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Noci

Colazione/ Dolci e desserts/ Natale/ Ricette velocissime

Biscotti alle noci

Quest’anno in casa mia è scoppiata la voglia di “scintillare” nella magia del Natale, tra le risate e le prese in giro (gentili però, siamo onesti) di marito e figlio che si trovano davanti a loro una ex Grinch che ha voglia di vivere, di sorridere e di riprendersi le gioie che questa società ultimamente sta cercando di schiacciare in ogni maniera.

E più scattano le limitazioni, le regole spesso assurde ed illogiche, più sento il peso economico di un momento brutto e pesante e più ho voglia di renderlo bello, ricco e sereno; cerco ogni giorno qualcosa di bello da fare, sarà testardaggine, sarà resilienza, sarà il mio carattere che non molla mai, ma riesco a trovare la bellezza ogni giorno ed oggi ve ne regalo un’altra!

Biscotti alle noci

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Serves: 15 pezzi circa Cooking Time: 15 mins

Ingredients

  • 300 g. di gherigli di noci
  • 150 g. di zucchero semolato
  • 1 uovo intero
  • q.b. zucchero a velo per la copertura

Instructions

1

Tritare finemente i gherigli di noci, poi unire lo zucchero e, una volta amalgamati, aggiungere anche l'uovo; lavorare bene con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto leggermente appiccicoso.

2

Con le mani bagnate iniziate a formare delle palline ed adagiatele sulla teglia ricoperta da carta da forno, facendo attenzione a lasciarle distanziate poichè in cottura tendono ad appiattirsi e, quindi, ad allargarsi.

3

Infornare a 180 gradi per circa 15 minuti, estrarli delicatamente e passarli nello zucchero a velo finchè sono ancora caldi.

4

Si conservano bene chiusi ermeticamente per alcuni giorni, ma tanto finiscono subito! 🙂

Collaborazioni/ Dolci e desserts/ Rigoni di Asiago

Mini tartellette fichi e noci

Questa è una ricetta che ho nel cassetto da più di due settimane ma sono nel marasma di un progetto lavorativo senza fine, trascorro molte giornate a studiare e ogni volta che decido di aprire il computer per rendervi partecipi dei miei momenti ai fornelli finisco puntualmente per rinunciare all’idea di trascorrere anche solo mezzora in più davanti ad un monitor.

Oggi mi sono fatta coraggio, uno step lavorativo è stato concluso, le giornate si sono fatte molto più respirabili e stiamo entrando nell’autunno a piccoli passi, camminando silenziosamente verso una delle stagioni più dolci dell’anno.

Mi è sembrata proprio una proposta autunnale, perfetta con i suoi colori caldi, con la prima frutta secca che si sposa alla perfezione con uno dei più buoni frutti di stagione, a dire il vero il mio preferito in assoluto!

Ho preparato la pasta brisée in casa utilizzando il Bimby, ma si fa senza problema con una planetaria, un mixer o a mano… e se proprio non volete faticare stendete una brisée pronta di buona qualità e avete risolto il problema!

Il post è in collaborazione con Rigoni di Asiago

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Mini tartellette fichi e noci
Tempo di preparazione 30 mins
Tempo di cottura 30 mins
Tempo Passivo 40 mins
Porzioni
4 p
Ingredienti
Per la pasta brisée:
Per il ripieno:
Tempo di preparazione 30 mins
Tempo di cottura 30 mins
Tempo Passivo 40 mins
Porzioni
4 p
Ingredienti
Per la pasta brisée:
Per il ripieno:
Istruzioni
  1. Versare nel mixer il burro, la farina e il pizzico di sale, mescolare brevemente e da ultimo aggiungere l'acqua ghiacciata, mescolare ancora qualche secondo per amalgamare il tutto; compattare l'impasto in un panetto, avvolgerlo nella pellicola e lasciarlo riposare nel frigorifero per almeno 40 minuti. Ovviamente c'è sempre la possibilità di utilizzare una pasta brisée pronta di buona qualità.
  2. Utilizzare uno stampo per muffins riempiendo gli appositi alloggiamenti con la pasta brisée ben stesa con il mattarello (o srotolata se usate quella pronta), forarne il fondo con i rebbi di una forchetta, versarvi qualche cucchiaiata di confettura ai fichi e completare con un gheriglio di noce, poi ripiegare accuratamente il bordo della pasta brisée in modo da realizzare una tartellette ben sigillata.
  3. Infornare in forno preriscaldato a 180 gradi per mezzora... deliziosi!
Antipasti e stuzzichini/ Economiche/ Ricette vegetariane/ Salse e sughi

Pesto di ricotta con fiori di erba cipollina

Questa è una ricetta che risale ad ancor prima delle vacanze, quindi stiamo parlando di inizio giugno, ma non ce l’ho fatta a pubblicarla prima nè a stare un po’ in vostra compagnia: troppo caldo, una pigrizia infinita, una stanchezza cronica e un paio di fastidi che proprio non mi hanno fatta sentire in forma hanno fatto sì che la lasciassi in archivio e mi rifacessi vedere solo ora per proporvela.

