Sì, questo è il mio augurio! Perché sento chi si lamenta del Natale sottotono, chi di quello triste, chi non vuole nemmeno decorare casa…
Sicuramente è un anno pesante, chi perché preoccupato per la situazione sanitaria, chi per il posto di lavoro, chi perché arrabbiato per la situazione… io non sono preoccupata per nulla, per carattere non mi preoccupo mai, ma sono scocciata, tanto, per le restrizioni esagerate, perché hanno demolito un paese che già non se la passava proprio benissimo, ma soprattutto perché hanno cercato di toglierci l’entusiasmo.
Ecco, io non ci sto, l’entusiasmo non lo mollo, sorrido e me ne frego di tutto il terrorismo mediatico, non mi faccio deprimere e festeggio alla grande, quindi tra mille lucine e candele profumate oggi ho messo in tavola questa torta coloratissima.
La ricetta è sempre quella della mia drip cake del Natale scorso, ma l’ho decorata con biscotti e zuccherini colorati e la posto per dedicarvela tutta e per dirvi… SORRIDETE E VIVETE CON GIOIA ED OTTIMISMO!!!
Ultimamente pubblico davvero poco nonostante abbia la speranza di iniziare a recuperare ora che le feste si avvicinano e che la voglia di preparare qualcosa di goloso si fa sentire! Che poi non è che io non cucini, anzi, ma mi sto occupando molto della casa e del caos accumulato in questi ultimi anni, sto modificando molti complementi di arredo e tutto ciò assorbe la gran parte del mio tempo libero.
Oggi è stata un’altra giornata di smart working e mai come oggi lavorare da casa mi è risultato gradevole: la bora soffia con raffiche che toccano i centro chilometri orari, scende una pioggia gelata mista a nevischio, la stradina che porta a casa mia non ha un bell’aspetto e onestamente ho lavorato meglio standomene rintanata in casa.
Purtroppo casa mia è molto fredda (sì, sto valutando l’idea di un camino elettrico almeno per la stanza in cui lavoro), quindi che c’è di meglio che accendere il forno per stemperare un po’ l’aria gelida? Avevo l’intenzione già da giorni di impastare qualche bella frolla speziata, così squisitamente festiva, ma senza appesantirla troppo con valanghe di burro, oggi ho provato a farla con l’olio e tanto profumo di inverno e l’ho usata per comporre queste stelline di Natale, semplici ma che fanno tanta aria di festa, per accompagnare una tazza di the caldo, di cioccolata, di cappuccino, quello che volete ma che vi possa riscaldare le mani!
Versare nella ciotola (o nel mixer) le due farine, lo zucchero con il sale, le spezie e l'uovo, iniziare a mescolare e poi aggiungere anche l'olio, amalgamare bene fino ad ottenere un composto sodo e liscio.
Lasciarlo in frigorifero fino a che non si rassoda un po' per poterlo lavorare meglio, poi stenderlo delicatamente sulla spianatoia infarinata con il mattarello, evitando di assottigliare troppo la frolla, poi iniziare a formare i biscotti utilizzando una formina a stella ed una più piccola per ricavare il foro centrale.
Versare un po' di confettura, alternando i gusti, sulla parte inferiore del biscotto e poi ricoprire con la parte forata al centro, far aderire bene e appoggiare i biscotti sulla carta forno.
Prima di infornare lasciare i biscotti in frigorifero per almeno altri dieci minuti per mantenere al meglio il decoro, poi infornarli in forno preriscadato a 180° per circa 10-15 minuti, controllando la cottura visto che ogni forno è un mondo a sè (e io che l'ho appena cambiato ne so qualcosa).
Vanno estratti non appena leggermente dorati ma ancora morbidi poichè raffreddando tendono ad indurire.
E’ trascorso molto tempo dal mio ultimo passaggio qui, lo so, ma ho fatto dei lavori di ristrutturazione in casa che mi impedivano di lavorare serenamente in una cucina piena di disordine e in perenne lotta contro l’inevitabile sporcizia dovuta al passaggio continuo degli operai.
