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Light/ Ricette vegetariane/ Ricette velocissime/ Secondi

Parmigiana bianca di zucchine e menta

Nel condividere con voi la torta salate con le melanzane vi avevo promesso un’altra ricetta velocissima, una di quelle da infornare senza grandi sbattimenti e di tenere da parte per un pasto estivo fresco e gradevole.

Purtroppo ho pensato bene di stare male e di peggiorare i miei già cronici ritardi… ho trascorso tre giorni e tre notti che mi sembrava di dover partorire, il tutto condito dalla leggerezza di un medico di base incompetente e menefreghista, finchè, per farla breve, sono stata operata d’urgenza e solo ora inizio a riprendere in mano i vecchi post che ovviamente vi proporrò a ritmi strettissimi poichè ho necessità di recuperare anche delle collaborazioni pendenti.

Se avete ancora qualche zucchina raminga nel cassetto del frigorifero potete sfruttarla al meglio!

Parmigiana bianca di zucchine e menta

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Serves: 4-6 persone Cooking Time: 30 mins

Ingredients

  • 2-3 zucchine grosse
  • 2 mozzarelle
  • 1 manciata di foglie di menta fresca
  • q.b. sale fino
  • q.b. parmigiano grattugiato
  • q.b. olio evo
  • q.b. pangrattato (facoltativo)

Instructions

1

Affettare finemente le zucchine e versarle in una ciotola (oppure in un sacchetto) con una manciata di farina e ripassarle velocemente affinchè non perdano troppa acqua in cottura.

2

Ungere una teglia con un po' d'olio e stendervi uno strato di zucchine, poi proseguire con una dadolata di mozzarella, una grattugiata di parmigiano, un filo d'olio e qualche fogliolina di menta fresca.

3

Successivamente ripetere l'operazione fino a terminare gli ingredienti; volendo si può terminare con un po' di pangrattato per una gratinata finale ma io non lo uso mai in quanto preferisco terminare con il parmigiano.

4

Infornare in forno preriscaldato a 180 gradi per circa mezzora... ed ecco un altro piatto da servire al volo, senza previa cottura delle zucchine, e se usate una teglia da forno in ceramica potete inserirla direttamente in frigorifero o nel congelatore e poi portarla direttamente in tavola!

5

Perfetto per una cena al volo da avere già pronta, per un aperitivo grazie alla possibilità di farne delle monoporzioni o semplicemente per avere una scorta di cibo sano e gustoso!

Carne/ Secondi

Petti di pollo al forno

Questo è un piatto che risale a molti anni fa, quando una collega me ne parlò e provai a farli con ottimi risultati, poi persi la ricetta, me ne dimenticai e la collega andò in pensione 🙂

Iera sera ci ripensavo poichè (sì, siamo alle solite) di carne ne avevo poca e di fare la spesa con file, mascherine, guanti e menate varie proprio non se ne parla finchè non muoio di fame, quindi per “aumentare la massa” di ciò che avevo a disposizione quale ricetta migliore?

Fortuna vuole che io abbia una buona memoria fotografica, quindi ho provato e, sì, la ricetta era proprio quella, perfettamente bilanciata in ogni suo ingrediente, quindi fatemela scrivere subito che è meglio 🙂

E… provatela… ne vale la pena (è anche light)!

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Petto di pollo al forno
Tempo di preparazione 30 mins
Tempo di cottura 20 mins
Porzioni
3 persone
Ingredienti
Tempo di preparazione 30 mins
Tempo di cottura 20 mins
Porzioni
3 persone
Ingredienti
Istruzioni
  1. Preparare una panatura con il pangratatto, il sale, i pomodorini tagliati, il basilico spezzettato con le mani e il succo di limone, poi mescolare bene con le mani.
  2. Appoggiare il petto di pollo premendo bene affinchè la panatura aderisca e stenderlo sulla teglia ricoperta di carta forno, versandovi poi sopra tutta la panatura avanzata. Irrorare con un giro abbondante di olio evo.
  3. Infornare in forno preriscaldato tra i 180-190 gradi, ventilato, per circa 20 minuti.

