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Bimby

Bimby/ Conserve/ Dolci e desserts

La coccola della domenica: crema gianduia e Rinascimento…

2013-10-27 10.43.23

Domenica mattina, una domenica di autunno, nebbiosa, uggiosa, pigra, con la consapevolezza di trascorrerla in casa ad arrabbiarmi con mio figlio che non si applica nello studio per la verifica di domani, una domenica sui libri di storia, il giusto contrappasso per me che ho sempre amato la matematica e detestato la storia, per me che vivevo di riassunti ed espedienti pur di non soffrirci troppo….

Sbraito, mi arrabbio, lo incito a studiare, gli spiego anche in aramaico che se non studia la sufficienza non gliela regala nessuno, mi trovo alle prese con un  programma che copre un periodo pauroso, si va dal Sacro Romano Impero alla storia della nostra città, alla recente gita a Ferrara, all’Umanesimo e al Rinascimento… e meno male, almeno ho a che fare con i miei amati pittori rinascimentali, un filo di sopravvivenza grazie al Brunelleschi, a Michelangelo e a Raffaello.

E’ dura una domenica così, un elenco di date da paura da memorizzare, mi chiedo come si possano imparare tutte e a cosa possa servire saperle con tale precisione maniacale, poi c’è il salto sull’attualità, dalla Giornata della Memoria, a quella del Ricordo, della Liberazione… non è per me, non c’è nulla da fare, datemi piuttosto cinquanta equazioni, sessanta espressioni, settanta calcoli trigonometrici, ma la storia proprio non la digerisco…. mi serve un momento di dolcezza, ho bisogno di esagerare e di interrompere la dieta almeno per mezza giornata, e allora, mentre il pane cuoce nel forno e inonda la casa di profumo, preparo questa simil-Nutella home made, dopo il cui assaggio  mio figlio inizia ad abbandonare l’idea di diventare ingegnere per dedicarsi alla carriera di cuoco!

Anche questa volta ho voluto provare la ricetta Bimby, ma all’unico scopo di non sporcare troppe stoviglie, perchè è fattibilissima con pentola e mixer!

Innanzitutto ho lasciato nel forno le nocciole, a tostare per mezzoretta a circa 160°C. e a forno ventilato e, a dire il vero, non le ho nemmeno pelate perchè volevo lasciare un tocco di sapore più rustico alla crema gianduia; le ho poi polverizzate 20 secondi a velocità 10 (una bella macinata con il mixer sarà perfetta), insieme allo zucchero.

Poi ho unito il cioccolato fondente a pezzetti e ho nuovamente tritato il tutto: con il Bimby ho fatto 20 secondi  a velocità 8, ma anche qui il mixer è ottimo!

Successivamente ho aggiunto il latte e il burro, cucinando 6 minuti a 50°C. e a velocità 3; se usate il metodo tradizionale versate tutto il trito in un pentolino e fate cuocere mescolando delicatamente finchè i sapori saranno amalgamati: non è un problema se la crema rimarrà liquida perchè, essendo a base di burro, basterà farla raffreddare e conservarla nel frigorifero che diverrà perfetta.

L’ho spalmata sul pane caldo… una delizia impagabile, altro che Nutella (che a me nemmeno piace)… sana, senza conservanti nè olio di palma, assolutamente economica e deliziosa!

Ora posso farcela ad interrogarlo un’ultima volta prima della verifica…

Ingredienti (confesso che io ho poi triplicato le dosi riducendo però un po’ il burro):

100 g. di zucchero

60 g. di nocciole

100 g. di cioccolato fondente

100 g. di latte intero

70 g. di burro

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Bimby/ Conserve/ Salse e sughi

Felpe e ketchup

2013-10-19 14.17.23

Iera sera ci siamo permessi un’uscita con degli amici, era una vita che non lo facevamo perchè i soldi non avanzano mai, ma ieri l’ho voluto , fortissimamente voluto perchè mi sarei trovata in compagnia di persone intelligenti e che apprezzo, perchè talvolta la vita bisogna un po’ godersela, specie in un periodo di forti ristrettezze come quello che la mia famiglia sta attraversando in questo periodo.

Per una sera mi sono sentita diversa, un po’ quella che ero anni fa, quando di soldini ce n’erano di più… un po’ di “movida” ogni tanto fa bene al cuore, ringiovanisce e fa ridere spensieratamente, specie se condivisa con le persone giuste: ci siamo gustati una cena a base di panino caldo, di quelli bellissimi e pienissimi che appena togli lo spiedino che li mantiene integri ti ritrovi il prosciutto caldo da una parte, il formaggio filante in piena fase di anarchia e i funghetti che scendono lungo le maniche, il tutto innaffiato da una birra paradisiaca….

La dura realtà è arrivata nuovamente oggi, quando al mio piccolo si sono strappati i jeans, quando non riuscivo a trovare i calzoni acquistati l’anno scorso, quando l’ho portato di corsa ad acquistarne degli altri, altrimenti domani sarebbe andato a scuola in boxer… il cucciolo ha visto la felpa dei suoi sogni, nemmeno eccessivamente dispendiosa, ma ho dovuto negargliela perchè 30 euro alla fine del mese proprio non me li posso permettere! Lui lo sa che già avere i jeans nuovi è una piccola vittoria, che non tutti se li possono permettere, ma vedere la delusione sul suo faccino davanti alla felpa negata mi ha spezzato il cuore….

