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Dolci coccole

Dolci e desserts

Torta di carote sofficissima con glassa al cioccolato bianco

L’essermi presa del tempo per me stessa sta dando i suoi frutti con più voglia di stare in cucina, tempi più rapidi di ripresa dalla settimana lavorativa e tante idee da sperimentare: ho voglia di colori, di fiori, di primavera, di raggi di sole che mi abbracciano a mattina inoltrata e che riescono ad illuminare le finestre sino a metà pomeriggio, ho voglia di vita!

Continuo ad arrabbiarmi, ad innervosirmi e a spazientirmi perchè troppe persone fanno conto solo sul mio esserci sempre, ma qualche ora per me stessa inizia a saltar fuori, seppur con grande fatica e con una buona dose di (sano) egoismo da parte mia… la mia alimentazione è sempre molto controllata in quanto il sovrappeso non vuol saperne di mollare un po’ la presa, ma le colazioni per la mia famiglia sono sacrosante, quindi sono di nuovo alle prese con un dolce soffice, inzupposo, sanissimo e pure senza burro.

Mio figlio ha iniziato a creare problemi anche a colazione perchè alle sei del mattino mangiare qualcosa giustamente è tempo perso se si vuole dormire un altro po’, quindi ho iniziato a preparare qualcosa di nutriente che può sgranocchiare mentre aspetta l’autobus, specie dopo che la settimana scorsa si è sentito male a scuola avendo saltato completamente la colazione… quindi iniziamo con questa torta morbidissima che, almeno per quanto riguarda l’impasto, ho preparato seguendo la ricetta di Enrica (la glassa è opera della mia golosità, lo ammetto…).


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Torta di carote
Tempo di preparazione 10 mins
Tempo di cottura 45 mins
Porzioni
Per uno stampo da 24 cm.
Ingredienti
Per l'impasto:
Per la glassa:
Tempo di preparazione 10 mins
Tempo di cottura 45 mins
Porzioni
Per uno stampo da 24 cm.
Ingredienti
Per l'impasto:
Per la glassa:
Istruzioni
Per la torta:
  1. Frullare le carote a pezzetti nel mixer, aggiungere l'olio e continuare sino ad ottenere una crema omogenea; a parte montare le uova con lo zucchero, a lungo, sino ad ottenere un composto spumoso, poi aggiungervi la crema di carote, il sale, la scorza dell'arancia e, da ultimi, la farina con il lievito. Amalgamare e versare in una teglia oleata ed infarinata, poi cuocere nel forno preriscaldato a 170°, statico, per circa 45 minuti e facendo la consueta prova dello stecchino.
Per la glassa:
  1. Riscaldare il latte e sciogliervi il cioccolato e lo zucchero, sempre mescolando per evitare la formazione di grumi, poi lasciare raffreddare solo pochi minuti affinchè addensi un po' e versare sulla torta. Decorare a piacere (ho usato le codette colorate).

Dolci e desserts

Ciambella panna e cioccolato

Oggi è il tuo compleanno. Mi sono presa la giornata libera per festeggiarti come si deve e per fare tutto con calma: alle otto del mattino stavo già preparando l’impasto per la torta, alle otto e mezza mi rendevo conto che l’unico stampo da 24 cm. era scomparso da casa e che quello da 30 era troppo grande, pertanto rifacevo un’altra porzione di impasto che, fortunatamente, assaggiavo per rendermi conto di aver scordato lo zucchero. Finalmente infornavo e, in piena lievitazione, mi chiamava nostro figlio che si era sentito male a scuola, correvo a prenderlo lasciando la torta nel forno: incredibile ma vero… al ritorno era assolutamente perfetta, in tempo per essere estratta dal forno e correre da mamma vista un’assenza improvvisa della signora che la assiste, cogliendo l’occasione per portare con me quelle due povere cagnoline che oramai stavano aspettando l’uscita a zampine strette per non sporcare casa.

Mille lavori dopo, tra un bucato ed una pentola di ragù, ce l’ho fatta anche a sformare la ciambella e a preparare la glassa: mi ero presa la giornata libera anche per fare tutto con calma e invece anche oggi sembra vi siate messi tutti d’accordo per farmi impazzire… la torta è spettacolare, la glassa assolutamente divina, le foto hanno rischiato grosso poichè nel caos totale ho dimenticato di impostare gli scatti in raw e sono rimasti in jpeg… eppure anche questa volta ce l’ho fatta, sono riuscita a farti sentire il centro del mio mondo, amato e coccolato, oggi che compi 48 anni così come quando ti ho conosciuto, che di anni ne avevi 29.