Poi finalmente, terminati i lavori e ripulita la casa a fondo, avevo già gli ingredienti pronti e mi si è guastato il forno… l’ho prontamente ordinato la sera stessa, dopo pochi giorni mi viene consegnato, lo sostituiamo senza non poche difficoltà viste le ridottissime misure della mia cucina e… l’imprevisto! La maniglia del forno non permette l’apertura della lavastoviglie 🙁
Non ci è rimasta altra soluzione che sostituire la maniglia con quella del forno guasto per ottenere una soluzione quasi accettabile: ora la lavastoviglie si apre, a stento, ma si apre.
Ed eccoci finalmente qui con la sospiratissima ricetta e con la speranza di riprendere a pubblicare.
So di essermela appuntata dopo averla letta su un blog, non rammento dove ovviamente, ma se riesco a recuperare la fonte la citerò non appena possibile, so solo che è meravigliosa, rapidissima, con pochissimi ingredienti e dal risultato strepitoso! Se siete golosi fatela, altrimenti fatela ugualmente perchè un pasticcino ogni tanto è gradito a tutti? Quanto si conservano i dolcetti? Non lo so, impossibile resistere a mangiarli tutti quasi subito…
Pesare il burro e lasciarlo a temperatura ambiente, poi lavorarlo insieme al formaggio, allo zucchero e al pizzico di sale usando lo sbattitore elettrico, fino ad ottenere un composto morbido e spumoso.
Continuando ad usare le fruste a bassa velocità, unire la farina un po' alla volta sino ad amalgamarla completamente, poi coprire la ciotola con della pellicola e mettere tutto nel frigorifero sino a completo raffreddamento (io ho lasciato tutto al fresco per una notte intera).
Una volta raffreddato, il composto sarà lavorabile, quindi preparare velocemente delle palline senza riscaldarle troppo tra le mani altrimenti diverrà nuovamente appiccicoso, vista l'elevata percentuale di burro presente tra gli ingredienti.
Schiacciare leggermente le palline, praticarvi un incavo nel mezzo e versarvi un po' di confettura.
A questo punto ponetele in forno preriscaldato a 190 gradi per circa 10-13 minuti: anche se appena sfornati i pasticcini risulteranno ancora morbidi non preoccupatevi poichè diverranno più sodi raffreddando.
Serviteli con una buona tazza di the o un cappuccio pieno di schiuma, sono deliziosi e si sciolgono in bocca!
Estate. La prima da quando ero una ragazzina che mi sto godendo a piene mani, ho più tempo organizzando e svolgendo quasi tutto il lavoro da casa, senza lo stress di timbrare il cartellino e producendo molto di più con enorme soddisfazione, senza continue interruzioni, senza il rumore continuo dato dalla gente maleducata che strilla nei corridoi, senza lo sbattere delle porte degli uffici…
Ho più tempo perchè provvedo alla spesa solo quando sono al perso, autoproducendo quasi tutto ed evitando i negozi come la peste: c’è ancora l’obbligo della mascherina, ma con i problemi di allergia che mi ritrovo mi è impossibile usarla, quindi volo a prendere poche cose con un foulard trasparente e me ne scappo a casa.
Ho più tempo in quanto ho dovuto privilegiare gli acquisti online, che già facevo ma che ora stanno coprendo il fabbisogno no food di casa mia al 100%, e anche se perdo le promozioni del negozio fisico pazienza, se non altro il mio tempo libero in più non ha prezzo…
Mi manca qualcosa? Forse i viaggi degli anni passati e, sotto questo sole e questo cielo terso che sovrastano il mio balcone, ritorno con la mente all’ultima volta in cui ho passeggiato tra i campi di lavanda della Provenza, sotto il tiepido sole di un tramonto spettacolare che tingeva di rosso il viola dei filari fioriti, due estati fa, l’ultima in cui siamo riusciti a portare il figliolo con noi, poco prima dl suo diciottesimo compleanno.
