Non mi faccio viva dai primi mesi dell’estate, lo so, ma avevo bisogno di un periodo di stacco totale, provata da un caldo infernale, dagli oramai ricorrenti problemi con i genitori anziani, stanca morta da non reggermi in piedi, da crollare sul divano all’ora di cena per poi non riuscire a dormire a causa della troppa stanchezza.
Mi sono dedicata a me stessa, ho spento il pc, ho trascorso più tempo possibile al mare, ho nuotato per ore ogni giorno, ho bevuto litri e litri di acqua e ho curato l’alimentazione come non mai, ho voluto iniziare un percorso che mi aiutasse a riprendere la forma perduta a causa dell’eccessivo stress e delle preoccupazioni, ho chiuso completamente porte di stanze che non mi appartenevano più, ho lasciato fuori maleducazione e cattiveria, ho deciso che la mia strada dev’essere questa, un blog indipendente, aperto a delle collaborazioni perché sono sempre stimolanti, ma con la libertà di decidere da sola quali passi intraprendere, quando e se pubblicare.
Ho trascorso due settimane in Francia, una vacanza bellissima e a mia misura che mi ha ricaricata, il tutto documentato in una quantità esagerata di scatti, molti ancora da sistemare e che prima o poi vedranno la luce anche su queste pagine, ma con calma perché sto avendo una vita molto complicata e faticosa…
Oggi la proposta è semplice, sperimentata dopo aver visto questo post, incuriosita dal sapore mediorientale di questa ricetta, sicuramente perfetta per il regime alimentare che sto seguendo: c’è chi la trova favolosa, da far esplodere le papille gustative, e penso che ciò sia legato sia alla qualità della melanzana scelta, sia a quello del sommacco, purtroppo di non facile reperibilità in Italia. Quello utilizzato nella ricetta dalla quale ho tratto gli ingredienti è a base di melograno essiccato, sicuramente più acidulo, mentre io ho usato il classico sommacco libanese, che già di suo è complicato da trovare. Il sapore, anche a causa della pessima qualità della melanzana da supermercato, sicuramente ne ha risentito: sperimentate, ma solo se avete le melanzane dell’orto e cercate di trovare un buon sommacco, fresco e saporito, altrimenti lasciate perdere.
Il caprino a me non piace, ma qui ci va, ci va proprio perché il connubio di sapori che si ottiene è perfettamente equilibrato, con la sapidità del formaggio, l’amarognolo dell’ortaggio e l’asprigno del sommacco. E’ la perfezione. Se gli ingredienti sono perfetti (i miei non lo erano).
- Lavare bene le melanzane e disporle in una teglia intere e con il picciolo, nel frattempo portare il forno a 190° ed infornare per 45-60 minuti (io ho usato la modalità ventilata), in maniera tale che la polpa si cuocia al vapore grazie alla buccia. Poi tagliarle a metà e condirle con sale, pepe ed olio, disporvi qualche cucchiaiata di caprino, del sommacco ed ancora un giro d'olio. Servirle ancora calde.
16 Comments
stravagaria
19 Settembre 2018 at 20:24Bentornata! Coi tuoi tempi e i tuoi modi… 😉
Tatiana
3 Ottobre 2018 at 10:37Grazie Viv, non sono ancora presente al 100% perché sto seguendo dei lavori in casa, ma conto di farvi compagnia con più costanza e, soprattutto, con serenità 🙂
Luna
19 Settembre 2018 at 22:50Ciao Tati bentornata!
Che bello prendersi cura di sé. Ci vuole. È vitale. Dà una carica immensa.
Avevo visto questa ricetta e mi era piaciuta tanto, non riesco a credere che i tuoi ingredienti non fossero di qualità: la foto dice altro. Racconta una bontà assoluta. A differenza tua io adoro il caprino. Non mi resta che provarla. Ho ancora del sommaco libanese di quando eravamo stati a Dubai, ma chissà se ancora è buono. Le spezie scadono che tu sappia?
Ti mando baci, continua a coccolarti, facendo sempre prima di tutto quello che ti va 😉
Tatiana
3 Ottobre 2018 at 10:42Ciao Luna!
Ho trascorso i mesi estivi a prendermi cura di me e ora sto apportando un sacco di miglioramenti alla casa, trascurata dai troppi eventi che mi hanno travolto negli ultimi due anni, quindi la mia presenza è ancora un po’ altalenante, ma l’importante è essermi ricaricata.
La ricetta non è che non sia stata eseguita con ingredienti di qualità, ma ritengo che si dovrebbe poter accedere a prodotti a chilometro zero, ancora ricchi di quel sapore che solo la maturazione nella terra può dare: gli ortaggi del supermercato non sanno di nulla, sono raccolti acerbi e maturati lontano dalla pianta e io che sono vissuta nell’orto del nonno ovviamente non ne sono molto soddisfatta…
Le spezie al limite perdono un po’ di aroma, ma probabilmente il tuo sommacco libanese sarà sempre meglio del mio acquistato on-line 🙂 Vai e prova e poi raccontami com’è andata!