Buon compleanno amore mio!

Per la ricetta ringrazio Enrica.

Per le foto ringrazio Federico, mio figlio, per l’aiuto fondamentale.

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Ciambella panna e cioccolato
Tempo di preparazione 5 mins
Tempo di cottura 45 mins
Porzioni
1 stampo da 24 cm.
Ingredienti
Per l'impasto
Per la glassa
Tempo di preparazione 5 mins
Tempo di cottura 45 mins
Porzioni
1 stampo da 24 cm.
Ingredienti
Per l'impasto
Per la glassa
Istruzioni
Per l'impasto
  1. Inserire nel mixer o nella planetaria, nell'ordine, i seguenti ingredienti: farina setacciata con il lievito, cacao, zucchero, sale, uova, olio e panna fresca, poi montare tutto a velocità sostenuta per cinque minuti. Ungerle ed infarinare lo stampo, versarvi il composto ed infornare a forno statico a 170° per 45-50 minuti circa, controllando poichè ogni forno si comporta diversamente.
Per la glassa
  1. Mescolare con una frusta lo zucchero con il cacao amaro, unire il burro fuso e, gradualmente, l'acqua calda, continuando a mescolare fino d ottenere un composto liscio e privo di grumi. Versare subito sulla torta.

 

Dolci e desserts

Mediants au chocolat

Chi mi conosce sa che non sono una ciocco-addicted, nonostante apprezzi moltissimo il cioccolato bianco, però riconosco che quando rincaso la sera, stanchissima, magari con un pranzo quasi inesistente che mi ha lasciata svuotata e con un calo di zuccheri pauroso, non sono nemmeno in grado di valutare come mettere insieme una cena che si rispetti se prima non mi riprendo.
Dopo una doccia bollente che mi ritempra riesco a ritagliarmi una mezzora di divano e una tazza di the caldo, almeno per riuscire a riprendere fiato, e proprio in quest’occasione mi sono resa conto che un bocconcino dolce che mi rimetta in sesto è un’idea saggia, un escamotage che mi permette di arrivare a tavola senza il rischio di sbranare qualcuno 🙂
L’idea mi è venuta giocando giorni fa con il cioccolato fuso usato per decorare dei biscotti, poi l’ho unito alle scorzette di arancia bio che avevo candito e mi sono detta che probabilmente i mediants sarebbero potuto essere dei validi spezzafame invernali e golosi, senza per questo esagerare con le calorie.

Alla fine si tratta di un classico dolcetto della tradizione francese, ma trovo che delle volte proprio la piccola pasticceria più semplice porti con sé un fascino irresistibile, privo di fronzoli, assolutamente minimalista eppure raffinatissimo: ecco, questa è l’idea che ho sempre avuto dei mediants. Ogni qualvolta fondo del cioccolato ne sento l’aroma nell’aria, quell’aroma dolce e leggermente vanigliato che mi riporta ad un mondo da film, in una di quelle atmosfere torbide alla “Chocolat”, lente ma sempre pervase da un tocco di dolcezza raffinata nella sua semplicità.

Amo la frutta candita, la amo davvero tanto, così questa volta sono riuscita a trovare delle fantastiche arance biologiche in un supermercato sloveno: potevo buttare via anche solo mezza buccia? Non sia mai! Però l’idea di lasciarle a mollo tre giorni mi sconvolgeva parecchio, quindi mi sono limitata a bollirle per tre volte di fila con il Bimby e poi a candirle mettendo in un tegame antiaderente pari peso di bucce (dopo la bollitura), di zucchero e di acqua, lasciando sul fuoco fino a consumare lo sciroppo, per poi ripassarle in un po’ di zucchero semolato. Una teglia me la sono divorata così, erano irresistibili! Il resto è stato usato così, come le vedete sui mediants…