Rammento la mia felicità quando, coperta da un abitino azzurro e un cappello di paglia bianca, passeggiavo in mezzo ai fiori, meravigliosamente profumati, poco prima del raccolto; rammento la notte trascorsa davanti ad un laboratorio di distillazione di lavanda, la notte più profumata della mia vita 🙂
So che partirò anche quest’anno, ma mi rimane nel cuore quel viaggio meraviglioso, e lo voglio ricordare così…
q.b.latte interosino ad ottenere un composto fluido
1cucchiaiofiori di lavandaedibili più una manciata per la decorazione
Istruzioni
Mescolare bene gli ingredienti sino a far sciogliere lo zucchero e poi versare in gelatiera sino a che il tutto non sarà perfettamente freddo e mantecato.
In alternativa alla gelatiera mettete il tutto nel congelatore avendo cura di mescolare il composto ogni paio d'ore con una spatola.
Servire le palline di gelato con una manciata di fiori di lavanda.
Nella vita ci sono delle fasi, talora lunghissime, in cui vivi a mille all’ora e non riesci a frenare nemmeno a mettercela tutta, momenti in cui vieni fagocitato dagli eventi e il tuo tempo se lo prendono gli altri e allora ogni istante che si riesce a catturare per sè diviene un piccolo tesoro da tenere custodito tra le mani, stretto al cuore per difenderlo a qualsiasi costo.
Sono periodi di vita buia come la notte, momenti senza luna nè stelle in cui brancoli nel buio più pesto, e ciascun spiraglio di luce lo afferri come il più preziosi dei tesori, quando vivi con l’affanno, sempre, di giorno e di notte e poi, all’improvviso, il mondo inizia a girare dalla parte giusta.
Cambia tutto, prima c’è un timido inizio, poi una conferma, poi ti si spalanca una nuova realtà fatta di ritmi lenti, umani, tranquilli, fatta di momenti per te stesso, per la lettura di un libro, per affacciarti alla natura, per sederti a guardare il mare… e sai che, qualunque cosa accada, non ci vorrai più rinunciare.
Sei consapevole del fatto che i tuoi ritmi rimarranno pressochè gli stessi poichè hai assaggiato la libertà di assaporare la vita, di respirare a fondo, di non farti pressare da ciò che la società vorrebbe importi per il proprio tornaconto, hai imparato a dire di no, a mettere dei paletti che diventano muri invalicabili, che te stesso viene per primo.
Sto vivendo la mia stagione preferita, l’estate, senza orari imposti, godendo della calma del mare se e quando mi va, sto vivendo nell’ordine, nella tranquillità, con il lusso di potermi concedere una colazione all’aperto, a piedi nudi in mezzo ai fiori, sto vivendo al meglio e facendo del bene a me stessa, oggi inizio con un momento goloso senza zuccheri (già c’è il burro a dare sapore e regalare qualche caloria 🙂 )… voi potete aggiungerli se vi va, ma io questa colazione me la sono goduta così, con dei biscottini delicatissimi alla ricotta e ripieni di confettura al naturale, iniziando una bellissima giornata al meglio sotto il sole di giugno!
Post in collaborazione con Rigoni di Asiago, confettura utilizzata Fiordifrutta Ciliegie Rigoni di Asiago.
Prima di iniziare controllate che la ricotta sia sufficientemente asciutta e, in caso contrario, versatela in un colino per far scendere un po' di acqua al fine di non inzuppare troppo l'impasto, poi trasferitela in una ciotola insieme al burro fuso e iniziate a lavorarla con le fruste elettriche, poi unite anche la farina cui avrete aggiungo il lievito, mescolate ancora un po' con le fruste a bassa velocità e poi terminate di impastare con le mani per compattare il tutto.
A questo punto coprite la ciotola con la pellicola e lasciate a riposo in frigorifero per almeno trenta minuti.
Trascorso il tempo di riposo riprendere l'impasto e stenderlo delicatamente con il mattarello ad uno spessore di circa 2-4 mm. a massimo, poi ritagliare dei rettangoli e stendervi al centro un cucchiaino di confettura Fiordifrutta Ciliegie Rigoni di Asiago (è senza zucchero, quindi ho cercato di mantenere lo standard light che cercavo).