Etniche/ Light/ Ricette vegetariane/ Secondi

Melanzane al caprino

Non mi faccio viva dai primi mesi dell’estate, lo so, ma avevo bisogno di un periodo di stacco totale, provata da un caldo infernale, dagli oramai ricorrenti problemi con i genitori anziani, stanca morta da non reggermi in piedi, da crollare sul divano all’ora di cena per poi non riuscire a dormire a causa della troppa stanchezza.

Mi sono dedicata a me stessa, ho spento il pc, ho trascorso più tempo possibile al mare, ho nuotato per ore ogni giorno, ho bevuto litri e litri di acqua e ho curato l’alimentazione come non mai, ho voluto iniziare un percorso che mi aiutasse a riprendere la forma perduta a causa dell’eccessivo stress e delle preoccupazioni, ho chiuso completamente porte di stanze che non mi appartenevano più, ho lasciato fuori maleducazione e cattiveria, ho deciso che la mia strada dev’essere questa, un blog indipendente, aperto a delle collaborazioni perché sono sempre stimolanti, ma con la libertà di decidere da sola quali passi intraprendere, quando e se pubblicare.

Ho trascorso due settimane in Francia, una vacanza bellissima e a mia misura che mi ha ricaricata, il tutto documentato in una quantità esagerata di scatti, molti ancora da sistemare e che prima o poi vedranno la luce anche su queste pagine, ma con calma perché sto avendo una vita molto complicata e faticosa…

Oggi la proposta è semplice, sperimentata dopo aver visto questo post, incuriosita dal sapore mediorientale di questa ricetta, sicuramente perfetta per il regime alimentare che sto seguendo: c’è chi la trova favolosa, da far esplodere le papille gustative, e penso che ciò sia legato sia alla qualità della melanzana scelta, sia a quello del sommacco, purtroppo di non facile reperibilità in Italia. Quello utilizzato nella ricetta dalla quale ho tratto gli ingredienti è a base di melograno essiccato, sicuramente più acidulo, mentre io ho usato il classico sommacco libanese, che già di suo è complicato da trovare. Il sapore, anche a causa della pessima qualità della melanzana da supermercato, sicuramente ne ha risentito: sperimentate, ma solo se avete le melanzane dell’orto e cercate di trovare un buon sommacco, fresco e saporito, altrimenti lasciate perdere.

Il caprino a me non piace, ma qui ci va, ci va proprio perché il connubio di sapori che si ottiene è perfettamente equilibrato, con la sapidità del formaggio, l’amarognolo dell’ortaggio e l’asprigno del sommacco. E’ la perfezione. Se gli ingredienti sono perfetti (i miei non lo erano).

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Melanzane al caprino
Tempo di preparazione 5 mins
Tempo di cottura 45-60 mins
Porzioni
Ingredienti
Tempo di preparazione 5 mins
Tempo di cottura 45-60 mins
Porzioni
Ingredienti
Istruzioni
  1. Lavare bene le melanzane e disporle in una teglia intere e con il picciolo, nel frattempo portare il forno a 190° ed infornare per 45-60 minuti (io ho usato la modalità ventilata), in maniera tale che la polpa si cuocia al vapore grazie alla buccia. Poi tagliarle a metà e condirle con sale, pepe ed olio, disporvi qualche cucchiaiata di caprino, del sommacco ed ancora un giro d'olio. Servirle ancora calde.

Carne/ Light/ Secondi

Petto di pollo limone e prezzemolo (mica il solito petto di pollo!)

