Sono trascorsi un po’ di giorni dal mio rientro dalle vacanze e solo ora ho scaricato le fotografie perché nel frattempo la reflex ha avuto un problema e dovrà passare dal tecnico per una visitina 🙁
Gli scatti sono stati tantissimi perché questa volta mio figlio si è impadronito della mia fidata macchinetta (che il guasto sia un caso?) e ha scattato a ripetizione come un giapponesino, riuscendo a riempire 2 GB di schedina in due settimane!
Del resto la vacanza l’ha scelta lui e io ho accettato, mio malgrado, ben sapendo che scarpinare nella polvere cittadina non è certamente né riposante né tantomeno rilassante: la prima tappa è stata Cesky Krumlov, delizioso borgo boemo sulle rive della Moldava, dove ho assistito ad una fervente attività natatoria sulle sue acque, godendomi la città sorseggiando una deliziosa birra ghiacciata su un pontile galleggiante.
Successivamente ci siamo spostati a Berlino (e tralascio Dresda perchè la ricordavo più bella e invece è sporca e trascurata), metropoli più gradevole da vivere più che da visitare, nonostante la ricchezza delle proposte, forse perché già l’avevo vista in maniera molto approfondita, forse perché tutto riporta ad eventi storici legati alla dominazione nazista, che personalmente non apprezzo molto, forse perché alla fine detesto le grandi città; comunque sia a Berlino ho visto di tutto, dal tipo che con 40° girava vestito da orso bruno al signore (?) che passeggiava tranquillamente a sedere scoperto con la musica a palla… e il bello è che lì si può, nessuno si scandalizza né obietta alcunché e ciò mi piace da morire! In compenso nessuno sgarra perché alla prima cavolata che fai ti ritrovi in guai seri e ciò dimostra che il rispetto della libertà altrui può convivere tranquillamente con quello per le regole: stupendo!
Il trasferimento successivo è stato ad Amburgo, meravigliosa città sull’Elba, un porto che è una città nella città: facendo il giro del porto in barca, due ore in tutto, ci si rende conto della sua enormità e del relativo indotto realizzato su un fiume! E’ una cosa di proporzioni mostruose, un fermento silenzioso e continuo di merci a livelli epici, nonostante tutto ciò riesca a convivere con i canali sparsi lungo la città a lambire le fondamenta dei palazzi, con delle spiagge estese e organizzatissime, con un porticciolo da diporto che è una chicca: trovarsi alle 11 del mattino a sorseggiare una magnifica birra fredda (sì, in Germania si può, anzi… si deve!) sul ponte di prua di un battello è un’esperienza deliziosa ed una soddisfazione impagabile, mentre il sole scalda come non mai e l’Elba luccica ondeggiando sotto lo scafo di motoscafi e barche a vela.
La tappa seguente è stata una piacevole sorpresa, un piccolo borgo nell’estremo nord tedesco, dove sarei rimasta un giorno in più se non fosse stato che il tempo era davvero bizzarro e ciò ha scoraggiato i miei fastidiosi coinquilini: Laboe, una frazione di Kiel, nello Schleswig-Holstein, completamente estesa sul lungomare, con una fila lunghissima di cottage bianchi su un lato e la spiaggia sull’altro, ventosa e colorata dalle vele multicolori dei ragazzi che praticano il kitesurf con una maestria tale che mi sono seduta sulla sabbia a guardarli mentre le cagnette erano libere di scorrazzare inseguendo il frangersi delle onde, senza nessuno che avesse da obiettare grazie alla splendida mentalità nordica di grande rispetto verso chiunque e di grande educazione ed etica.
Bellissimo quel momento in cui, coperta da una felpa pesante e da un megafoulard, mi sono goduta il vento del nord, ridendo delle evoluzioni dei kitesurfers e immaginando mondi lontani nello scrutare il lembo di terra danese che avevo di fronte, stupendo vedere Bubu che, pur nemica dell’acqua, correva con le zampette a mollo per portare a riva i sassi bagnati e regalarli a Polly: mi sono sentita viva come non mai contemplando quel cielo che virava dal sole cocente al temporale in pochi secondi, respirando quel vento sferzante freddo e tanto pulito nonostante la sabbia circostante che talora si sollevava formando delle dune nel mezzo della poca vegetazione e dei licheni.
Il ritorno è stato costellato dalla visita a Sachsenhausen, che già avevo avuto modo di conoscere molti anni fa, ma presso cui siamo ritornati su richiesta di mio figlio il quale, dopo aver studiato il nazismo a scuola, giustamente voleva toccare con mano ciò che rimane della disperazione dei lager, pur avendone visto già più di uno; è seguito Buchenwald (con una capatina nella vicina e deliziosa Weimar), che nemmeno io conoscevo, almeno per completare un po’ la mia cultura in merito, iniziata anni fa nella mia città, unico centro italiano ad avere un campo di prigionia (la Risiera di San Sabba) e culminata pochi anni fa con Auschwitz-Birkenau. Conoscere la storia per comprendere il presente. Sante parole.
E piano piano siamo rientrati a casa, con un giorno di anticipo perché il budget era finito, ma è stato meglio così perché due giorni dopo è iniziata la scuola, un ambiente nuovo per mio figlio, un passo importante per lui che nei tre anni di scuola media ha sofferto tanto in un ambiente di pessima qualità che sembrava una caserma. E rimane il sogno, per l’anno venturo, di vedere ancora il mare, quello che io amo tanto, quello dei borghi di pescatori e dalle case bianche e blu, quel Mediterraneo che fa parte di me e senza il quale vivo male.
