C’era una volta una bimba paffuta, ma proprio cicciottella, perennemente derisa dagli altri bambini magri, quelli che quotidianamente si ingozzavano di nutella, patatine e caramelle, mentre lei mangiava chili di verdura, niente pasta perchè la odiava, pochissimo pane, eppure rimaneva sempre cicciotta: forse perchè il suo papà era convinto che lo sport facesse male e non le veniva mai data alcuna possibilità di cimentarsi in nulla.
Poi questa bimba crebbe e diventò una bella ragazza mora, alta e ancora un po’ burrosa, finchè un giorno decise di intraprendere la pallavolo (nonostante le obiezioni poco gentili sentite in casa…), per poi passare al ballo ed infine, grande amore della sua vita, al karate; questa ragazza divenne una donna molto bella e molto magra, in piena forma, che ogni fine settimana andava a sciare o a conquistare qualche vetta in ferrata, senza mai avere un minimo decadimento fisico.
Arrivò il giorno in cui conobbe lui, si sposarono dopo poco e, nel corso della luna di miele, si ritrovarono in tre: lei era convintissima di affrontare i successivi nove mesi nel relax e mantenendosi in forma, di diventare una di quelle mamme sprint che sembrano uscite da un film, invece iniziò a stare male e, da un guaio all’altro, il suo metabolismo decise di mettersi in sciopero. Dopo la bellezza di quasi dieci mesi nacque un bel maschietto e lei si ritrovò con trenta chili in più che, tra una dieta e l’altra, divennero ben presto quaranta.
Nel frattempo lei conobbe virtualmente una gran donna, una blogger che di chili ne perse il doppio di quelli che si ritrovava lei, un giorno commentò un suo post e lei la incoraggiò a faticare sulla cyclette, ma ancora nulla… nessun risultato… una tristezza infinita! Poi, sempre grazie a lei, alcuni giorni fa incappò in un video su YouTube e si rese conto di poter assaggiare un dessert splendido, semplicissimo, banalissimo, ma che dimostrava che si può dimagrire godendo anche di bocconcini golosi senza sensi di colpa.
Probabilmente molti di voi ne hanno già letto in proposito, ma io lo propongo lo stesso, perchè la mia voglia di poter indossare un tubino e delle decolletè dai tacchi a spillo ha trovato il suo perchè in questa coppa di (quasi) gelato alla banana, perchè come lei si promise un gelato raggiunto un determinato obiettivo, alla stessa maniera il mio attuale obiettivo è meno venti chili, per ora, e poi mi organizzerò per i restanti venti. E so che ce la farò.
Non ricetta banalissima e tremendamente squisita: mi sono organizzata acquistando una bella quantità di banane, tagliando ognuna in otto pezzi uguali per poter poi comprendere a quanto corrisponda una banana intera, le ho congelate tutte in un sacchetto e, appena ottenuta la consistenza desiderata (cioè ghiacciate), ne ho messa una (i famosi otto pezzi) nel Bimby, assieme ad una generosa spruzzata di cannella in polvere e ad un cucchiaio circa di latte, iniziando a velocità bassa per non distruggere il gruppo coltelli sino ad arrivare a 5 e poi mantecando bene.
Se non avete il Bimby fatene dei pezzettini più piccoli e frullatela con quello che avete perchè il risultato lo si ottiene ugualmente: è buonabuonissimissima e mi fa sorridere nell’affrontare le rinunce che mi porteranno di nuovo a volermi bene.