Vi ho lasciati nell’ultimo post circondati da fiori appena invasati e da progetti idilliaci per un balconcino arredato come un bistrot all’aperto… e invece continua a piovere senza ritegno, con l’umidità che ti entra nelle ossa e congelando anche i sentimenti più ottimistici. Il riscaldamento oramai è solo un vago ricordo e nel mio nuovo ufficio si gela da paura, non ci sono nemmeno le tende e vedere tutto quel grigiore dalla finestra è assolutamente deprimente, ma si sa che io ho sempre la mia risorsa inaspettata: la fantasia! Quando non lavoro a contatto con il pubblico mi chiudo nel mio angolino, metto un magnifico sfondo estivo sul desktop, musica di sottofondo dal cellulare e lavoro serenamente nemmeno il mare fosse pronto ad aspettarmi nel pomeriggio 🙂

E magari anche a casa, con un pizzico di immaginazione in cucina, si riesce a sentire un po’ il profumo della stagione calda e di quel Mediterraneo che ho sempre nel cuore, quello dei limoni, degli ulivi e del prezzemolo fresco, degli aromi che si sprigionano sotto il sole cocente di mezzogiorno quando anche un semplice giardino profuma intensamente di rosmarino.

Ogni ricetta alla fine mi riporta ai dei ricordi, che incredibilmente si riallacciano sempre alla cucina e anche questa volta mi sono ritrovata all’estate di due anni fa, nell’ampio cortile del castello di Milazzo, a camminare su un selciato polveroso, l’aria secca ed immobile, un sole che ti toglieva la ragione e tanto, tantissimo profumo di rosmarino, di un’intensità che non pensavo potesse esistere, circondati da cespugli ovunque e, al di là di essi, una distesa d’acqua che più turchese di così non l’avrei immaginata… e rammento il sollievo quando, dopo la visita al castello, finalmente riuscii a raggiungere l’agognata spiaggia e l’acqua cristallina (la spiaggia un po’ meno, ma alla fine rimangono i ricordi belli, no?).

Ecco, ora sono spiritualmente pronta a proporre un piatto estivo, velocissimo, dal sapore fresco ed agrumato e assolutamente light! Per non avere il solito petto di pollo.

Ingredienti (parecchio ad occhio):

un petto di pollo

un limone grosso o uno e mezzo se piccoli (buccia e succo)

un pizzico di sale aromatizzato (a piacere, se ricco di rosmarino è gradevolissimo)

olio evo q.b.

un cucchiaio di farina

prezzemolo tritato q.b.

Procedimento:

Riscaldare un po’ d’olio in una padella ed adagiarvi il petto di pollo, salare leggermente e rigirare sino a completa doratura, poi aggiungervi la buccia del limone utilizzando la sola parte esterna (con il pelapatate è un attimo) tagliata a pezzettini e spremervi anche il succo (abbondate pure che male non fate). A fine cottura versarvi una bella manciata di prezzemolo e un cucchiaio di farina per addensare il rimanente succo di limone.

E poi non dite che i piatti light sono noiosi o complicati da preparare! 🙂

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Antipasti e stuzzichini/ Economiche/ Secondi

Di sogni e cucina veloce con i burgers al tonno

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Anche oggi è una giornata di nebbia intensissima, calda ma con l’umidità che ti penetra nell’anima, eppure io con la fantasia galoppo come al solito e immagino di trovarmi nell’atmosfera della campagna britannica, in una zona impervia, isolata, di vivere in un grande cottage e allora mi ritrovo ad organizzare i pasti e la vita di un’intera famiglia che vive al suo interno.

Mi vedo uscire nel freddo della campagna con jeans e galosce per strigliare i cavalli e nutrire le capre, non prima di aver ammollato nel cognac una bella quantità di canditi per preparare il pudding da mangiare la sera a cena, poi mi immagino a rientrare in casa carica di legna da buttare nel camino perchè il cottage è grande e si raffredda in breve tempo.

Nel pomeriggio preparo un the caldo da servire con gli scones e ci ritrova tutti davanti al camino per chiacchierare, lontani anni luce da cellulari ed internet, tanto in questa zona impervia di collegamenti non ce ne sono… di solito approfitto di questi momenti per sprofondare in un libro e vivere mille avventure che altrimenti mi sarebbero precluse.

