Oggi è il terzo lunedì in cui lavoro da casa: mi piace moltissimo, sono rilassata e lavoro alla grande! Sono più concentrata, subisco molte meno interruzioni con gran beneficio per la produttività: so che c’è chi sostiene con ferrea convinzione la necessità di vestirsi bene e di truccarsi anche se si lavora da remoto, ma io vado controcorrente e sono tranquillamente alla tastiera senza trucco, in leggins e felpa! Vi assicuro che la consueta tenuta da pinguino che mi accompagna in ufficio non mi manca nemmeno un po’ 🙂
Ora sto chiacchierando con voi mentre mi trovo in pausa pranzo, a dire il vero è una pausa cortissima ma fatta da casa è comunque un lusso: ho iniziato la connessione alle 8 mentre fuori ululava la bora, ultimamente ha toccato (e superato) i 100 km/h, ma stamani il cielo era plumbeo, ogni tanto scendeva qualche gocciolina di pioggia e quindi si è fatta strada prepotente la voglia di una coccola dolce e profumata, qualcosa da poter fare al volo tra una telefonata e l’altra.
Avevo in dispensa una confezione di semolino, acquistata durante l’inverno proprio perchè versatile e sempre gradito a tutti, ho la fortuna di avere il Bimby e quindi ecco qua un dessert delicatissimo e che si fa da solo: per chi utilizzasse la classica pentola nessun problema, sarà sufficiente avere la pazienza di mescolare il tutto per una decina di minuti.
- mettere nel boccale il latte e riscaldarlo 6 min, 100 gradi, vel. soft
- versare il semolino, lo zucchero, il pizzico di sale, l'aroma di rosa e il tuorlo, poi cuocere 8 min, 100 gradi, vel. 2
- versare nello stampo leggermente oleato
- lasciar riposare per almeno un paio d'ore
- servire al naturale, oppure cosparso di zucchero o con della salsa da dessert a piacere (consigliata la crema di pistacchio)
Preparazione sui fornelli:
Dopo aver riscaldato il latte, senza portarlo ad ebollizione, versare lentamente a pioggia lo zucchero, il pizzico di sale e il semolino, poi aggiungere il tuorlo continuando a mescolare con una frusta; da ultimo versare l'aroma e mescolare sino ad addensare il semolino.
Procedere come sopra.
Manco da più di un mese, dopo il tour de force di Natale ne avevo bisogno, non ho mangiato dolci né ne ho cucinati a parte qualche specifica richiesta da parte di mio papà, che da bravo goloso non può rimanere senza il suo dolcetto settimanale; è stata un’assenza non programmata ma sentita, volevo stare lontana dal web e fare altro, ho mille progetti in sospeso e almeno in piccola parte andavano chiusi, volevo tirare un bel respiro profondo e prendere fiato.
Ci sono riuscita in minima parte, mi sono ritrovata a dover concludere moltissimi arretrati, il tutto da combinare con le ore di lavoro e con una stanchezza antica, ma sono riuscita comunque a mollare un po’ la presa e ad allentare lo stress, il tutto migliorato dalla stagione che sta volgendo al meglio, le ore di luce sono aumentate e per forza anche la mia energia è migliorata.
Sono stanca dell’inverno, sono stanca del freddo, sono stanca di correre sempre con l’affanno di non riuscire a fare tutto e di farlo sempre al buio, ho bisogno di luce, di sole e di aria tiepida, ho bisogno di dormire, di stendermi ogni tanto a non fare nulla, di pensare un po’ alla mia casa e a terminare dei lavori che vanno fatti.
Il primo passo l’ho fatto riavvicinandomi alla cucina con l’intenzione di rifare qualcosa di buono, di coccolare tutta la famiglia, approfittando del fatto che siamo nel periodo di Carnevale e quindi ho iniziato a friggere chiacchiere, ciambelle e frittelle, con gran gioia di tutti: è stato il primo passo che mi ha riavvicinata al comfort food e alla voglia di rimettermi ai fornelli per mettere in tavola qualcosa di più rispetto ad un pasto semplice ed essenziale.
Oggi voglio portare nel piatto qualcosa di goloso ma che sia più sano rispetto ai ricchi dolci che caratterizzano il periodo carnevalesco, che storicamente è caratterizzato dall’abbondanza e dall’abbandono di ogni regola; ho voluto riprendere in mano una frolla, l’impasto sano per eccellenza e che da anni oramai preparo usando l’olio al posto del burro, questa volta ho provato ad impastare con l’olio extra vergine di oliva approfittando del recente acquisto di un olio molto delicato della mia zona, ritirato personalmente dal produttore, delizioso e dolcissimo.
