed ho immaginato di riproporle al mio lui..poi il finale ironico mi ha fatto sorridere..6 unica!
Buonissimi anche i saccottini..alla faccia della dieta, tiè 😛
la zia Consu
cucinaincontroluce
12 Novembre 2013 at 21:23Ciao Consu, io sono proprio così… dalla poesia alle risate… umorale e sincera! Fino in fondo.
Confesso che di saccottini ne ho mangiato uno solo e gli altri li ho lasciati a mio figlio (tanto c’ha la panza pure lui…)! 🙂
Bacione!!!
Antonella
12 Novembre 2013 at 22:10Bellissimo post,
mi rivedo in tantissimi atteggiamenti…soprattutto nell’ultimo!:-) !
Buonissimi i tuoi saccottini!
Complimenti!
Alla prossima.
cucinaincontroluce
12 Novembre 2013 at 23:16Vero che l’ultimo è il migliore, eh? Nella loro semplicità erano favolosi: un impasto che si scioglieva in bocca ed un cuore morbido e dolcissimo…
Un abbraccio!
Alessia Piva
12 Novembre 2013 at 22:40Deve essere delizioso…immagino non ne sia rimasta neppure una briciola, vero? 😛
cucinaincontroluce
12 Novembre 2013 at 23:18Non solo, ma ho dovuto rifarli tre volte: la seconda perchè alla prima preparazione non sono riuscita nemmeno a scattare una foto… e la terza perchè volevo verificare fossero davvero così buoni! 🙂
Bacioni!
conunpocodizucchero
14 Novembre 2013 at 16:12tesoro, solo tu potevi concluderla così! 🙂 quanto mi piaci???
cucinaincontroluce
15 Novembre 2013 at 10:03Non c’è niente da fare: tengo duro, voglio veder la bilancia scendere, ma talora una coccola mi serve, non potrei vivere senza…. Pensa che il solo cucinare cosine sfiziose mi fa star bene, anche se poi assaggio e basta, lasciando tutto il godimento ai miei ometti (che ingrassino loro, tiè)!
Un bacio!!!! 🙂
la signorina pici e castagne
15 Novembre 2013 at 12:23io che sono la solita materialista stringerei quei saccottini…. che meraviglia…
però il tuo post è ricco di poesia… brava brava che sei : )
buon we!
cucinaincontroluce
17 Novembre 2013 at 18:41Ma io te ne preparo quanti ne vuoi… si fanno subito, anche se stendere la brisè è un po’ noioso…ma per dei saccottini così profumati si fa anche questo!
Un bacio!
Daniela Mazzero
15 Novembre 2013 at 21:13Ciao Tatiana,hai scritto delle cose meravigliose,emozionanti e vere!
E a concludere questi dolcetti che mi mangerei anche adesso!!
Grazie anche per questa “dolce” ricettina e un bacione
Daniela
cucinaincontroluce
17 Novembre 2013 at 18:42Ciao Daniela, è proprio la merenda perfetta: sembrano dei ministrudel e si fanno subito… e surgelati restano perfetti!
Un abbracio!!! 🙂