Forse dovei mettere nero su bianco le storie che puntualmente mi invento e magari ne uscirebbe qualcosa di carino, certo è che la mia voglia di scrivere è sempre inversamente proporzionale rispetto al poco che parlo: sono taciturna e tranquilla, ma con una penna in mano nessuno mi ferma più! 🙂

Dopo tanti giorni di riposo forzato, pur non essendo ancora nel pieno della forma fisica, sono tornata in cucina con tanta voglia di sperimentare e di creare qualcosa di buono, quindi ho iniziato in maniera blanda con questi burgers di tonno, facili e di preparazione velocissima! Ancora non ce la faccio a stare delle ore in piedi, quindi se siete a corto di tempo fateli e avrete un pasto sfizioso o un antipasto carino in poco tempo.

Ingredienti:

200 g. di tonno sott’olio non sgocciolato

140 g. di pangrattato

1 o 2  cucchiai di olive verdi

4 filetti di acciuga sott’olio

2 cucchiaini di capperi

1 uovo

1/2 bicchiere di latte

1 cucchiaio di prezzemolo tritato

1/2 limone

Procedimento:

Amalgamare tutti gli ingredienti in un robot da cucina, tranne il limone che andrà spruzzato sui burgers cotti, poi formare delle palline da infornare a 180°C. per circa 20/25 minuti in modalità ventilata; a fine cottura accendere il grill per pochi minuti in maniera tale da avere la superficie un po’ dorata.

Volendo cuocerli sulla piastra sarà sufficiente schiacciarli un po’ tra mani e poi appoggiarli sulla piastra ben calda rigirandoli ogni tanto.

Servire accompagnandoli con un’insalata fresca condita con del limone, che andrà spremuto anche sui burgers.

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Antipasti e stuzzichini/ Economiche/ Ricette vegetariane/ Secondi

Il profumo di settembre

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E’ trascorso del tempo oramai da quando detestavo settembre, povero mese maltrattato solo perché rappresentava la fine della mia stagione preferita, perché segnava la fine delle giornate trascorse a sguazzare nel mio mare, la fine di pomeriggi pigri a godersi le carezze del sole sulla pelle e anche l’inizio degli impegni, di un lungo inverno di fatica e lavoro, senza nemmeno un giorno di ferie se non qualche giorno libero dall’ufficio solo per studiare o per sostenere qualche esame. Ora gli impegni sono diversi, forse seguire mio figlio con la scuola è ancora più faticoso e frustrante perchè l’impegno non è più in prima persona, perché ogni giorno devo mediare tra le spesso eccessive richieste scolastiche e la sua esasperazione che alla fine si concretizza in rifiuti che ledono solo la sua posizione… e l’estate comunque finisce, la temperatura è più mite, però ho imparato che si può godere della giornata di sole e scendere al mare ugualmente, che il fresco della sera può essere piacevole, che i colori cambiano e anche le nuove sfumature hanno una loro poesia perché la natura è viva e come tale va recepita.

Penso sia una consapevolezza diversa di sé, un’accettazione del momento, un saperlo cogliere lontano anni luce dall’arroganza dei vent’anni, quando tutto o è bianco o è nero, quando esistono solo la spensieratezza estiva e le calde serate a fare baldoria, quando la passione è alle stelle e si vive al ritmo della musica e nell’intensità dei tramonti… ora è diverso, ci sono i silenzi contemplativi, anche quelli in piena solitudine, se nessuno mi chiama per uscire mi sta benissimo, finalmente posso prender fiato e riprendere il contatto con la mia vita senza la frenesia che contraddistingue ogni istante del quotidiano. Posso sedermi sul balcone, annusare l’aria e sentire il profumo che cambia e che, ieri sera, era quasi lo stesso che sentivo nelle sere di primavera avanzata, quando eravamo già proiettati verso la “mia” stagione… perché io vado sempre ad olfatto, l’aria profuma di odori diversi a seconda della stagione e le mie sensazioni si agganciano sempre ai ricordi olfattivi, quelli potenti che riescono a metterti in subbuglio l’anima.

