Sì, questo è il mio augurio! Perché sento chi si lamenta del Natale sottotono, chi di quello triste, chi non vuole nemmeno decorare casa…
Sicuramente è un anno pesante, chi perché preoccupato per la situazione sanitaria, chi per il posto di lavoro, chi perché arrabbiato per la situazione… io non sono preoccupata per nulla, per carattere non mi preoccupo mai, ma sono scocciata, tanto, per le restrizioni esagerate, perché hanno demolito un paese che già non se la passava proprio benissimo, ma soprattutto perché hanno cercato di toglierci l’entusiasmo.
Ecco, io non ci sto, l’entusiasmo non lo mollo, sorrido e me ne frego di tutto il terrorismo mediatico, non mi faccio deprimere e festeggio alla grande, quindi tra mille lucine e candele profumate oggi ho messo in tavola questa torta coloratissima.
La ricetta è sempre quella della mia drip cake del Natale scorso, ma l’ho decorata con biscotti e zuccherini colorati e la posto per dedicarvela tutta e per dirvi… SORRIDETE E VIVETE CON GIOIA ED OTTIMISMO!!!
Ci sono giorni in cui riesco a prendere la vita con più calma, in cui riesco ad affacciarmi al balcone e a respirare a fondo l’aria che il bosco dinanzi casa mi regala, ci sono giorni come questo in cui la neve scende turbinando con delle raffiche di bora gelida, in cui la notte scende nel freddo più totale mentre ci si gode il tepore di una coperta e lì fuori il vento ulula.
Ci sono giorni in cui a mattina ti svegli, finalmente con calma, e trovi la “sofficità”, un manto bianco a ricoprire i susini selvatici, i rovi di more, le acacie e i maestosi sambuchi: ieri erano bianchi di fiori e oggi gelati di neve… la sofficità sui rami, che sia di delicati petali o di neve tardiva, ma sempre uno spettacolo!
La sofficità è un atteggiamento, è uno stato d’animo, è una forma mentis che aiuta a respirare profondamente e con calma, che serve a vivere meglio, senza ansie nè nevrosi, che regala una sensazione di leggerezza, di morbidezza e di dolcezza, che permette di vivere ogni momento con il sorriso sulle labbra e di godere delle piccole gioie che la vita ti regala quando meno te lo aspetti.
Dovrebbero riconoscerla come termine salvavita la “sofficità”, magari affiancarla all’oramai “trendyssimo” termine hygge, perchè sa un po’ di infanzia, un po’ di luce, di tepore, di rilassamento, di “star bene”…
Oggi la sofficità l’ho portata in casa con un meraviglioso profumo vanigliato e burroso che, uscendo dal forno, ha regalato il sorriso a tutta la famiglia: la sofficità di una torta paradiso.
q.b.zucchero a veloper decorare (io zucchero Decora che tiene l'umidità senza sciogliersi)
Istruzioni
Per prima cosa separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi a neve con un pizzico di sale, mentre i tuorli andranno montati con o zucchero sino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Setacciare la farina, l'amido ed il lievito ed aggiungerli gradatamente ai tuorli, alternando con il burro sciolto nel latte caldo, mescolare lentamente per non smontare il tutto , unire gli aromi e alla fine gli albumi a neve, mescolando piano e dal basso verso l'altro con una spatola.
Ungere ed infarinare uno stampo a cerniera, versarvi l'impasto ed infornare in forno statico a 160° per 50', successivamente alzare a 175° per altri 30 minuti.
Lasciar raffreddare, togliere dallo stampo e spolverizzare con zucchero a velo.
Laddove spira più tagliente il vento, e alto si leva il mare e non lievi sono i pericoli da superare, mi sento a mio agio. (Friedrich Nietzsche)
La mia città è spazzata dalla bora, la neve scende impietosa, le strade si ricoprono di pack, il molo Audace è ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio formatosi dagli spruzzi del mare in tempesta sferzato da un vento implacabile, le grandi navi rientrano in porto con l’aiuto dei rimorchiatori, i cassonetti della spazzatura sono scoperchiati e scorrono liberi sulla carreggiata, di scooter parcheggiati lungo le strade non ce ne sono più, tutti rovinosamente stesi a terra come le tessere di un domino impazzito.