Gliela regalerò appena lo potrò fare, ma nel frattempo ho provato a preparare, sperimentando, il ketchup, la sua salsina preferita, quella che mette dappertutto, che si spalma pure sul pane… almeno riuscirò a regalargli una cena speciale come quella della paninoteca di ieri!

Ci sono tante ricette in rete, ma ho voluto provarne una tutta mia, con un risultato abbastanza simile a quello originale, anche se forse un po’ più liquido; sono partita dalla salsa pronta perchè l’esperimento con i pomodori freschi è stato rimandato alla prossima estate, quando i pomodori saranno maturi e profumati.

Ingredienti:

1 cipolla

680 g. di passata rustica

30 g. di miele

60 g. di zucchero

10 g. di sale

100 g. di aceto rosso (il mio è molto delicato, quindi regolatevi con le dosi in base al tipo di aceto)

Procedimento:

tritare la cipolla e poi cuocere tutto sino a che i sapori non si saranno amalgamati… la prova è l’assaggio perchè è stato un esperimento e io l’ho fatto con il Bimby.

Nel caso usaste il Bimby: 30′ vel.1 a 100°C. (la cipolla ovviamente va tritata per prima)

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Bimby/ Dolci e desserts/ Un po' del mio mondo

La grande decisione

2013-10-13 11.47.35

C’era una volta una giovane donna che incontrò il principe azzurro, iniziarono a trascorrere molti bei momenti insieme e alla fine decisero di metter su famiglia: il giorno dopo il matrimonio partirono per un viaggio che li portò a girare la Mitteleuropa e scattarono tantissime fotografie dalle quali fa capolino lei, tutta vestita di arancione, dal cappellino ai jeans, con le Nike nere ai piedi, pronta a scarpinare in tutte le città che toccheranno… lei è magrissima, tutta ossa, in perfetta forma fisica, muscolosa ed allenata.

Dopo pochi giorni il primo ritardo, l’attesa… la certezza che tra poco saranno in tre e, prima ancora di effettuare le analisi di rito, lei lo sa che dentro la sua pancia sta crescendo un fagiolino, così inaspettato, destabilizzante, soprattutto perchè sta male, malissimo, vomita in continuazione e, nonostante tutto, inizia ad ingrassare… ad ingrassare tantissimo, ad arrivare ad avere 30 chili in più al momento di far vedere la luce a quello che è diventato un bel bimbetto sgambettante.

Il parto si rivela molto difficile e doloroso, ma il pupo è robusto e ce la fa, pur distruggendo la sua mamma, che inizia ad avere delle complicazioni e che fatica molto a crescere questo bimbo vivacissimo che si agita tutto il giorno, ma che, bontà sua, almeno la notte dorme come un angioletto.

Passa il tempo, il bimbo cresce benissimo, ma la mamma continua ad ingrassare, viene seguita da molti medici, dietologi, nutrizionisti, esperti del metabolismo, segue diete più o meno mortificanti, arriva a rinnegare la realtà, si guarda allo specchio e si vede quasi magra, passa davanti alla bilancia senza vederla, rifiuta di dichiarare il proprio peso anche al medico.

La sua mamma ieri pomeriggio ha avuto un moto di ribellione contro se stessa, è uscita dal lavoro, è andata a casa, ha respirato a fondo ed è salita sulla bilancia prendendo coscienza degli oramai 40 chili in più da perdere: ha annotato il peso iniziale sull’agenda ed ha impostato un programma dietetico personalizzato in base ai propri gusti ed esigenze, non a quelli dei medici che hanno fallito sino ad oggi.

Fortunatamente la sua mamma, quando ancora frequentava le scuole superiori, aveva imparato a redarre le tabelle dietetiche, quindi sa che non farà cavolate con delle diete squilibrate, ma vuole volersi bene e lo sa che se intraprenderà delle diete troppo a lungo termine finirà per abbandonarle: lei è una tipa che aggredisce il problema a morsi, tutto e subito, grinta e immediatezza, prima di perdere di vista l’obiettivo.

La sua mamma vuole comunque festeggiare a pranzo con una fetta di plumcake profumato con l’ultima arancia acquistata in Grecia, ancora soda, perfetta, priva di conservanti, cere e pesticidi, perchè dal pasto successivo inizierà ad amarsi davvero.

Il plumcake è stato preparato con il Bimby, così ne approfitto per aprire una nuova rubrica nel blog, ma lo si può fare agevolmente con qualsiasi robot da cucina.

Ingredienti:

1 arancia non trattata (intera)

170 g. di burro (io ho usato 120 . di olio di semi di girasole)

250 g. di zucchero

4 uova 

50 g. di latte

250 g. di farina

1 bustina di lievito per dolci

un pizzico di sale

Procedimento:

Mettere nel boccale tutta l’arancia, tagliata in pochi pezzi grossolani, e usare la vel.7 per 10 sec. (se non è sufficiente insistere ancora un po’), poi aggiungere il burro (o l’olio), lo zucchero e le uova intere e lavorare 40 sec. a vel.4.

Aggiungere il latte e la farina e azionare la vel.5 per 30 sec., poi aggiungere anche il lievito con le lame in movimento, mescolando ancora per pochi secondi.

Versare il tutto in uno stampo per plumcake e cuocere in forno ventilato a 160°C. per 30/45 minuti (il forno fa la differenza…).

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