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Mediants au chocolat
Porzioni
Ingredienti
  • q.b. cioccolato del tipo preferito (io ho usato il fondente e quello bianco)
  • q.b. frutta secca a piacere (sia a guscio che disidratata)
  • q.b. frutta candita (ho usato anche le scorze delle arance bio e candite in casa)
Porzioni
Ingredienti
  • q.b. cioccolato del tipo preferito (io ho usato il fondente e quello bianco)
  • q.b. frutta secca a piacere (sia a guscio che disidratata)
  • q.b. frutta candita (ho usato anche le scorze delle arance bio e candite in casa)
Istruzioni
  1. Ho fuso il cioccolato al microonde, a bassa temperatura per non bruciarlo e controllando spesso la situazione (sono nota per aver quasi appiccato un incendio in casa di recente), senza temperarlo perché per un uso immediato non ne ravvisavo la necessità, e ho iniziato a stenderlo a cucchiate sulla carta forno, poi ho atteso qualche minuto affinchè si rapprenda, Ho aggiunto su ogni dolcetto delle scorzette di arancia, dello zenzero candito, mandorle spezzettate, pinoli e uva passa. Lasciar solidificare e poi staccare: conservare in una scatola di latta (se durano...). Sono delle piccole perle di golosità ottime in qualsiasi occasione e perfette per un piccolo pensiero da donare all'amica del cuore, anche se le feste sono terminate, ma le amiche del cuore golose ci sono tutto l'anno!
Recipe Notes

La nota di sapore aggiuntiva particolare è stata data dallo zenzero candito (grazie al mio personale elfo Simon che me l'ha portato a Natale 🙂 ), ma si può osare anche con della cannella, dello zenzero in polvere, con un pizzico di peperoncino o di pimento macinato al momento... insomma un pasticcino semplicissimo ma che si apre ad un mondo di creatività!

Dolci e desserts

Blondies limone e mirtilli

Già da qualche mese sto sognando il caldo, l’estate e il suo mare, lo svegliarmi il mattino con il sole già alto, le colazioni sul balcone e l’uscire di casa prima che il sole scotti, vestendo solo con un abitino di lino e delle infradito, i pigri pomeriggi in riva al mare e le mie lunghissime nuotate.

Invece in questi ultimi giorni la mia città è stata flagellata da una bora intensa e continua, vento che da brava triestina amo moltissimo, ma a 150 chilometri orari ha dato dei problemi non da poco, tra cui anche la portiera della mia macchina che è stata scardinata dalle cerniere e il portavasi del balcone che ha centrato la parabola dei miei vicini di casa, con conseguenti spese a mio carico.

Oggi mi sono imposta un pomeriggio di pace casalinga (anche se non sono mancate le proteste di mia madre, ma oramai l’ho viziata con le visite quotidiane), fortemente voluto essendo arrivata al limite con la stanchezza, lo stress e l’esigenza di ritagliarmi qualche spazio invalicabile… una tentazione troppo forte per non mettermi ai fornelli 🙂

Avevo ancora alcuni mirtilli avanzati dalle pavlove e non volevo appassissero, avevo anche i tuorli avanzati dalle meringhe e allora perchè non accendere il forno (così mi riscaldo pure)? Del resto uno degli obiettivi che mi sono posta per questo 2017 è proprio quello di sperimentare, di mescolare gli ingredienti, annusare, assaggiare, coccolare tutti con qualche dolcetto diverso dai soliti.

Avevo memoria dei brownies, così umidi, gradevoli, golosi e anche pieni di cioccolato, che però non amo affatto, quindi perchè non provare i blondies, che di cioccolato non ne contengono nemmeno l’ombra? Ugualmente soffici, velocissimi, umidi e golosissimi!

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Blondies
Sbattere bene lo zucchero con il burro ammorbidito, aggiungere gradualmente le uova, la buccia e il succo di limone, continuando a mescolare, poi setacciare la farina con il sale e amalgamare bene; incorporare delicatamente i mirtilli lavati e asciugati, versare nella teglia rivesttita di carta forno ed infornare a 200°, in forno statico, per mezzora. Il risultato finale dev'essere morbido e il dolce va estratto solo a totale raffreddamento in quanto è molto fragile. Perfetto con dello zucchero a velo per accompagnare una tazza di the caldo.
Tempo di preparazione 10 minuti
Tempo di cottura 30 minuti
Porzioni
8 porzioni
Ingredienti
Tempo di preparazione 10 minuti
Tempo di cottura 30 minuti
Porzioni
8 porzioni
Ingredienti

Dolci e desserts/ Senza categoria

Mini pavlove con mirtilli sciroppati all’arancia

La voglia di provare nuove preparazioni, di mescolare, annusare ed assaggiare va di pari passo con la mia costante mancanza di tempo, eppure la voglia di sperimentare e di creare non ha limiti e alla fine mi ritrovo a pasticciare nelle pochissime frazioni di tempo libero che mi rimangono.