La mia città è fredda d’inverno, molto fredda nonostante la presenza del mare, è la porta dell’est ed è schiaffeggiata da feroci venti balcanici, violenti e gelidi, che ti strappano le viscere quando decidono di scatenarsi senza riserve rovesciando qualsiasi ostacolo trovino sul loro cammino; questo inverno sino a pochi giorni fa è stato stranamente caldo e piovoso e ora, alle porte della primavera e con gli alberi già in fiore, si è aizzato con ferocia e violenza perchè questa è casa sua, la casa della bora, la casa di quel burjan che proviene direttamente dalla steppa siberiana, cui noi siamo abituati, che sin da piccoli ci accompagna prima a scuola, poi al lavoro e che per nessun motivo al mondo riesce a fermarci.
Sin da bambini apprendiamo a camminare controvento, mai ci sogneremmo di cercare un appiglio poichè abbiamo l’equilibrio nel Dna, amiamo la nostra bora impetuosa e freddissima che spesso ci regala i cieli più azzurri che si possano immaginare e che talora ci gela la città, quella bora al cui contatto il nostro mare sembra un porto sul Baltico, quella bora che ci fa sentire vivi, che regala energia, che è energia della natura allo stato puro.
In tanto freddo ho avuto voglia di accendere il forno sprigionando dei profumi diversi e rievocativi di un’atmosfera mediorientale, che sanno di rosa e di pistacchio, che sanno di caldo in questa stagione gelida e mentre il mercurio segna sette gradi sotto lo zero io sforno pasticcini che evocano paesi caldi mentre ascolto note di mare con accenti tribali (video) e con tanta voglia di stendermi al sole.
Sbattere bene lo zucchero con il burro a pomata, aggiungere l'uovo, la farina e l'aroma alla rosa, amalgamare bene e lasciare a riposo dieci minuti.
Nel frattempo preparare la sparabiscotti con il disco prescelto e procedere "sparando" l'impasto sulla leccarda del forno non unta nè ricoperta da carta forno; infornare i forno preriscaldato a 180° per circa 10 minuti estraendo i biscotti prima che scuriscano e togliendoli dalla leccarda solo quando si saranno raffreddati. Decorarli a piacere.
Siete arrivati in prossimità del Natale nel panico più totale? Perfetto, anch’io!
Tra parentesi: la mia mamma è stata malissimo e ancora oggi non è ritornata a casa, quindi corro come una pazza aiutando il mio papà e correndo da lei ogni giorno, cui si aggiunge la gestione di casa mia, la mia famiglia e un lavoro a tempo pieno… e anche una bellissima novità ma ne parlerò nel prossimo post!
Quindi abbiate pietà e scusatemi… oggi però sono qui perchè tra le bellissime cose che di recente sono entrate nella mia cucina (tutte di Decora), ci sono anche questi stampi per dei bellissimi pandorini mignon che, decorati o spolverizzati di zucchero a velo, costituiscono anche dei perfetti regalini dell’ultimo minuto.
Sia chiaro: niente pasta madre, niente complicazioni, niente tempi biblici, solo una mescolatina e degli ottimi stampini per infornare!
Pronti per il Natale last minute?
Preparare un preimpasto sciogliendo nel latte tiepido il lievito secco e mescolando con 50 g. di farina 00; lasciar riposare al caldo per 30 minuti (io uso il vano del microonde e lievita alla perfezione).
Trascorsi i 30 minuti, impastare il burro a pezzetti con lo zucchero, la scorza del limone e, una volta amalgamato il tutto, aggiungere anche l'uovo e il resto della farina e reimpastare.
Chiudere il tutto in un contenitore ermetico, riporre una notte nel frigorifero (sul ripiano meno freddo) e non pensarci più fino all'indomani.
Il mattino seguente estrarre l'impasto e lasciarlo ambientare, poi staccare dei pezzetti da 60 grammi l'uno, farne delle palline e sistemarle negli stampini precedentemente oleati; riporre nuovamente nel microonde al calduccio fino a lievitazione completata (dovranno raddoppiare).
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 20/30 minuti.
Per la glassa
Mescolare a freddo lo zucchero a velo con il the matcha, versare lentamente l'acqua calda continuando a mescolare con una frusta: semplice e rapidissimo! Versare sui pandorini e decorare a piacere.
Il Natale è sempre più vicino e ogni giorno andando al lavoro me lo ricordano le luminarie già affisse lungo le strade della città, fortunatamente ancora spente poiché per me gli addobbi iniziano, come da tradizione nordica, con la prima domenica d’Avvento, però io comunque inizio sempre di più a pensare ai dolci speziati, golosi, a quelle cose che solo a sentirne il profumo ti sembra di essere in una baita in legno e la neve fuori dall’uscio.
Oggi volevo provare qualche prodotto di Decora, visto che ultimamente sta producendo delle linee strepitose per chi, come me, ama la pasticceria: che poi non è che io viva di dolci, anzi, ma amo tanto farli, è creatività pura, è quasi come dipingere o fotografare, non è semplice cucina!
