Ifood

Il mio debutto alla prima edizione dell’Oderzo Food Fest!

Sono passati molti giorni da quando sono salita su quel treno preso al volo, alla stazione di Oderzo, piccolo borgo trevigiano, ancora emozionata dalla mia prima esperienza “Ifoodiana” in un contesto ricco di esperienze sensoriali e vissuto in un ambiente ricco di umanità, di quella gentilezza tipica dei piccoli centri, di un’atmosfera un po’ paesana pur nella sua squisita eccellenza.

Non ce l’ho fatta prima di oggi a mettere mano a queste righe e sino ad ora ho avuto modo di condividere l’evento solo sui social, a forza di hashtag e di links, ma oggi sono qua, scatti alla mano testimoni di un evento che quest’anno ha avuto il suo via, un evento organizzato con una passione che mi ha lasciata senza fiato, con un entusiasmo tangibile sin dal primo incontro con Federico, sant’uomo che si è fatto un mazzo così gestendo il tutto con un’energia incredibile e sempre con il sorriso sulle labbra, nonostante la stanchezza immensa, aiutato da pochi collaboratori che al pari suo hanno lavorato come dei pazzi!

 

countryhotelalgallo

Il Country Hotel Al Gallo che ci ha ospitate

hotelalgallo

algallo

algallo

Aperitivo "mancino" (alternativo) veg

Aperitivo “mancino” (alternativo) veg

aperitivo

cittàdioderzo

Al di là dell’emozione, della bellezza della città, della fortuna di aver avuto un tempo meraviglioso e mite, voglio descrivervi gli eventi principali e gli incontri più riusciti che ho avuto modo di fare miei nella loro totalità.

Voglio iniziare con un evento un po’ di parte visto che riguarda la nostra Vaty, piccola grande donna che ovunque ci metta le mani riesce a realizzare dei successi, così come è stata la presentazione non solo del suo libro, ma anche della fluffosa di Monica, occasione in cui è stato dato modo di assaggiarne alcune tipologie nonché di preparare in diretta i frosting con cui sono state decorate: anche per noi che di fluffose ne sformiamo, a mio avviso, ciò ha rappresentato un punto a favore… ad esempio io non mi ero mai spinta nella preparazione della fluffosa al the matcha con frosting di mascarpone ed invece… dopo averla assaggiata sono pronta per provarci, troppo buona per non assaggiarla di nuovo! E per non proporvela, quindi stay tuned!

lefluffose

frostingmascarpone

fluffosacaffè

A seguire, dopo le presentazioni dei libri di Monica e di Vaty (ma voi che mi leggete oramai li conoscete), c’è stato l’incontro con le imprese, sempre in un clima un po’ giocoso e leggerissimo: senza nulla togliere a nessuno inizio da Infermentum, che mi ha entusiasmata!

panettoniartigianali

Nata da un gruppo di quattro amici che, a dispetto della loro formazione distante anni luce dai lievitati, hanno deciso di sfornare panettoni! Un’idea nata dalla passione, indubbiamente, ma che li ha portati (come sempre fanno le passioni) ad iniziare un’attività ben presto inaspettatamente al di sopra della loro piccola organizzazione e che, in tempi relativamente brevi, li ha accompagnati verso una realtà dolciaria artigianale non di poco conto! Ho assaggiato i loro prodotti, tra i quali spiccano il panettone con i fichi secchi e l’amarbicò, lievitato a base di albicocche ed amaretti, un’esperienza sensoriale da provare…

Ancora due punti a favore di questi ragazzi, che possono sembrare irrilevanti ma che mi hanno colpita da subito: l’uso di canditi prodotti da loro, vera frutta con acqua e zucchero e non quelle cose gommose industriali che molti temono di trovare all’interno di un dolce; il packaging, uno splendido impacchettamento di carta marroncina che ricorda quella delle vecchie botteghe di quartiere, insomma un aspetto vintage sull’onda di un ricordo.

Seconda azienda, non per ordine di rilevanza, ma seguo i miei ricordi olfattivi… la Latteria Sociale del Cansiglio! Ragazzi, una cosa divina e, senza tanti giri di parole, vi dico solo: ricotta affumicata, perfetta sia da grattugiare che da consumare a pasto, formaggio “Cru”, prodotto dal latte crudo proveniente dalla mungitura diretta immediatamente al caseificio, quindi senza il consueto raffreddamento (delicatissimo) e il “Pannarolo”, formaggio a base di panna, una cosa divina che si scioglie a contatto con il palato. Ci sono stati spiegati molti tecnicismi, che non sto qui ad elencarvi, ma sappiate solo una cosa: i formaggi del Cansiglio sono la fine del mondo! Per quanto ne so li potete trovare presso i negozi Cuorebio e Naturasì, in quanto trattasi di partners di vendita, ma se aveste l’occasione di farvi una gita in Cansiglio non ve ne pentirete in quanto è una zona meravigliosa!

cansiglio

Passiamo al Molino Rachello, che già prima di incontrare avevo conosciuto sommariamente per il tramite del loro sito: bellissimo! Farine di ottima qualità, semole eccezionali: non sono una gran panificatrice, ci sto provando grazie a della pasta madre regalatami da Stefania, ma ancora riesco solo a fare danni, però non per questo non posso apprezzare la qualità di una buona farina, certificata biologia dal 1999 e da giugno presente in e-commerce. Provatela e poi ne riparliamo!

molinorachello

Abbiamo ascoltato anche molte informazioni relative ad Unicarve, che si occupata di stilare una sorta di documento di identità per le carni prodotte dagli allevatori veneti: in un periodo in cui sul mercato viene immessa ogni tipo di schifezza non è cosa da poco ed oltretutto abbiamo assaggiato dei crostini con una battuta condita solo da un pizzico di sale e una goccia di olio Turri del Garda… questo sì che è street food!

