Da lungo tempo nella mia dispensa risiedevano alcune confezioni di soba, ultimo ricordo di una meraviglioso pacco di golosità etniche regalatemi da mio cugino, legato al Giappone oramai da anni a seguito di un matrimonio internazionale e che conosce bene la mia passione per il cibo tipico di tale paese.
Ci ho pensato tantissimo perché temevo di sbagliare la cottura, pur avendo avuto da lui la ricetta da utilizzare, poi alla fine, come al solito, ho fatto a modo mio, in particolar modo in vista della prossima scadenza del prodotto.
I soba sono una sorta di spaghettini marroncini realizzati con la farina di grano saraceno, vengono confezionati a mazzetti (le dosi citate in ricetta), tant’è che solitamente si considera un mazzetto a testa: noi siamo in tre e prima di sentirmi dire che son pochi ne ho usati quattro 🙂
Avendoli preparati caldi ho usato la versione “zupposa”, ma si tratta fondamentalmente di un piatto da gustare freddo e quindi perfetto per l’estate, oltretutto ogni boccone andrebbe accompagnato da una sorta di risucchio per gustare al meglio anche la parte brodosa, che a noi sembra comico, ma nella cultura orientale ha un significato, legato al gradimento, più profondo; io l’ho voluto preparare caldo e anche un po’ a modo mio, secondo i miei gusti, pur senza stravolgere alcuni degli ingredienti cardine della cucina nipponica.
La mia è una preparazione un po’ occidentalizzata per carenza di materiale, tuttavia andrebbero serviti sugli zaru, una sorta di piccoli vassoi in bambù, e accompagnati da una teiera cubica contenete l’acqua di cottura da utilizzare, a termine del pasto, per allungare ciò che rimane del condimento e farne un brodo leggero molto gustoso da bere.
Ingredienti:
4 dosi di soba
1 porro (ho utilizzato la sola parte bianca perchè era molto grosso, ma personalmente trovo che anche quella verde stia benissimo)
2 cucchiai di semi di sesamo
3 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiaio di aceto di riso
4 cucchiai di olio di sesamo
acqua q.b.
Procedimento:
Cuocere i soba in acqua non salata per il tempo indicato sulla confezione (la mia indicava quattro minuti), nel frattempo tostare i semi di sesamo in un padellino antiaderente, poi metterli da parte e affettare il porro; nel frattempo, in una ciotola, mescolare la salsa di soia, l’olio di sesamo, l’aceto di riso e un po’ di acqua per ottenere la parte liquida (se fossero stati preparati freddi ne sarebbero bastate un paio di cucchiaiate); scaldare il wok e versarvi il condimento in cui andremo a far saltare il porro affettato, successivamente vi aggiungeremo i soba e, solo da ultimo, il semi di sesamo. Far saltare ancora un po’ sino ad amalgamare gli ingredienti e servire.
PS: ho beccato il marito che, zitto e nascosto, tentava di grattugiarci sopra il parmigiano!