Richiudere ogni rettangolo in modo da formare dei saccottini ed infornarli a 180° in forno preriscaldato, per circa 20 minuti.
Spolverate con una pioggia di zucchero a velo e serviteli: deliziosi con il the o in qualunque occasione in cui vi prenda voglia di una golosità e non vogliate esagerare con le calorie 🙂
Oggi è il terzo lunedì in cui lavoro da casa: mi piace moltissimo, sono rilassata e lavoro alla grande! Sono più concentrata, subisco molte meno interruzioni con gran beneficio per la produttività: so che c’è chi sostiene con ferrea convinzione la necessità di vestirsi bene e di truccarsi anche se si lavora da remoto, ma io vado controcorrente e sono tranquillamente alla tastiera senza trucco, in leggins e felpa! Vi assicuro che la consueta tenuta da pinguino che mi accompagna in ufficio non mi manca nemmeno un po’ 🙂
Ora sto chiacchierando con voi mentre mi trovo in pausa pranzo, a dire il vero è una pausa cortissima ma fatta da casa è comunque un lusso: ho iniziato la connessione alle 8 mentre fuori ululava la bora, ultimamente ha toccato (e superato) i 100 km/h, ma stamani il cielo era plumbeo, ogni tanto scendeva qualche gocciolina di pioggia e quindi si è fatta strada prepotente la voglia di una coccola dolce e profumata, qualcosa da poter fare al volo tra una telefonata e l’altra.
Avevo in dispensa una confezione di semolino, acquistata durante l’inverno proprio perchè versatile e sempre gradito a tutti, ho la fortuna di avere il Bimby e quindi ecco qua un dessert delicatissimo e che si fa da solo: per chi utilizzasse la classica pentola nessun problema, sarà sufficiente avere la pazienza di mescolare il tutto per una decina di minuti.
- mettere nel boccale il latte e riscaldarlo 6 min, 100 gradi, vel. soft
- versare il semolino, lo zucchero, il pizzico di sale, l'aroma di rosa e il tuorlo, poi cuocere 8 min, 100 gradi, vel. 2
- versare nello stampo leggermente oleato
- lasciar riposare per almeno un paio d'ore
- servire al naturale, oppure cosparso di zucchero o con della salsa da dessert a piacere (consigliata la crema di pistacchio)
Preparazione sui fornelli:
Dopo aver riscaldato il latte, senza portarlo ad ebollizione, versare lentamente a pioggia lo zucchero, il pizzico di sale e il semolino, poi aggiungere il tuorlo continuando a mescolare con una frusta; da ultimo versare l'aroma e mescolare sino ad addensare il semolino.
Procedere come sopra.
Sono giornate vissute in maniera anomala, (quasi) chiusi in casa, per esigenze sanitarie com’è giusto che sia, per me quasi perchè avendo due cani da pascolare ed un papà quasi novantenne e molto fragile di stare chiusa in casa proprio non me lo posso permettere.
Sto però provando un’esperienza per me nuova ed estremamente piacevole: lo smart working, il lavoro svolto da casa, che per una persona come me, che corre sempre e che somatizza molto lo stress, è davvero un valore aggiunto! Mi rende più rilassata, più produttiva e sì… lo adoro! Grazie a ciò sono tranquilla, non rientro stanca ad orari improbabili nonostante abbia la fortuna di amare il mio lavoro e di poterlo svolgere in totale autonomia visto che tutti i miei responsabili mi hanno sempre lasciato carta bianca con la massima fiducia.
Questo è anche uno dei motivi per cui sono (nuovamente sparita): avendo più tempo a disposizione ho iniziato un decluttering casalingo senza pari, sono già a circa venti sacchi solo dalla cantina e ancora non ho terminato, diciamo che mi sono dovuta, per il momento, fermare poichè in questo periodo di isolamento forzato anche le associazioni di volontariato cui verrà devoluto il contenuto dei sacchi sono ferme. Insomma non è che non cucino, anzi… faccio ogni giorno il pane in casa ed essendo i negozi sprovvisti di lievito (è letteralmente introvabile), nel mentre ho scongelato la pasta madre e cerco di riprenderla, sto sperimentando la panificazione con la pasta di riporto, ottenendo dei risultati ottimi.