Un bacione 😉
ipasticciditerry
21 Settembre 2018 at 14:57Essere indipendente ha molti vantaggi, fai quello che ti pare e quando ti pare … una strada che ho scelto da subito direi, nonostante i canti delle sirene intorno a me 🙂 Ciao bella signora. Leggo con piacere che cominci a volerti bene e prenderti cura di te stessa e non posso che esserne felice per te. Ora vado a informarmi su cosa sia stò sommaco perchè, ti confesso, non l’ho mai sentire nominare … beata ignoranza. Invece io adoro i formaggi e quindi anche il caprino. Ottimo suggerimento. Un abbraccio tesoro, a presto
Tatiana
3 Ottobre 2018 at 10:46Hai ragione da vendere Terry, infatti in questo ultimi giorni ci stavo pensando e mi rendo sempre più conto che forse è la strada giusta, specie in questo periodo in cui ancora non riesco a prendere veramente il largo: mi manca il tempo, c’è poco da fare, per cucinare cucino ma non riesco a postare, corro tutto il giorno e la sera crollo miseramente sul divano, raramente accendo il pc e mi si chiudono gli occhi appena l’adrenalina scende. Voglio riprendere alla grande, ma finchè non termino il restyling di casa mia che ho iniziato mi sa che continuerò a zoppicare con le pubblicazioni 🙁 Insomma ultimamente sto avendo più soddisfazioni dall’arredamento che dalla cucina 😉
Un abbraccio cara amica mia!
Melania
25 Settembre 2018 at 14:09I passi che non fanno più paura, ma donano forza. I passi che permettono di osare, anche quando non ci sono certezze, anche se l’equilibro sembra vacillare.
I passi che si fanno via via più felpati, meno stanchi, ma col desiderio di scoprir(si)e.
I passi curiosi, attenti, passi che sentono e afferrano ciò di cui hanno bisogno per star bene. Bentornata!
Tatiana
3 Ottobre 2018 at 10:54Ciao! Hai centrato perfettamente il problema: sono passi ancora incerti, non ho certezze, ma sento che è la strada giusta, quella dell’indipendenza, quella che mi sento di seguire dopo tante delusioni, dopo essere stata a contatto con la falsità e dopo aver ricevuto, in pieno viso, porte chiuse travestite da silenzi inspiegabili e vigliacchi.
Mi sento libera, posto ancora poco perché sto lavorando su altri progetti, ma ho il mio angolo virtuale che dopo anni per la prima volta posso gestire in totale autonomia; mi sento più forte, ho imparato un sacco di cose (anche a non fidarmi più di molte persone, purtroppo), ma i passi vanno più spediti, mi sento “allenata” e pronta per la corsa dopo aver scalato le montagne, mi sento serena e soddisfatta 🙂
Grazie del bellissimo commento, un abbraccio forte!
Serena
3 Ottobre 2018 at 0:28Bentrovata Tatiana, hai fatto bene staccare la spina serve e per rigenerarsi e trovare nuovo slancio. Io non l’ho fatto e ora avverto un po’ di spossatezza. Questa ricetta mi ispira perchè mi le melanzane mi piacciono, devo provarle anche così. Un abbraccio
Tatiana
3 Ottobre 2018 at 10:56Ciao Serena, che piacere rileggerti! Lo slancio lo sento, è vero, per cui il riposo è servito; sono ancora un po’ impegnata ma la soddisfazione delle mille cose che sto facendo è talmente appagante che sono pronta anche a tornare su queste pagine. Con motivazione e serenità.
Un bacione!
Francesca
7 Ottobre 2018 at 20:54… beh, quando si torna a cucinare e a parlare? 😀
Ti lascio un saluto, con un autunno alle porte ma le magliette estive ancora nell’armadio, sperando che questa stagione ci porti tutto il dorato e il giallo che (ci) dà carica… hai passato mesi “densi” ma hai riempito gli occhi anche di posti a me cari, adesso la sfida è diventare foglie leggere che volano nel vento e uniscono il caprino alla zucca!
Un abbraccio e via di valzer di ottobre…
Tatiana
18 Ottobre 2018 at 14:28Piano piano si torna a cucinare a parlare, lo vedi? Sono ancora tutta arruffata tra alcuni guai da risolvere e gli impegni quotidiani, pressantissimi, però oggi sono qui, forzatamente a casa a causa di un’influenza, ho persino infornato i biscotti, ma il clima estivo non aiuta, ho voglia di un po’ di fresco che sicuramente mi indurrebbe a chiudermi in cucina più di quanto non lo faccia questa estate ottombrina.
Pensa che sul balcone ho una zucca che mi osserva e proprio ricambiandone lo sguardo pensavo alle nostre vellutate di zucca, ai nostri piatti autunnali, alle chiacchiere sui primi freddi e alle foglie che cadono scrocchiarelle sull’acciottolato dei parchi…
Ora corro a proporti i biscottini per il nostro the 🙂
daniela
16 Ottobre 2018 at 18:56ciao tatiana
amo le melanzane e pensa che nel mi orto anche adesso qualcuna la trovo ancora…
buona la tua ricettina:)
t auguro una dolce serata
daniela
Tatiana
18 Ottobre 2018 at 14:30E ci credo, con questa estate fuori stagione… che però non trovo naturale e che un po’ mi disturba (anche se risparmio il riscaldamento 🙂 ), io che amo il cambiamento delle stagioni mi trovo con mezza città ancora in spiaggia, insomma non mi torna proprio! Ora però passo alla zucca, così almeno sento un po’ di autunno 🙂
Un abbraccio!
Kitchenclue
6 Novembre 2018 at 23:48Ottima ricetta!!!
Maria
Tatiana
7 Novembre 2018 at 16:18In effetti con pochi ingredienti si ottiene un risultato di tutto rispetto!