Browsing Tag:

Appetizer

Antipasti e stuzzichini/ Autoproduzione/ Etniche/ Ricette vegetariane

Contaminazioni mediterranee

Immagine 003

Ogni viaggio per me diventa un’occasione per annusare il mondo, dove profumi e sensazioni si mescolano in un vortice di emozioni assolutamente inscindibili, dove incontro culture diverse e umanità di ogni tipo, da conoscere, da approfondire e dalle quali imparare sempre qualcosa di nuovo, in una commistione culturale che possa allargare i miei orizzonti e rendere la mia mentalità più aperta ed elastica.

Ogni viaggio diventa un’esperienza sensoriale prima di ogni altra cosa, prima di ciò che posso apprendere da chiese, palazzi e musei perché la cultura di un popolo passa innanzitutto per i profumi e i sapori della cucina… solo dopo aver annusato ed assaggiato le spezie di un mercato riesco a collegarle ai colori di un affresco o alle stuccature dorate di un palazzo, solo allora posso capirne le radici storiche, l’esegesi culturale, come solo dopo aver capito la storia di un popolo riesco ad entrarne nella relativa mentalità e ad assimilare tutto ciò che possa ampliare i miei limiti mentali.   

Quando lessi la ricetta pubblicata da Margherita iniziai a pensarci su, con la tentazione di provarci perché mi sembrava una cosa semplice e realizzabile, una bellissima idea fare il paneer in casa, poi comunque mi feci un giretto nel web per saperne di più perché alla fine io sono una curiosona! E ho appreso che si tratta di una ricetta sudasiatica (पनीर  in Hindi), diffusa in India e Pakistan, preparata senza l’uso del caglio, senza il sale e perfetta sia al naturale che come base per altre preparazioni, oltretutto molto diffusa anche in altri paesi in mille varianti e dai molteplici nomi… insomma, perfetta e versatile anche per i miei pasticci in cucina! Non che con un litro di latte ne esca molto, però alla fine si ottiene un ottimo formaggio spalmabile a basso costo, specie se si parte dal latte del discount che alla fine si acquista con pochi centesimi.

La preparazione è semplicissima in quanto è sufficiente far arrivare il latte a bollore, aggiungere 3/4 cucchiai di aceto bianco (o limone) e mescolare: il latte si caglierà subito e, non appena raffreddato, basterà versarlo in un colino rivestito con una pezza di cotone o di garza e strizzare la parte solida; il caglio rimasto potrà essere riciclato per una successiva cagliatura, anche se meno decisa rispetto a questa ottenuta con l’acidificazione oppure tenerlo da parte per la preparazione di crepes salate.

Una volta versato il paneer in una ciotola l’ho mescolato con del prezzemolo tritato (io ho usato quello del mio balcone, molto dolce e delicato), ma avendo del coriandolo penso si ottenga il massimo del risultato, poi ne ho fatto delle palline e le ho ripassate nella farina di pistacchio di Bronte, acquistata alla Vucciria di Palermo e dal sapore delicatissimo e particolare.

Volevo utilizzare alcune delle chicche acquistate in vacanza, ma l’idea di limitarmi a replicare delle ricette tipiche, che sicuramente i siculi preparano meglio di me, non mi interessava particolarmente… al contrario mi si sono illuminate le papille gustative quando ho conosciuto il pistacchio di Bronte, così versatile sia nei piatti salati che in quelli dolci.

Con il paneer si possono fare delle “biglie” dolci altrettanto strepitose e delicatissime, ma queste ve le preparerò la prossima volta!

Immagine 001

Ingredienti:

1 l. di latte intero (che sia fresco o UHT non cambia)

3 o 4 cucchiai di aceto bianco (dipende dal grado di acidità) o di limone

un mazzetto di prezzemolo

q.b. farina di pistacchi di Bronte

Immagine 002

DBCFCB9E800D96256F2947FD8B40B721

 

Antipasti e stuzzichini/ Etniche

Inarisushi, lo street food d’Oriente

20140228_135848

Nel “pacco delle mille meraviglie” che mi è stato donato dal mio cugino nippo-svizzero c’era anche una strana busta che stentavo a provare: ci ho messo qualche mese, approfittando del fatto che si trattava di una preparazione impacchettata sottovuoto e che quindi mi concedeva qualche dilazione temporale…. alla fine l’ho chiamato e gli ho chiesto aiuto perchè proprio non ricordavo cosa dovessi farne (le istruzioni c’erano, ma espresse con gli ideogrammi… 🙁 )!

20140228_135845

Nel mentre facevo ricerche sulla preparazione ho scoperto che si chiamano Inarisushi e che non sono altro che delle “taschine” di tofu fritto in cui va inserito il riso, trattato alla stessa maniera utilizzata per la preparazione del sushi, ossia risciacquato ripetutamente per fargli perdere l’amido, bollito e condito con dell’aceto di riso; per arrivare a realizzare queste strisce di tofu, lo stesso va fritto più volte per farlo arrivare ad una temperatura elevata e ottenendo un prodotto chiamato “aburaage”.