Quand’ero una ragazzina la creatività la sfogavo disegnando, costruendo casette con i biglietti del bus, incidendo con le frese, dipingendo su vetro, ceramica e stoffa, ora  piano piano sto amando sempre di più mescolare gli ingredienti, curiosando in dispensa e vedere cosa riesco a mettere insieme con quello che c’è.

Oggi ho acquistato una scatolina di mirtilli, erano così belli, succosi, lucenti (e in offerta 🙂 ), potevo non metterne una confezione nel carrello? Certo era piccolina, ma l’idea era di provare, di sperimentare qualcosa pur considerando l’esigua quantità a disposizione e allora ho pensato che una pavlova non l’avevo mai fatta… perchè no? Ero da sempre incuriosita da questo dessert australiano così  sontuoso nella sua semplicità, così croccante con il cuore morbido, così gradevole dal suo sciogliersi in bocca… o almeno così me lo immaginavo! E’ così è stato.

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Mini pavlove
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 90 minuti
Porzioni
1 teglia da forno
Ingredienti
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 90 minuti
Porzioni
1 teglia da forno
Ingredienti
Istruzioni
  1. Montare le chiare d'uovo a neve in una ciotola a bagnomaria, unite ad un pizzico di sale, appena sono a neve aggiungere anche lo zucchero a velo continuando con lo sbattitore. Stendere dei cerchi di meringa, aiutandosi con la sac-a-poche, sulla teglia ricoperta da carta forno ed infornare a 100 gradi per un'ora e mezza (io ho usato il forno ventilato, ma cambia moltissimo da un forno all'altro). Nel frattempo montare la panna e sciogliere in un padellino lo zucchero semolato con del succo d'arancia e un paio di cucchiai d'acqua e, appena si è sciolto, versarvi i mirtilli ben lavati amalgamandoli brevemente e con delicatezza allo sciroppo, evitando di romperli. Una volta che le meringhe si sono raffreddate toglierle dalla teglia e, per farcirle, romperne leggermente la superficie, versarvi una cucchiaiata di panna ed una di mirtilli sciroppati.
Dolci e desserts

Una gelida serata di gennaio e uno strudel semintegrale di frutta mista per riscaldarsi

Questa sera il termometro segna meno cinque, la bora inizia a superare la soglia dei cento chilometri orari, in casa si gela e si fatica a mantenere i sedici-diciotto gradi al massimo, i muri sono ghiacciati perchè il vento di Trieste non perdona e si infila ovunque, mio marito lavora mentre mio figlio, le cagnette ed io ci stringiamo sul divano, le candele accese a regalare un minimo di sensazione di calore, i termosifoni oggi non ce la fanno proprio a sconfiggere il tempo da lupi che sta spazzando la mia città.

Ho avuto una giornata migliore di tante altre, priva delle consuete corse che mi fanno arrivare alla sera senza forze, è stato un pomeriggio tutto sommato calmo, rilassante e finalmente all’insegna della casa, mi sono goduta i miei momenti tranquilli in cucina, ho preparato del cibo buono e profumato per la mia famiglia, per coccolarli un po’, per prendermi cura di loro, per amarli un po’ di più.

Però il freddo mi attanagliava le gambe, le mani, il volto… e allora che c’è di meglio che infornare qualcosa di goloso e profumato? Non avevo tutti gli ingredienti necessari alla storica ricetta di famiglia dello strudel di mele, ma la fantasia con me lavora sempre ed ecco qui uno meraviglioso strudel semintegrale ripieno di tanto miele e di frutta mista!