Tra tutti i manicaretti di sopravvivenza in un periodo in cui per accedere ad un supermercato la fila media è di un’ora e che mi costringe a cucinare con quello che c’è, oggi vi propongo la crostata più buona al mondo, quella di Ernst Knam, decorata secondo gusto personale perchè dovevo travestirla da torta per il compleanno di mio marito e perchè, in tutta onestà, non sono mai riuscita a realizzare delle strisce decenti da applicarvi sopra.
Il risultato è indescrivibile, una bontà unica anche per me che non amo il cioccolato, ma facilissima nella realizzazione (ok, a parte le striscioline 🙂 ), giusto per incoraggiare chi magari ancora ci pensa su… fatela, vedrete che risultato con pochissimo lavoro!
Preparare la frolla lavorando il burro freddo a pezzetti con lo zucchero, poi aggiungere l'uovo continuando a lavorare velocemente e solo alla fine unire la farina con il lievito setacciato e il cacao; amalgamare bene, ricoprire il panetto con della pellicola e lasciar riposare nel frigorifero per almeno un'ora.
Nel frattempo procedere con la preparazione della crema pasticcera portando a bollore il latte aromatizzato con la vaniglia, poi toglierlo dal fuoco e, a parte, montare i tuorli con lo zucchero, continuando a mescolare mentre si aggiunge la farina gradualmente per non formare grumi. Versare il composto nel latte, rimetterlo a fuoco lento e mescolare con la frusta sino a far addensare la crema.
A questo punto preparare la ganache portando la panna a bollore e aggiungendovi il cioccolato spezzettato, mescolando sino a scioglierlo completamente.
Non appena la ganache si sarà intiepidita aggiungerla alla crema pasticcera mescolando delicatamente.
Estrarre il panetto di frolla dal frigo e stenderlo con il mattarello tra due fogli di carta forno, ad uno spessore di circa 4 cm., tenendo da parte un pezzetto per la decorazione.
Foderare uno stampo da crostata con carta forno (io ho utilizzato uno stampo di ceramica quindi mi sono limitata a spennellarlo con un po' d'olio visto che poi lo avrei portato direttamente in tavola) e stendervi il disco di pasta frolla, rifinendo bene i bordi.
Versare la crema livellando bene e procedere con la decorazione (le famose strisce 🙂 ): io con uno stampino da biscotti ho realizzato le stelline, così che la crostata sembrava un enorme pan di stelle 🙂
Infornare in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 40 minuti.
PS: le foto sono state letteralmente rubate al volo, senza poter immortalare alcuna fetta tagliata, ma il festeggiato era dietro a me che scattavo già con il coltello in mano 🙂 🙂 🙂
Trovo il titolo un po’ fuorviante, un nome per una (non) ricetta quasi pretenzioso, ma ho voluto provarla non appena lei l’ha proposta perché sono consapevole che tutto ciò che di più assurdo proviene dal suo blog è una garanzia. Nonostante gli ingredienti inaspettati, nonostante talora siano assolutamente assurdi, nonostante il suo coraggio negli abbinamenti.
E’ anche vegan, cosa non voluta né cercata nonostante il mio spirito assolutamente animalista, è pure golosissima e cioccolatosa, e io non amo il cioccolato, tuttavia c’è il sesamo che mi fa sempre esplodere le papille gustative, insomma è un qualcosa di assolutamente perfetto, da spalmare su una fetta di pane casereccio, ma anche da far fuori a cucchiaiate, spudoratamente.
Dura tre giorni in frigorifero, così dicono, ma tanto lo so che tra le mie mani farà la fine che si merita. E con tanta soddisfazione.
Prestare attenzione a pochi particolari: che la tahine sia ben amalgamata con il suo olio e che le polveri siano setacciate per evitare grumi.