Sento sempre più profumo di rinascita, anche se si sta virando verso il freddo dell’inverno, e ritorna prepotente la voglia di passeggiare lungo il mio mare, quello che d’inverno è meraviglioso nel suo bianco e nero, quello che ti regala la sensazione di affacciarti sul Baltico perché se il nord Adriatico viene spazzato dalla bora la sensazione è la stessa, il freddo intenso, l’aria tersa e il profumo di sale appena accennato, gli spruzzi bianchi dei marosi che si infrangono sulla scogliera… ecco, questo è diventato per me settembre, non un mese di transizione ma da assaporare nella sua pienezza.

La cucina di settembre può essere un compromesso equilibrato di sapori e di freschezza e di consistenze tiepide, perché no? E allora ho preparato questi spiedini rigorosamente vegetariani, ma non vegani perché la cosa mi è un po’ antipatica, a base di polpettine di lenticchie ancora tiepide e di ciliegine di mozzarella fresche, inframmezzate da pezzettini di peperone bianco dolce per evitare la commistione tra i due e mantenere l’equilibrio, per godere di un boccone fresco come l’estate e di una polpettina tiepida del colore dell’autunno, il tutto su un letto di verdura mista, di ciò che il mio orticello casalingo ancora mi ha offerto, un misto tra vari tipi di verdura a foglia verde e di portulaca, erba spontanea che mi ha invaso mezzo balcone e che però è parecchio gustosa, specie se ravvivata anche da un pizzico di menta fresca…. ecco, qui c’è tutto ciò che settembre ancora mi ha generosamente offerto!

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Ingredienti per circa 35 polpettine:

150 g. di lenticchie pesate a crudo

180 g. di pane raffermo grattugiato

1 uovo medio

un pizzico di fiocchi di sale affumicato Falksalt

tre spicchi d’aglio

3 peperoncini di Cayenna essiccati

olio evo q.b. per le polpettine e altrettanto per la cottura in padella

una manciata di prezzemolo dolce appena colto

Preparazione:

  • cuocere le lenticchie in pentola a pressione calcolando 15 minuti dal sibilo, con l’aggiunta di un pizzico di sale;
  • poi mescolare tutto con il robot da cucina, “impolpettare” le biglie e passarle in una padella con un velo di olio evo finchè avranno un aspetto dorato;
  • infilzare tutto in uno spiedino alternando polpettine, mozzarella e peperone bianco crudo;
  • adagiare gli spiedini sull’insalata precedentemente condita.Immagine 013

Dopo tanto tempo vi lascio con un po’ di musica, si tratta di uno dei brani che preferisco in assoluto da sempre e che trovo si adatti perfettamente a questo momento….

 

[youtube=http://youtu.be/oyGJG0GKrSI]

Ricette vegetariane/ Secondi/ Un po' del mio mondo

Vita da cani, di sfiga e di polpette….

2013-10-03 17.41.50

La mia vita con Polly procede con molta pazienza (da parte mia) e con una sana dose di umorismo, respirando a fondo dopo ogni danno subito e applicando molta calma zen, specie nel cercare di convincermi che ogni oggetto distrutto dalla quadrupede nera sicuramente era di troppo e che quindi mi ha fatto un favore!

Quando ho proceduto con l’adozione il mio timore maggiore era la possibile reazione di gelosia da parte di Bubu e a tutt’oggi devo ammettere che non solo è andata bene e che le due pelosette giocano tutto il giorno, ma addirittura che le due fetenti si sono coalizzate!