Anche Neff ci ha ospitati per un aperitivo: onore a Casa Paladin e a Bosco del Merlo per il vino offerto (andava detto, una qualità incredibile) innanzitutto e poi posso solo rimandarvi ai loro prodotti di ottimo design unito alla tecnologia tutta tedesca della loro produzione… il loro sito dice tutto, inutile dilungarsi su noiosi aspetti tecnici, posso solo dire che un forno Neff nella propria cucina dev’essere una gran figata per qualsiasi appassionato di spignattamento 🙂

boscodelmerlo

casa paladin

L’appuntamento raffinato della giornata è stato al Gellius per il pranzo, uno spettacolo di ristorante stellato che sorge su un sito di resti romani: bellezza assoluta, eleganza raffinata, atmosfera piacevole e conviviale e cibo eccellente! Posso fare un applauso al dessert? Un gelato di nocciole su un letto di vellutata di mango che mi ha incantata (non che il resto fosse irrilevante, ma quel dolce mi ha toccato i sentimenti 🙂 )!

ristorantegellius

gelliusristorante

gelliusristorante

gelliusoderzo

gelliusvino

gelliuscasapaladin

Questa edizione dell’Oderzo Food Fest è stata la prima in assoluto e l’ho adorata dal primo momento poiché l’atmosfera era proprio quella di una festa paesana, in perfetta armonia con la tipologia geografica che ci ha ospitate, ma il tutto posto su un gradino di eccellenza ben superiore ad una sagra di paese, in più armonizzato dalla simpatia del mio gruppo di bloggers di Ifood, delle quali non ne (quasi) conoscevo nemmeno una di persona e con cui invece mi sono trovata a mio agio sin dal primo istante, nonostante il mio essere piuttosto orsa, tant’è che ancora siamo in quotidiano dialogo tramite un gruppo whatsapp sopravvissuto alle esigenze organizzative dell’evento.

Anzi, e ve lo dico in segreto, nell’aria opitergina c’è l’idea di creare un Villaggio del Natale in linea con la mia amatissima tradizione nordica… chissà non ci scappi un weekend per un tour enogastronomico 🙂

oderzotreviso

lasosteria

La Sosteria, perfetta per una merenda sfiziosissima

lasosteriaoderzolasosteria

 

You Might Also Like

6 Comments

  • Reply
    Stravagaria
    14 Ottobre 2017 at 18:55

    Non posso dire nulla di sensato sull ‘evento tranne il fatto che si capisce bene quanto ti abbia entusiasmato. Sulla location invece è impossibile non esprimere pareri entusiasti e l’idea della fontana in pietra come elemento d’arredo interno è bellissima!

    • Reply
      Tatiana Bruni
      15 Ottobre 2017 at 14:50

      Mi ha entusiasmata perchè mi sono trovata a mio agio, in un ambiente semplice e lontano anni luce dai fronzoli dell’alta cucina, pur nell’eccellenza dei prodotti: a dimostrazione che l’atteggiamento di superiorità di alcuni personaggi è totalmente inutile e controproducente poichè ciò che alla fine rileva è la qualità di ciò che viene offerto. E ad Oderzo la qualità è stata altissima.
      Un bacio 🙂

  • Reply
    Alessia
    15 Ottobre 2017 at 12:02

    Che bellissima esperienza! L’idea del Villaggio di Natale, poi, mi stuzzica assai.. non vedo l’ora di leggere dei tuoi prossimi tour (ma anche le ricette a tema, vanno benissimo, eh!) 😉 Bacione e buona domenica!

    • Reply
      Tatiana Bruni
      15 Ottobre 2017 at 14:47

      E’ stata un’esperienza stupenda, a dimostrazione che quando si punta sulla semplicità e sui rapporti umani il successo è garantito!
      Un bacio 🙂

  • Reply
    ipasticciditerry
    17 Ottobre 2017 at 13:12

    No dai, vengo anche io al tour enogastronomico!!! Bellissima esperienza, vi avevo seguiti sui social ma ora che ho letto più nel dettaglio, immagino quanto sia stato bello. Grazie del racconto e delle tante foto, ho apprezzato molto.

    • Reply
      Tatiana Bruni
      18 Ottobre 2017 at 8:51

      Ah sì, era proprio bello! Ho respirato un’aria così amichevole, così priva di formalismi… e non ti dico quanto io abbia apprezzato il fatto di trovarmi con un gruppo di bloggers fantastiche, allegre, spensierate, con le quali ho riso come una matta, come non mi capitava da anni! Sai quelle persone che le guardi e ti dici: accidenti, almeno vivessero nella mia città, avrei le amiche che ho sempre voluto! Ecco, con un gruppo così non puoi non star bene, tant’è che ancora siamo in contatto quotidiano grazie ad un gruppo whatsapp che è sopravvissuto all’organizzazione dell’evento 🙂
      Un abbraccio!

    Leave a Reply

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    This site is protected by wp-copyrightpro.com