Per il resto mescolate tutto insieme, molto bene e fino ad avere un composto perfettamente liscio; invasettate e conservate in frigorifero. Se ce la fate ad arrivarci.
Manco da più di un mese, dopo il tour de force di Natale ne avevo bisogno, non ho mangiato dolci né ne ho cucinati a parte qualche specifica richiesta da parte di mio papà, che da bravo goloso non può rimanere senza il suo dolcetto settimanale; è stata un’assenza non programmata ma sentita, volevo stare lontana dal web e fare altro, ho mille progetti in sospeso e almeno in piccola parte andavano chiusi, volevo tirare un bel respiro profondo e prendere fiato.
Ci sono riuscita in minima parte, mi sono ritrovata a dover concludere moltissimi arretrati, il tutto da combinare con le ore di lavoro e con una stanchezza antica, ma sono riuscita comunque a mollare un po’ la presa e ad allentare lo stress, il tutto migliorato dalla stagione che sta volgendo al meglio, le ore di luce sono aumentate e per forza anche la mia energia è migliorata.
Sono stanca dell’inverno, sono stanca del freddo, sono stanca di correre sempre con l’affanno di non riuscire a fare tutto e di farlo sempre al buio, ho bisogno di luce, di sole e di aria tiepida, ho bisogno di dormire, di stendermi ogni tanto a non fare nulla, di pensare un po’ alla mia casa e a terminare dei lavori che vanno fatti.
Il primo passo l’ho fatto riavvicinandomi alla cucina con l’intenzione di rifare qualcosa di buono, di coccolare tutta la famiglia, approfittando del fatto che siamo nel periodo di Carnevale e quindi ho iniziato a friggere chiacchiere, ciambelle e frittelle, con gran gioia di tutti: è stato il primo passo che mi ha riavvicinata al comfort food e alla voglia di rimettermi ai fornelli per mettere in tavola qualcosa di più rispetto ad un pasto semplice ed essenziale.
Oggi voglio portare nel piatto qualcosa di goloso ma che sia più sano rispetto ai ricchi dolci che caratterizzano il periodo carnevalesco, che storicamente è caratterizzato dall’abbondanza e dall’abbandono di ogni regola; ho voluto riprendere in mano una frolla, l’impasto sano per eccellenza e che da anni oramai preparo usando l’olio al posto del burro, questa volta ho provato ad impastare con l’olio extra vergine di oliva approfittando del recente acquisto di un olio molto delicato della mia zona, ritirato personalmente dal produttore, delizioso e dolcissimo.
E ho provato anche ad arrotolare l’impasto, quasi fosse uno strudel, proprio perché, contrariamente al solito, mi è venuto molto liscio ed elastico… è stato un esperimento. Riuscitissimo.
Se lavorate l'impasto a mano spargete la farina sulla spianatoia, disponetela a fontana e aggiungete un po' alla volta tutti gli ingredienti, lavorando velocemente e poi lasciandola riposare nel frigorifero, avvolta in nella pellicola, per almeno mezzora.
Se invece ne avete la possibilità utilizzate un robot da cucina ed impastate tutti gli ingredienti senza sporcare nulla, poi, come specificato sopra, mettete l'impasto a riposo al fresco.
Una volta raffreddato, stendete l'impasto su un foglio di carta forno, spalmate un velo di nocciolata bianca, poi passate alla confettura ed infine arricchite il tutto con delle noci tritate grossolanamente.
Arrotolate la frolla e infornate in forno preriscaldato a 180°, modalità ventilata se possibile, e cuocete fino a doratura (circa 30 minuti a seconda del forno).
Servire spolverizzato di zucchero a velo.
Recipe Notes
Le mie uova erano piccole, motivo per cui ne ho usate due intere anziché un uovo intero più un tuorlo come consueto per la frolla; inoltre ho aggiunto un dito d'acqua in quanto l'impasto rimaneva molto asciutto, sempre a causa delle dimensioni ridotte delle uova utilizzate.
Nel corso di questo mese vi ho riempiti di piccole idee per dei regali fai da te, doni senza impegno ma, per chi li sa apprezzare, mille volte meglio dei prodotti industriali, pieni di conservanti e di qualità più scarsa.
