Poco più di un anno fa pubblicai un articolo su come farsi lo yoghurt in casa senza yoghurtiera nè alcun fermento, poi, poche sere fa, chattando con una persona che in realtà non conosco bene ma che apprezzo sempre di più e che si trova in un momento difficile a causa delle profonde ingiustizie perpetrate sul luogo di lavoro, abbiamo iniziato a scambiarci ricette economiche e, va da sè, di antica origine.
Io come sempre curo la casa e me stessa solo con prodotti semplici e naturali che per lo più autoproduco, un po’ per convinzione personale ambientalista e un po’ (anzi, parecchio) per una questione economica, che ultimamente è sempre più pesante; in questa occasione però ho ascoltato lei perchè è una donna forte, indipendente, sempre curatissima nonostante la situazione che sta vivendo, perchè è una donna bellissima e generosa, che affronta le difficoltà sfamando per primi i cinque cani trovatelli che ha strappato a morte certa, perchè è una donna di grande cultura, che ha attraversato mezza Europa e ciò le ha permesso di acquisire un’apertura mentale non da poco.
Lei viene dalla Transilvania, regione meravigliosa che non mancherò di visitare a breve, e ha a suo favore la grandezza di portare sempre con sè le tradizioni familiari nonostante tutti gli anni spesi in giro per il mondo e questa volta mi ha voluto donare una chicca che mi ha lasciata a bocca aperta: lo yoghurt fatto dal nulla e nel modo più naturale possibile, una preparazione perfetta a scopo alimentare, estetico, curativo… da usare come si preferisce perchè di costo irrisorio e naturale al 100%!
Sarà sufficiente lasciare un bicchiere di latte, in cui avrete inserito un pezzo di buccia di arancia, per due giorni a temperatura ambiente, coperto con una garza (io ho usato un po’ di carta da cucina fissata con un elastico): finito! Lo yoghurt è pronto… l’ho filtrato per togliere il siero (che alle piante fa benissimo, ma se lo bevete non è da meno) e poi l’ho mangiato: gradevole, con un tono un po’ pungente dovuto alla fermentazione (ci vuole poco ad abituarsi se pensate che questo è il vero yoghurt, non quello industriale che alla fine diventa un dessert) e con un profumo di arancia molto piacevole….
Grazie Diana!
19 Comments
edvige
28 Febbraio 2014 at 17:06Si ci sono anche altri sistemi naturali per farloe sopratutto le donne dell’est sono maestre in questo ma anche forse le nonne di montagna di una volta ora scomparse. Personalmente uso pochissimo lo yougurt salvo per qualche salsa e mi va bene quello greco che non ha un gusto forte personale. Altrimenti uso la panna acida che faccio io, panna e limone. Ovviamente panna magra…..
Ho intenzione invece di acquistare i grani di kefir che mi interessa di più e puoi fare quanti yougurt vuoi perchè si autoproduce. Hio la persona seria che in fondo lo regala il costo è solo quello della spedizione con tutti gli accorgimenti che questo prodotto richiede. Al caso se ti interessa dopo che ho fatto te ne do una parte e inizi l’autoproduzione. Di solito i grani di kefir si regalano e sono di acqua e di latte nel senso che puoi fare dell’acqua frizzante particolare o fare yougurt con questi ma solo con latte vegetale tipo soja sono trattati in modo diverso da quelli da usare con latte normale di mucca capra ecc.
Una nostra concittadina usa quelli per acqua o yougurt di sopja perchè è vegana me li ha offerti ma a me interessa yougurt normale non sono vegana ed il latte di soja non mi piace.
Info. chiamami.
Buona fine settimana.
cucinaincontroluce
28 Febbraio 2014 at 17:21Conosco bene il kefir perchè usavo sia quello d’acqua che quello di latte, ma con il tempo si sono deteriorati… anche a me erano stati regalati, quindi mi farebbe piacere riaverli! Fanno tanto bene….
Un bacione cara amica! 🙂
la Greg
28 Febbraio 2014 at 17:46Ma dai, così semplice? Certo che provare non costa nulla…
Bacioni
cucinaincontroluce
28 Febbraio 2014 at 22:09Sì…così semplice…non avevo molta fiducia sulla riuscita tra le mie mani, invece è accaduto il miracolo….
Un bacio!