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Strudel rustico di frutta
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 90 minuti
Porzioni
1 teglia
Ingredienti
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 90 minuti
Porzioni
1 teglia
Ingredienti
Istruzioni
  1. Nella planetaria versare la farina, il burro fuso, il pizzico di sale e l'albume, unendo l'acqua calda, e mescolare brevemente sino ad amalgamare l'impasto; infarinare accuratamente un canovaccio e stendere l'impasto con un mattarello finchè è caldo. Nel frattempo pelare e tagliare la frutta finemente, bollire per pochi minuti l'uva passa nel rhum diluito ed iniziare la farcitura spolverizzando per primo il pangrattato sulla sfoglia, poi versarvi la frutta, lo zucchero, il miele, l'uva passa, i pinoli e abbondante cannella. Richiudere con attenzione aiutandosi con il canovaccio, appoggiarvi lo stampo al rovescio e, con cautela, girare il tutto in maniera da far cadere lo strudel nella teglia; spennellare con il tuorlo rimasto (se non è sufficiente diluirlo con un po' di latte) ed infornare a 180* C. per un'ora e mezza. A piacere spolverizzare con lo zucchero a velo. La ricetta segue quasi fedelmente quella di famiglia, tramandata da madre in figlia, con la variante del pizzico di farina integrale che regala un tocco di croccantezza inaspettato e l'utilizzo di frutta mista, al posto delle sole mele, che conferisce al ripieno un tocco acidulo a sposare la dolcezza del miele.

Dolci e desserts/ Natale

Prove tecniche di pasticceria: i frollini glitterati!

Da un po’ di giorni sto gironzolando da un blog all’altro e vedo un tripudio di dolcetti natalizi, le mie amiche sfornano biscotti come non ci fosse un domani, non faccio che vedere scatti perfetti di biscotti perfetti mentre io, come al solito, annaspo tra fisioterapisti, farmacie, badanti ammalate e mamma che scalpita perchè vuole (giustamente) riprendersi la propria vita. Ogni tanto lo stress ha la meglio e vado fuori dai gangheri con il primo che mi capita a tiro, ma la stanchezza è oramai ai limiti di guardia, le ore di sonno sono irrisorie e qualche strillo me lo perdonano, però oggi le uniche due ore libere le ho volute impegnare diversamente dal consueto “fare la larva sul divano” e mi sono avventurata con i biscotti. Che poi son certa che a voi sembrano una banalità, ma a me la pasta frolla non è mai venuta decentemente! Comunque premetto che anche questa volta ci ho messo due giorni per farli (sto migliorando rispetto ai gingerbread): uno per l’impasto e l’altro per tutto il resto, ma almeno la frolla è venuta perfetta (grazie Lucia!).

Li ho voluti intinti nel cioccolato bianco, che adoro, e cosparsi di glitter e di piccoli lapislazzuli turchesi, dei colori che anche in prossimità del Natale mi ricordano il mare! Dai che forse posso sperare di preparare anch’io dei pacchetti decenti da regalare alle amiche… mi alleno ancora un po’ e poi vai di frollini!

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Frollini
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 15 minuti
Tempo Passivo 60 minuti
Porzioni
40 biscotti
Ingredienti
Per la frolla:
Per la decorazione:
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 15 minuti
Tempo Passivo 60 minuti
Porzioni
40 biscotti
Ingredienti
Per la frolla:
Per la decorazione:
Istruzioni
Per la frolla:
  1. Impastate velocemente con la planetaria tutti gli ingredienti, unendo il burro freddo a pezzetti per non "bruciare" l'impasto, richiuderlo nella pellicola e tenerlo nel frigorifero per almeno un'ora (io ce l'ho lasciato fino all'indomani), poi stenderlo mantenendo lo spessore di mezzo centimetro aiutandosi con la spianatoia ed il mattarello sempre infarinati; tagliare i biscotti con le formine preferite ed infornare a 170°C. per 15 minuti circa.
Per la decorazione:
  1. Fondere il cioccolato al microonde, intingervi la parte di frollino che si vuole decorare e poi farvi aderire le codette. Lasciar asciugare pochi minuti.