Oggi vi propongo l’ultima puntata di questo percorso che mi ha tenuta lontana dai cattivi pensieri e mi ha riappacificata nuovamente con il Natale, periodo in cui da bambina sono vissuta in mezzo al dolci, a quelli tradizionali che la mia mamma ogni anno impastava con passione e amore, sempre gli stessi, quelli della nostra tradizione, ma che le riuscivano talmente bene che a tutt’oggi per me sono inarrivabili.
Ecco, quello era il mio Natale bello, a sbirciare mamma in cucina tra chili di frutta secca, quintali di cioccolato, ciotole di uva passa e tanto profumo di rhum! Oggi il Natale che amavo tanto non c’è più, ma ho voluto mantenere la tradizione di creare qualcosa di buono, qualcosa che donasse piacere e felicità a chi l’avrebbe mangiato, ho voluto aderire alla richiesta di una torta al cioccolato ma a modo mio, con qualcosa che non fosse la solita torta, bensì qualcosa di bello in cui metterci la passione che mi avrebbe riportata al ricordo nei Natali perfetti, la stessa passione che mi è stata insegnata allora.
Sembra difficile, ma non lo è affatto! Provateci, vedrete la soddisfazione 🙂
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Drip cake al cioccolato
Tempo di preparazione
30mins
Tempo di cottura
30mins
Porzioni
10persone
Ingredienti
Per le due basi (gli ingredienti sono riferiti ad ambedue le basi)
Utilizzare uno stampo da 18 cm. in modo da ottenere una torta stretta ed alta, se ne avete due meglio perché vi facilitate il lavoro.
Dividete tutti gli ingredienti sopra elencati a metà e utilizzate ogni metà per ciascuno stampo.
Detto questo sbattete a lungo le uova con lo zucchero per far sì che incorporino aria, poi aggiungete il latte e l'olio, infine setacciate la farina con il lievito e il cacao in polvere, mescolando lentamente con una spatola per non far smontare il composto.
Versate il tutto nello stampo precedentemente oleato ed infarinato ed infornate a 180° per circa 30 minuti, facendo poi la consueta prova stecchino.
Una volta raffreddato sformate la prima base e procedete alla stessa maniera con la seconda.
Per ognuna delle due basi tagliare la calotta formatasi in cottura con la lievitazione e poi tagliare a metà in maniera tale da ottenere due dischi uguali.
Per la crema al mascarpone
Montare la panna a neve ferma e metterla da parte.
Con le fruste sbattere il mascarpone e il Philadelphia con lo zucchero a velo sino ad ottenere un composto ben amalgamato; poi unire delicatamente la panna con una spatola .
Assemblare la torta
Iniziare con il fissare il primo disco al piatto con un cucchiaio di crema, poi spalmare dell'altra crema su ogni disco (se ve la cavate con la sac-a-poche usatela, io sono andata di cucchiaiate) ed unirli ad uno a uno sino ad impilarli tutti.
Ricoprire l'ultimo disco di impasto con la crema ben fredda e poi fare lo stesso con le pareti, aiutandosi con una spatola ed una base girevole. Ricoprire la parte bassa della circonferenza con le gocce di cioccolato.
Mettere in frigorifero e procedere con la ganache al cioccolato.
Per la ganache al cioccolato
Sciogliere il cioccolato fondente, spezzettato, nella panna, a fuoco basso e mescolando con una frusta.
Lasciar raffreddare e versare sulla torta ben fredda, lasciando colare un po' alla volta in modo che la ganache solidifichi creando l'effetto gocciolato tipico della drip cake.
Per la decorazione
Usate cioccolatini, cioccolate e ovetto come elencati nelle istruzioni, a vostri piacimento e per creare un effetto scenografico: io ho dimenticato l'ovetto Kinder perché la superficie era già bella carica, ma volendolo utilizzare mettetelo spezzato a metà, in maniera tale che l'interno bianco regali un tocco di colore alla decorazione.