14 Comments
Stravagaria
22 Settembre 2015 at 18:37Che bel giro! A lasciar fare a tuo figlio non siete cascati mica male, anzi direi proprio che ha interessi insoliti per un ragazzino della sua età! Che sia merito anche della mamma? 🙂
Tatiana Bruni
22 Settembre 2015 at 18:56Effettivamente non posso obiettare nulla in merito ai suoi interessi, nonostante delle volte mi imbestialisca a causa della sua passività, ma poi lo rapporto alla media dei coetanei e mi convinco di essere fortunata! Se studiasse un po’ di più sarebbe perfetto… 🙂
Del resto siamo due giramondo curiosissimi e non poteva crescere diversamente….
Un bacio!
edvige
22 Settembre 2015 at 19:32Belle immagini e bel giro. Buona serata
Tatiana Bruni
22 Settembre 2015 at 20:21Ciao Ed, faticoso ma bello…però l’anno prossimo voglio vedere solo mare 🙂
Bacione!
carmen
22 Settembre 2015 at 22:03Ciao Tatiana, che vacanza interessante…certo non vi sarete riposati molto ma avete visto delle città e dei luoghi molto significativi…complimenti anche al fotografo!
Tatiana Bruni
22 Settembre 2015 at 23:27Ciao Carmen, la Germania l’ho girata in lungo e in largo e mi sono trovata sempre benissimo: tutto funziona a meraviglia e mi sento a mio agio, ma ogni qualvolta tocco il mare del nord rimango estasiata!E almeno lì riesco a riposare e a tirare il fiato (e a impadronirmi nuovamente della macchina fotografica perchè il giapponesino è impegnato a giocare con i cani)…
Un bacione 🙂
Laura e Sara Pancetta Bistrot
23 Settembre 2015 at 0:05Che bel viaggetto Tatiana!! Anch’io mi sono decisa solo in questi ultimi giorni a sistemare le migliaia di foto delle vacanze estive!
Una vacanza molto ricca, varia ed istruttiva, complimenti! Sono stata un paio di annetti fa a Berlino ed è vero, lì tutto è concesso 🙂
Buonanotte, un bacione!
L.
Tatiana Bruni
23 Settembre 2015 at 7:19Le mie vacanze ideali sarebbero un po’ più riposanti, ma se mio marito è un tormento e ti uccide di fatica ogni qualvolta ci si allontana da casa… mio figlio inizia a seguirlo a ruota! Meno male che alla fine si unisce a me in coro di protesta quando le gambe iniziano a far male…
Un bacio!
zia Consu
23 Settembre 2015 at 10:36Ciao carissima, sono rientrata dalle vacanze e una visita da te era d’obbligo 🙂 Grazie x l’affetto che mi hai lasciato nei tuoi commenti durante la mia assenza <3
Bellissimo reportage e foto suggestive, complimenti!
Tatiana Bruni
23 Settembre 2015 at 10:46Ora che mi sono registrata via mail dei tuoi post non me ne perdo più uno! 🙂 E ci mancherebbe non passassi…fai certe golosità…..
Spero ti sia finalmente rigenerata (e non abbia scarpinato quanto me 🙁 ).
Un bacio cara Consu 🙂
ipasticciditerry
29 Settembre 2015 at 10:02Bellissimo viaggio e stupendo reportage … sono posti in cui non sono mai stata ma con i tuoi racconti me li hai descritti talmente bene che mi sembrava di essere lì. Grazie e in bocca al lupo per la nuova scuola del cucciolo.
Tatiana Bruni
29 Settembre 2015 at 11:48Grazie Terry, il viaggio è stato lungo, abbiamo macinato tremila chilometri però, nonostante le scarpinate, ho rivisto dei posti interessanti e, per quanto mi riguarda, l’aver avuto occasione di conoscere Amburgo ha fatto sì che tutta la vacanza avesse un senso!
Ti abbraccio!
Francesca P.
13 Ottobre 2015 at 15:38Mi piace vedere foto di vacanze quando l’odore dell’estate si è affievolito e le nostre vite hanno ripreso a battere veloci… mi piace la sensazione di tornare per un attimo indietro nel tempo, come a riavvolgere il nastro e illudersi che la sveglia non suona e che è tutto più spensierato…
Non conosco questi posti, ma trovo abbiano un’eleganza particolare… vorrei tanto viaggiare di più, quando voglio, senza pensarci troppo, senza avvisare nessuno, prendere e partire… se mai decido, vuoi che ti chiami? 😀
Tatiana Bruni
14 Ottobre 2015 at 18:23Sono zone che ormai do un po’ per scontate vista la ripetuta frequentazione, tuttavia la Germania rimane sempre uno dei miei paesi preferiti grazie all’ordine che vi regna sovrano e alla disponibilità e correttezza dei suoi abitanti, però è vero… hanno un’eleganza particolare e infatti di angoli da immortalare ne incontravo spesso, peccato che mio figlio abbia monopolizzato l’uso della MIA macchina fotografica 🙁 lasciandomi poco spazio di espressione.
Un abbraccio!