E ho provato anche ad arrotolare l’impasto, quasi fosse uno strudel, proprio perché, contrariamente al solito, mi è venuto molto liscio ed elastico… è stato un esperimento. Riuscitissimo.
Se lavorate l'impasto a mano spargete la farina sulla spianatoia, disponetela a fontana e aggiungete un po' alla volta tutti gli ingredienti, lavorando velocemente e poi lasciandola riposare nel frigorifero, avvolta in nella pellicola, per almeno mezzora.
Se invece ne avete la possibilità utilizzate un robot da cucina ed impastate tutti gli ingredienti senza sporcare nulla, poi, come specificato sopra, mettete l'impasto a riposo al fresco.
Una volta raffreddato, stendete l'impasto su un foglio di carta forno, spalmate un velo di nocciolata bianca, poi passate alla confettura ed infine arricchite il tutto con delle noci tritate grossolanamente.
Arrotolate la frolla e infornate in forno preriscaldato a 180°, modalità ventilata se possibile, e cuocete fino a doratura (circa 30 minuti a seconda del forno).
Servire spolverizzato di zucchero a velo.
Recipe Notes
Le mie uova erano piccole, motivo per cui ne ho usate due intere anziché un uovo intero più un tuorlo come consueto per la frolla; inoltre ho aggiunto un dito d'acqua in quanto l'impasto rimaneva molto asciutto, sempre a causa delle dimensioni ridotte delle uova utilizzate.
E’ sabato mattina, dopo giorni di freddo c’è nuovamente un bel sole quasi estivo che mi sveglia al mattino, mi alzo con calma perché sono da sola, non devo andare al lavoro, ho solo l’impegno di farmi un giretto con le cagnette, le quali però hanno appena conquistato il letto e non dimostrano di avere tutta questa fretta di lasciare l’improvvisa comodità 🙂
Mi aggiro per la cucina cercando qualcosa di buono da sgranocchiare a colazione, a dire il vero ho una fame da lupi ma mi rendo conto di avere pochissime fette biscottate e pochissima voglia di andare a riacquistarle; in fondo alla dispensa c’è ancora una buona scorta di farina, in frigo ho del burro bavarese che è la fine del mondo, il lievito c’è, ci sono pure il latte, le uova e il miele… nel frattempo inizia a delinearsi l’idea di farmele da sola…
Inizio a preparare tutto, a pesare ed impastare: non volevo iniziare a sporcare già ad inizio giornata quindi ho usato il bimby, ma se siete dei fortunati proprietari di planetaria usatela, farete in un attimo!
Ho avuto poi pochissimo tempo, la (mia) lievitazione è durata una vita (tra un impegno e l’altro), ma in effetti ne sarebbe bastata molto meno, certo è che sono venute spettacolari, un po’ più dure di quelle industriali ma dal delicato sentore di burro, spettacolari con un velo di confettura ma buone anche così, da sgranocchiare al naturale.
Riscaldare leggermente il latte insieme al lievito e al miele finchè questo non si sarà sciolto, poi versare il tutto nella ciotola della farina ed iniziare ad impastare.
Una volta amalgamato il tutto unire anche le uova, una alla volta finchè non verranno ben incorporate, poi aggiungere anche il burro morbido a pezzetti e il sale.
Trasferire l'impasto in due stampi da plumcake rivestititi da carta forno bagnata e strizzata e lasciar lievitare, coperti da uno canovaccio, per almeno due ore.
Infornare in forno preriscaldato a 180° per almeno 25 minuti: controllate la cottura in base al forno, io ho iniziato con il forno statico per poi mettere anche la ventilazione in quanto l'impasto era troppo morbido.
Sfornare e lasciar raffreddare, poi togliere l'impasto dagli stampi ed affettare con molta attenzione, mantenendo uno spessore costante (regolatevi in base alle consuete fette biscottate).
Infornare nuovamente su una leccarda, a 200 gradi, per almeno 10 minuti o finchè le fette biscottate non saranno dorate.
I miei tempi di cottura sono stati un po' più lunghi e sempre a forno ventilato, motivo per cui nell'intro ho scritto 45 minuti, ma regolatevi sempre in base al vostro forno.
Io le conservo nei sacchetti richiudibili (quelli con la zip, per intenderci), ma se disponete di un vaso in vetro o di una scatola metallica abbastanza grandi usateli perché saranno perfetti.