Dolci e desserts/ Natale

I gingerbread cookies che riscaldano il cuore

Che questo non sia il mio anno migliore oramai lo hanno capito anche i sassi, ma non demordo e mi sono imposta di cucinare qualcosa di bello e profumato, che sa di Natale e affetto, di focolare e di famiglia, di tradizione e di appagamento: non è un periodo meraviglioso eppure mai come quest’anno ho ricevuto manifestazioni di affetto da chi nemmeno mi ha mai conosciuta di persona, da “amiche di web” che mi hanno capita e voluta bene sulla fiducia e che me lo hanno dimostrato ampiamente perchè per me hanno speso del tempo, hanno cercato di realizzare quello che è il “regalo perfetto” pur senza avermi mai incontrata, hanno cucinato per me e siccome sono sempre dell’opinione che nutrire gli altri sia un atto di amore incondizionato e disinteressato va da sè che tutto ciò mi abbia colpita nel profondo.
Grazie a loro mi sono resa conto che il Natale è alle porte e ho voluto almeno tentare di infornare qualcosa, pur se a fatica: un giorno mi è andato per impastare, un altro per stendere quanto preparato ed infornare i biscotti, un altro ancora per rendermi conto che tre quarti si erano sfasciati, l’ultimo per decorarli (con scarso risultato oltretutto) e oggi per fotografare i pochi superstiti… con la conclusione che essendomi mangiata i rottami posso garantire che sono buonissimi!
Quindi traete insegnamento dalla mia esperienza: non toccateli per 24 ore! E buona fortuna….

 

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Gingerbread
Procedimento
Tempo di preparazione 10 minuti
Tempo di cottura 15 minuti
Tempo Passivo 1 ora
Porzioni
15-20 biscotti grandi
Ingredienti
Per l'impasto:
Tempo di preparazione 10 minuti
Tempo di cottura 15 minuti
Tempo Passivo 1 ora
Porzioni
15-20 biscotti grandi
Ingredienti
Per l'impasto:
Istruzioni
  1. Impastare velocemente tutti gli ingredienti, possibilmente usando la planetaria o altro strumento analogo, in modo da non riscaldare troppo il burro; mettere il panetto ottenuto, avvolto nella pellicola, in frigorifero per almeno un'ora. Successivamente stendere con il mattarello sulla spianatoia infarinata e usare le formine per tagliare i biscotti, appoggiarli subito sulla leccarda ed infornare a forno statico a circa 170°C. per 15 minuti. Una volta sfornati lasciarli a riposo sino a completo raffreddamento per evitare di romperli: potete anche farli con un giorno di anticipo poichè (provato a mie spese) per molte ore rimangono fragilissimi.
  2. Inserire la glassa in una sac a poche con il beccuccio molto sottile o in una siringa per dolci e poi decorare a piacere (chiedo pietà per la parte decorativa perchè ancora non ci ho preso la mano).

 

Conserve/ Dolci e desserts

Caramel au beurre salè (caramello al burro salato)

foto3Premessa: l’italiano medio demonizza il burro. Se poi è pure salutista, animalista, vegano o produttore d’olio d’oliva ancora di più. Non parliamo dell’italiano a dieta (salvo poi strafogarsi di croissant al bar), quello è la specie peggiore: niente burro, il sale è il demonio, l’acqua del rubinetto fa malissimo, pure l’olio d’oliva dev’essere dal sapore delicato.

Ecco, ora sappiatelo: io amo il burro! E’ grasso? Bene, è proprio perché è grasso che è saporito! Amo il burro giallo e grassoccio, adoro il grasso del prosciutto (è la parte migliore), mi piace da matti il buono e vecchio strutto e adoro i ciccioli, tiè!

E poi voglio vedere come lo fate un caramello al burro salato con l’olio… me lo spiegate? Con tutto il rispetto per l’olio (sono figlia di un toscano e per l’olio buono porto una riverente ammirazione), ma vivo pure in una città di tradizione austro-ungarica, quindi il burro quando ci va ci va. Punto. E guai a voi se mi portate in tavola quello light che sa solo d’acqua.

Insomma, se c’è da farsi male facciamolo almeno bene!

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foto1

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Caramello al burro salato
Procedimento: Versare lo zucchero in un pentolino antiaderente, facendo attenzione a non utilizzare alcun utensile che potrebbe far impazzire il caramello a seguito dello sbalzo di temperatura, limitandosi quindi ad inclinare il tegame per muovere continuamente lo zucchero; non appena questo inizierà a brunire leggermente aggiungere la panna e portare lentamente ad ebollizione mescolando con un mestolo in legno, poi spegnere il fuoco, aggiungere il burro ammorbidito e cuocere ancora pochi minuti. Versare in un vasetto di vetro pulito e sterilizzato e conservare in frigorifero: se ce la fate a non farlo fuori a cucchiate è perfetto sulle crepes, sul gelato e per decorare i dolci (se viene refrigerato è perfettamente plasmabile)... insomma è molto versatile, ma a me finisce subito già a colazione spalmato sul pane! 🙁
Porzioni
1 vasetto
Ingredienti
Porzioni
1 vasetto
Ingredienti

Dolci e desserts/ Ifood

La fluffosa al limone e limoncello per il corso di Food photography!