20140228_135852

Vi sono delle varianti anche per questo piatto: abbiamo il Fukusa-zushi (帛紗寿司) e il Chakin-zushi (茶巾寿司), che ricordano di più una omelette, anche se, in tutta onestà, non so bene quale sia la variante che ho messo in tavola, so solo che fortunatamente ho aperto la busta e ho trovato le tasche di tofu pronte, bastava staccarle e aprirle con molta cautela (operazione difficoltosa perchè tendono a rompersi) e riempirle di riso, poi condire con il sugo già pronto, a base di soia e molto d0lce.

20140228_135833

Non serve far altro perchè il calore del riso appena bollito sarà sufficiente a riscaldare il tofu e il sugo: è un piatto dal sapore strano, dolce e gradevolissimo, quasi uno spuntino o un antipasto, molto leggero e perfetto se l’appetito è scarso… chiaramente prepararlo da sè in casa mi sembra impraticabile se non siete degli esperti in cucina orientale, ma se lo trovate in qualche negozietto etnico non lasciatevelo scappare, è una delizia!!!

20140228_140333

Dall’immagine della confezione si nota quale sarebbe la presentazione perfetta…ma vi giuro che non vi sono proprio riuscita, erano scivolosi e fragilissimi…..

DBCFCB9E800D96256F2947FD8B40B721

Antipasti e stuzzichini/ Bimby

Stuzzichini ed emozioni

Due giorni, due appuntamenti, due emozioni.

Ieri il corso di cucina Bimby, evento organizzato per le acquirenti e al quale non davo molto peso, ma che si è rivelato una bella occasione per apprendere alcune nozioni in più e per curiosare tra nuove ricette, occasione alla quale ho rischiato di tardare perchè il panorama era mozzafiato e non potevo non affrontare la bora che sferzava il mare e che spazzava il molo per scattare alcune fotografie… la luce era meravigliosa!

20140128_16573020140128_16582620140128_16574720140128_16572620140128_165717

L’atmosfera che ho trovato all’interno dell’edificio che ci ospitava mi ha immediatamente riscaldato le membra intorpidite dal gelo, ma soprattutto la curiosità ha prevalso immediatamente, specie per quanto riguarda l’antipasto proposto e che ho voluto replicare oggi stesso, in occasione del mio incontro con “lei“.

Era da tanto che volevamo incontrarci in quanto viviamo nella stessa città, ma lei ha saputo attendere pazientemente che io riuscissi a districarmi tra i mille impegni con i quali mi affanno ogni giorno… e finalmente il momento è arrivato!

Ho preparato gli stuzzichini proposti al corso e alcune crocchette di patate, anche se lei è bravissima e non si concede golosità deleterie per la linea, tuttavia sapevo  che se avesse avuto fame non avrebbe dovuto far altro che allungare una mano e il cibo lo avrebbe trovato… e io sono contenta così perchè sono del parere che l’ospitalità sia il primo passo verso la propria serenità.

Lei mi ha chiesto come me la sarei aspettata, come la immaginavo, ma io non mi aspettavo nulla, sapevo solo che dalle sue parole arrivatemi per il tramite del blog mi piaceva e quindi ciò mi bastava: e infatti lei è intelligente come già sapevo, è schietta come già sapevo, è educata e rispettosa come già sapevo. Mi è piaciuta. Punto.

20140129_142546

E questi sono gli stuzzichini.

Pane scugnizzo:

Ingredienti per una leccarda:

250 g. di mozzarella

40 g. di olio evo

60 g. di acqua

250 g. di farina

1 cucchiaino di zucchero

2 cucchiaino di lievito madre liofilizzato

1 cucchiaino di sale

würstel e olive nere per la farcitura

Procedimento (non ho ancora trovato un adattamento per la cucina tradizionale senza il Bimby):

Tritare la mozzarella nel boccale 10 sec. a vel.6

Aggiungere l’olio e l’acqua e frullare 8 sec. a vel.6

Aggiungere la farina, lo zucchero e il lievito e lavorare 1 min. a vel.6

Aggiungere anche il sale e lavorare ancora 2 min. a vel.6 e altri 2 min. a vel.spiga

Formare delle palline grosse come una noce, praticare un incavo con le dita e lasciar lievitare ancora un po’ prima di farcire con i pezzettini di würstel e con le olive denocciolate e di cuocere in forno statico a 18° per circa 20 minuti.

20140129_142556

Crocchette di patate:

Ingredienti:

300 g. di patate

pan grattato

4 cucchiai di parmigiano

2 uova

prezzemolo a piacere

1 pizzico di sale

Procedimento:

Ho grattugiato sia il parmigiano che il pane con pochi secondi a vel.8, poi li ho messi da parte e nel cestello ho cotto le patate affettate a temp.Varoma per 20 minuti.

Poi le ho inserite nel boccale e ho azionato per 10 sec. la vel.4, ho aggiunto il prezzemolo, il pan grattato (q.b.), le uova, il parmigiano e il sale, amalgamando per 10 sec. a vel.4.

Ho formato le palline con le mani umide e le ho ripassate in altro pangrattato prima di dorarle nell’olio bollente per pochi minuti.

20140129_142639

DBCFCB9E800D96256F2947FD8B40B721

This site is protected by wp-copyrightpro.com