Dopo una discreta distruzione “pollesca” di scarpe, che trovavo rigorosamente allineate sul divano, gli uomini di casa hanno finalmente compreso che la scarpiera ha la sua utilità, sempre ammesso che Polly non impari ad aprirla, specie dopo aver capito che la luce del salotto ultimamente non si accendeva da sola: la giovanotta teme il buio, quindi ben presto ha imparato che con la zampona può illuminare la stanza!

Giorni fa il divano ha iniziato a dimostrare i segni dell’età con un forellino minuscolo, che chiaramente richiedeva l’intervento del tappezziere, anche se non con grande urgenza…tempo una mattinata da sole in casa e il forellino si è tramutato in una voragine, cosa prontamente rimediata dalla sottoscritta che ha riesumato due splendidi Granfoulard  (costassero poco…) che ad oggi presentano già quattro buchi: rimane ferma la mia indecisione se lasciare che gli strappi diventino altrettante voragini o se un rammendo forse potrebbe attirare meno l’attenzione canina….

Ieri mattina ero in ritardissimo, ma sul più bello Polly ha maltollerato l’impellenza di un bisognino solido (nemmeno tanto solido… purtroppo…) ed ha battezzato il corridoio: siccome la legge del contrappasso è ancora in vigore e nonostante il malcelato risolino del marito che si godeva la visione di una moglie in tacchi a spillo che, con il mocio in mano e imprecando in silenzio, rammazzava le mattonelle…. dopo pochi minuti “ello” si è trovato un cane nero sul letto del figliolo che completava l’opera! Ah…. meno male che lì non c’era mocio che tenesse… ha dovuto ripulire tutto l’ilare consorte (che di ilare non aveva più nulla)!

Fortunatamente all’ora di pranzo le scariche della moretta erano cessate (ma tutta ‘sta cacca mi porterà un po’ di fortuna?) e, per ringraziare il fato per averla miracolata, aveva provveduto a levare dal divano quanto rimaneva del compianto Granfoulard (c’è mancato poco lo piegasse e lo riponesse nell’armadio), per consentire alla bionda (Bubu) di vomitare direttamente sull’alcantara….

Comunque la giornata è finita bene, con l’opera dissuasoria della moretta che, dopo mesi di suppliche e minacce al figliolo affinchè mettesse al loro posto le istruzioni dei Lego, prontamente disattese, ha sbrandellato tutti i libretti: in caso di demolizione delle astronavi non so se farà prima a ricostruirle a memoria o a rincollare i pezzetti delle istruzioni! Giustizia è fatta!

Com’è bella la vita con loro, la noia non esiste!

Ma siccome mi sentivo Wonderwoman, con il sorriso sulle labbra mi sono messa anche a cucinare delle polpettine consolatorie al cavolfiore: chissà se tra tante sfighe riesco almeno a far mangiare l’odiato ortaggio allo gnomo?

Premesso che sono ancora senza bilancia e che quindi qui si va molto ad occhio…. (ma… tremate… sta arrivando una sorpresa…)

2013-10-03 17.41.16

Ingredienti:

mezzo cavolfiore grosso

2 patate

1 uovo intero

parmigiano grattugiato q.b.

pangrattato q.b.

sale e pepe q.b.

un pizzico di cannella

Procedimento:

Ho letteralmente messo tutto nel mixer, conservando un po’ di pangrattato per rotolarvi le polpette prima di infornarle, con la precisazione di avere l’accortezza di “impolpettare” con le mani bagnate perchè l’impasto risulterà un po’ appiccicoso; ho riscaldato il forno intorno ai 190°C. e vi ho lasciato la teglia per una mezzoretta… squisite e consolatorie, con la consistenza morbida grazie alle patate e con quel pizzico di sapore particolare donato dalla cannella! Lo gnomo le ha mangiate, brontolando un po’, ma ha dovuto aggiungere :”Una pizza no, eh?”… e vabbè, sono soddisfazioni!

PS: mi sono anche tagliata un dito con le lame del mixer, ma quando non è giornata non c’è cacca di cane che tenga…

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