 

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Ho sempre amato la fotografia e sempre ho scattato fotogrammi su fotogrammi, in ogni occasione, anche quando il trend era la videocamera, quando tutti erano alle prese con i filmati, con le videocassette, i dvd… io no, sempre e solo impegnata a catturare il movimenti con lo scatto, in maniera più poetica ed artistica.

Non che sia mai stata tecnicamente avanzata, ma i risultati hanno sempre soddisfatto l’occhio artistico di chi qualcosa ne capisce, eppure volevo di più, innamorata come sono sempre stata di certi scatti che sembrano degli olii su tela, da far quasi concorrenza a Rembrandt o a Renoir, degli incanti, piccole chicche di chiaroscuri, giochi di luci ed ombre che mi hanno sempre incantata.

Amo i controluce (l’avevate capito dal titolo del blog, vero?) e mi riescono anche bene, ma ho sempre scattato ad istinto, forse un istinto buono, ma quando hai in mano una reflex ti vien da piangere al pensiero di non saperne sfruttarne appieno le potenzialità, quindi eccomi qui, presente in pole position al corso di Foodphotography tenuto da Monica e dallo studio Bordercross, due intensissimi giorni nel corso dei quali ho appreso moltissime nozioni, tra ISO, stop, aperture del diaframma e mille altre cose che mi hanno fatto comprendere come i pulsanti della reflex non siano meramente decorativi; ore a seguire maree di nozioni proiettate a parete, appunti scritti in maniera forsennata mentre la spalla sinistra mi doleva per la scomodità dello scrivere appollaiata su una sedia di fortuna, la destra rincorreva i fogli che scappavano dal notes, gli occhi che guizzavano dallo schermo con le proiezioni al quaderno, le difficoltà di mettere a fuoco (mie, mica della macchina fotografica) perché o ci vedo da vicino o da lontano, ma una terza mano per mettere e togliere gli occhiali non ce l’avevo…

E poi abbiamo provato a realizzare dei set, con l’aiuto creativo della dolcissima Monica e le nozioni tecniche di Stefano e Marko, umili insegnanti con un background di tutto rispetto, in un ambiente in cui ci siamo sentiti lontani anni luce dalla mera didattica o dal rapporto “io so tutto e tu non sai nulla”… ore volate nell’intento di apprendere quanto più possibile, specie per chi, come me, tecnicamente è messo male, ore faticose che i giorni seguenti ho sentito pesare sulle spalle già provate da giornate infernali, ma emozione pura e tanta soddisfazione nell’aver realizzato il mio primo scatto decente che per protagonista ha visto la fluffosa al limone e limoncello.

Questa foto l'ha scatta Monica (il copyright a mio nome è presente solo per evitare che venga copiata senza alcuna autorizzazione)

Questa foto l’ha scatta Monica (il copyright a mio nome è presente solo per evitare che venga copiata senza alcuna autorizzazione)

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Fluffosa al limone e limoncello
1. Setacciare in una ciotola la farina, lo zucchero, il lievito e il cremor tartaro; 2. aggiungere un'emulsione realizzata con il limoncello, l'olio e l'acqua calda, aggiungere la scorza di limone grattugiata e i tuorli; 3. gli albumi andranno montati a neve ferma, a parte, con un pizzico di sale e solo da ultimo aggiunti al composto aiutandosi con una spatola, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per non smontare il tutto; 4. versare nell'apposito stampo per angel cake, rigorosamente non imburrato nè infarinato, e infornare a 160°C., forno statico, per un'ora e un quarto; 5. a cottura ultimata fare il controllo con lo stecchino e capovolgere la fluffosa su piedini dello stampo sino a completo raffreddamento.
Tempo di preparazione 10 minuti
Tempo di cottura 1 1/4 ore
Porzioni
1 stampo da 17,5 cm.
Tempo di preparazione 10 minuti
Tempo di cottura 1 1/4 ore
Porzioni
1 stampo da 17,5 cm.

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