Questo è un momento in cui cerco di leggere quanto più mi sia possibile, organizzandomi il poco tempo che ho al meglio, per soddisfare questo desiderio pressante di accoccolarmi con un libro tra le mani.
Sicuramente l’aver cambiato la libreria, il che ha comportato il doverla vuotare completamente, ha smosso quella voglia di eliminare alcuni romanzi e di acquistarne di nuovi, da affiancare a quelli già presenti nel mio lettore Kindle, ma soprattutto con la voglia di esplorare nuovi generi narrativi.
“La nona casa” è un fantasy per adulti che si poggia su un contesto realmente esistente ed è proprio grazie all’innesto su una realtà presente che l’impianto narrativo funziona bene: Yale esiste realmente e presenta i propri riferimenti geografici che, almeno nel nostro immaginario, hanno una percezione che rende credibile la narrazione.
Tuttavia l’autrice ha avuto la bravura di creare, al di sopra e parallelamente al contesto reale, un universo magico in cui l’invenzione ci conduce nella magia, in cui veniamo accompagnati un passo alla volta, permettendoci di comprendere alcuni passaggi non scontati, da Galaxy, detta Alex, anch’essa neofita del campus, ma soprattutto della magia che vi aleggia.
Alex arriva al campus grazie ad una borsa di studio che la salva da una vita pericolosa e decadente, che le offre quindi una possibilità di redenzione in cambio dell’aiuto che può offrire grazie alla propria capacità di entrare in contatto con le anime, punto centrale che si inizia a comprendere nel momento in cui si fa riferimento alle attività propiziatorie degli Aruspici, nonostante non si tratti di un passaggio molto chiaro, a meno che non lo si abbia appreso grazie a degli studi precedenti.
Sempre rimanendo sul piano della dicotomia realtà e finzione, si ricorda che le otto case, la cui ultima (la nona) casa è proprio la Lethe, sede alla quale è assegnata Alex, in realtà a Yale esistono e non sono altro che otto delle società segrete dell’ateneo e che qui vengono tramutate in potenti nodi magici in mano a soggetti ricchi e potenti con la pretesa di decidere le sorti del mondo.
La narrazione è arricchita dalla ricerca della verità in merito ad un delitto, che alla fine si infittisce di mistero grazie a magia, spettri, trucchi e segreti e che, nell’arrivare ad una soluzione, stende la trama per la risoluzione del secondo caso, alla sparizione nel nulla di Darlington, mentore di Alex e che ci accompagna al secondo volume.
Ma nel frattempo leggete questo, rilassandovi pur se con attenzione perché i salti continui dalla realtà alla magia non sono proprio sempre così scontati, c’è un continuo lavoro di equilibrismo che non consente distrazioni!
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