Ho optato per una crostata, l’unione ideale tra il gusto casalingo di un dolce quasi da credenza, perfetto per la colazione o per la merenda, unito ad una sontuosità tutta natalizia, quindi stavolta andiamo a mangiarci una crostata versatile e in veste tutta natalizia!
Qui di seguito trovate la scheda della ricetta, tuttavia vi posto le foto passo a passo per aiutarvi nella realizzazione e nella decorazione della crostata.
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Crostata speziata con marmellata di arance e cannella
Preparare la pasta frolla unendo tutti gli ingredienti e unendo per ultimo il burro freddo a pezzetti, molto velocemente per non "bruciare" l'impasto: se possibile mescolare brevemente tutto a macchina per non scaldare l'impasto con il calore delle mani, poi compattare in un panetto, avvolgerlo nella pellicola e lasciarlo a riposare nel frigorifero per almeno trenta minuti, passaggio fondamentale sia per il raffreddamento che per l'azione del glutine della farina.
Stendere la frolla con il mattarello ad uno spessore di circa un centimetro e adagiarla, aiutandosi con il mattarello, all'interno dello stampo precedentemente trattato con dello spray staccante o con burro (o olio) e farina.
Appoggiarla delicatamente lungo tutta la parete dello stampo per crostata e togliere l'eccesso di impasto (poi con ciò che avanza fateci dei biscotti).
Bucherellare la base della crostata affinché non gonfi in cottura e stendervi la marmellata, che dovrà essere abbastanza densa per evitare che scivoli sotto il peso della copertura; questa sarà fatta ripetendo la medesima procedura del punto precedente ma utilizzando lo stampo decorativo per crostata Decora, che è una figata perché finalmente anche gli imbranati come me riescono ad ottenere delle decorazioni degne di un pasticcere!
Ricoprire la crostata con la frolla appena intagliata ed utilizzare i cuoricini rimasti per decorare ulteriormente la superficie, poi spennellare con del tuorlo sbattuto ed infornare per un'ora a 180° o, se usate il forno ventilato come faccio io, saranno sufficienti 40/50 minuti a 160°; se la superficie dovesse scurire eccessivamente, trascorsa la prima mezzora coprirla un po' di alluminio.
Lasciar raffreddare, sformare e servire.
Per la marmellata
Pelare a vivo le arance e versarle, tagliate a pezzetti e raccogliendone il sugo, in una casseruola con lo zucchero, cuocendo fino a raggiungere l'ebollizione e continuando sobollendo fino a che la marmellata non addensa (la prova piattino fa testo come sempre, ossia versare un cucchiaino di marmellata sul piattino ed inclinarlo: se non cola è perfetta), ma facendo sempre attenzione a non caramellarla per non guastarne la delicatezza.
A fine cottura usare un frullatore ad immersione per ridurre a purea gli eventuali pezzetti di frutta rimasti interi ed aggiungere la cannella a piacere mescolando.
Per chi ha il Bimby:
Inserire le arance pelate a vivo e tagliate in quarti nel boccale, frullare velocemente per spezzettarle, aggiungere lo zucchero e cuocere per 30 minuti a 100 gradi, velocità 1; addensare altri 30 minuti, temperatura Varoma, velocità 1; frullare 10 secondi a velocità 6 avendo cura che il tappo trasparente non si sollevi per evitare ustioni. Io aggiungo la cannella a un minuto dalla fine della cottura.
Recipe Notes
Per gli imbranati come me: fate un po' di frolla in più e stendete la copertura più grossa... sarà molto più maneggevole!
Nel caso in cui vi impazzisca la frolla impastatela di nuovo velocemente con uno o due cucchiai di acqua freddissima.
Se non volete fare la marmellata in casa usatene una di arance amare: si sposa alla perfezione con le spezie della frolla!
Ho usato uno stampo Decora con fondo staccabile e, credetemi, fa davvero la differenza... niente più disastri nell'estrarre il dolce dallo stampo!
Se, come me, amate i sapori speziati aumentate pure la quantità delle spezie usate: io ho abbondato di zenzero e cannella, ben più delle dosi minime riportate in ricetta.
Stendere la frolla fredda all’interno dello stampo
Premere bene sui bordi
Iniziare a farcire con la marmellata
Avete visto i cuoricini sul bordo?
Con la griglia decorativa della Decora anche gli imbranati come me riescono ad ottenere questi risultati!
Visto che comodo?
Non male come risultato per una che non riesce nemmeno a fare la solita crostata con le striscioline…