Francesca
28 Febbraio 2014 at 20:47Uno scambio di esperienze e vita che sfocia nella cucina e in consigli utili, cosa c’è di più bello? A volte tra persone che non si conoscono possono nascere queste intese che io reputo un po’ magiche e che vanno assolutamente coltivate!
Con lo yogurt homemade tocchi un argomento attuale per me perchè mia madre ha ripreso dal soppalco la sua yoghurtiera vintage che non so da quanto non usava… e dopo alcuni tentativi falliti, adesso sono giorni che mangio vasetti buoni e sani! Produrlo senza la macchina però ha ancora più valore, il metodo che proponi colpisce perchè davvero sembra facile facile… sogno macedonie con tanto yogurt bianco, magari prima o poi proverò e vedremo se devo chiederti aiuto… 🙂
cucinaincontroluce
28 Febbraio 2014 at 22:17Davvero Francesca, talora si creano delle alchimie incredibili dal nulla… pensa che un’amica conosciuta all’università ancora capisce e analizza alla perfezione i miei stati d’animo da poche righe via mail…. E con te che ci si ritrova nelle parole di un post? Così con “l’amica dello yoghurt”, che ora mi ha scritto felice che io abbia tenuto in considerazione la sua ricetta e che mi suggerisce di grattugiare la buccia dell’arancia e del limone e di farne un dessert…. così ti regalo un’idea in più! Io intanto ci provo e se non ce la facciamo ci aiutiamo a vicenda!
Un bacione! 🙂
consuelo
28 Febbraio 2014 at 22:05Tesoro ma è fantastica questa ricetta *___* devo assolutamente provare!!! Hai usato il latte intero o scremato??? Viene anche con UHT???
cucinaincontroluce
28 Febbraio 2014 at 22:19Ciao Consu, ho usato il latte intero UHT e, come dicevo anche alla Francesca, la prossima volta provo a grattugiare le bucce di arancia e limone! Se sopravvivo vi so dire com’è venuto… 🙂 🙂 🙂
Baciotti!!!
lapetitecasserole
28 Febbraio 2014 at 23:45Ma non ci credo… ho le arance, ho il latte, non mi resta che provare! giusto per sapere, un pezzetto di buccia é sufficiente?
cucinaincontroluce
1 Marzo 2014 at 0:04Io ce ne ho messi due…calcola uno spicchio e mezzo, per capirsi. ..poi dimmi com’è andata…
Un bacione!
Alessia Piva
28 Febbraio 2014 at 23:59Che bella ricetta…poi psicologicamente la scorza d’arancia mi da un’idea migliore del succo di limone che di solito si usa per far addensare il latte. Grazie a entrambe 🙂
cucinaincontroluce
1 Marzo 2014 at 0:06Ha pur sempre il suo grado di acidità ed è pure più profumata! Poco da dire…la saggezza degli anziani è incomparabile…
Un abbraccio!
martina
1 Marzo 2014 at 7:30Storie e ricette che, ben sai, mi colpiscono dritta al cuore! Buon fine settimana e a presto
cucinaincontroluce
2 Marzo 2014 at 12:13Per me questa è la vera essenza della cucina: in filo conduttore che unisce più generazioni e che lega delle vite….
Un abbraccio!
carmen
1 Marzo 2014 at 9:48Molto interessante, la proverò di sicuro.
Prima però devo cercare arance non trattate…visto che si usa la buccia, grazie!
Buona domenica
cucinaincontroluce
2 Marzo 2014 at 12:14Io ho usato la buccia di un’arancia qualunque…se ne usa talmente poca! Sarà che non ho molta fiducia nella cosiddetta “frutta bio” a meno che non provenga direttamente dall’orto del vicini di casa…
Un bacio!
tubekitchen
3 Marzo 2014 at 23:03L’ha ribloggato su Video Ricette di Cucina e Arte Bianca.
ili6
3 Marzo 2014 at 23:25Provare non costa nulla e son curiosa di assaggiare.
Che bella cosa la sana condivisione!:-)
Sogni d’oro, ciaooo
cucinaincontroluce
4 Marzo 2014 at 10:44Hai detto una cosa giustissima: la condivisione è bellissima e forse una delle poche cose buone di questo periodo pesante e complicato per tutti è stata proprio la riscoperta di alcuni valori che erano caduti un po’ nell’oblio….
Un bacio!