Come sapete ho un balcone pieno di verde, molto del quale è dato da piante aromatiche (in realtà coltivo anche la lattuga e la rucola 🙂 ), ma spesso mi sfugge di mano e fiorisce prima che io riesca a togliere i boccioli per non indebolire la pianta e una di queste è stata l’erba cipollina: solo che di fiori me ne sono trovati proprio tantissimi e mi piangeva il cuore a buttarli, quindi ci ho provato, complice una ricottina ancora immacolata nel frigorifero. Diciamo che mi piaceva l’abbinamento dei colori 🙂 ma vuoi mettere la delicatezza della ricotta con l’aroma leggermente pungente di questi stupendi fiorellini viola?

Non solo l’esperimento è stato approvato all’unanimità, ma è piaciuto moltissimo, insomma ne abbiamo ricavato dei crostini da aperitivo deliziosi! Se ne avete sui vostri balconi o in giardino provate… è delicatissimo!

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Pesto di ricotta con fori di erba cipollina
Tempo di preparazione 15 mins
Porzioni
1 ciotola
Ingredienti
Tempo di preparazione 15 mins
Porzioni
1 ciotola
Ingredienti
Istruzioni
  1. Utilizzare dei fiori di erba cipollina pulitissimi e tritarli insieme ai gherigli di noce: andrà bene un mortaio o un robot da cucina. Unirvi poi l'olio extravergine di oliva fino ad ottenere una consistenza cremosa.
  2. Alla fine aggiungere la ricotta, il sale e il pepe ed amalgamare bene; decorare con qualche fiorellino tenuto da parte.
  3. E' ottima sul pane ma anche per condire una pasta (e non sta affatto male nemmeno accompagnata alla carne).

Colazione/ Collaborazioni/ Dolci e desserts/ Rigoni di Asiago

Strudel di frolla

Manco da più di un mese, dopo il tour de force di Natale ne avevo bisogno, non ho mangiato dolci né ne ho cucinati a parte qualche specifica richiesta da parte di mio papà, che da bravo goloso non può rimanere senza il suo dolcetto settimanale; è stata un’assenza non programmata ma sentita, volevo stare lontana dal web e fare altro, ho mille progetti in sospeso e almeno in piccola parte andavano chiusi, volevo tirare un bel respiro profondo e prendere fiato.

Ci sono riuscita in minima parte, mi sono ritrovata a dover concludere moltissimi arretrati, il tutto da combinare con le ore di lavoro e con una stanchezza antica, ma sono riuscita comunque a mollare un po’ la presa e ad allentare lo stress, il tutto migliorato dalla stagione che sta volgendo al meglio, le ore di luce sono aumentate e per forza anche la mia energia è migliorata.

Sono stanca dell’inverno, sono stanca del freddo, sono stanca di correre sempre con l’affanno di non riuscire a fare tutto e di farlo sempre al buio, ho bisogno di luce, di sole e di aria tiepida, ho bisogno di dormire, di stendermi ogni tanto a non fare nulla, di pensare un po’ alla mia casa e a terminare dei lavori che vanno fatti.

Il primo passo l’ho fatto riavvicinandomi alla cucina con l’intenzione di rifare qualcosa di buono, di coccolare tutta la famiglia, approfittando del fatto che siamo nel periodo di Carnevale e quindi ho iniziato a friggere chiacchiere, ciambelle e frittelle, con gran gioia di tutti: è stato il primo passo che mi ha riavvicinata al comfort food e alla voglia di rimettermi ai fornelli per mettere in tavola qualcosa di più rispetto ad un pasto semplice ed essenziale.

Oggi voglio portare nel piatto qualcosa di goloso ma che sia più sano rispetto ai ricchi dolci che caratterizzano il periodo carnevalesco, che storicamente è caratterizzato dall’abbondanza e dall’abbandono di ogni regola; ho voluto riprendere in mano una frolla, l’impasto sano per eccellenza e che da anni oramai preparo usando l’olio al posto del burro, questa volta ho provato ad impastare con l’olio extra vergine di oliva approfittando del recente acquisto di un olio  molto delicato della mia zona, ritirato personalmente dal produttore, delizioso e dolcissimo.

E ho provato anche ad arrotolare l’impasto, quasi fosse uno strudel, proprio perché, contrariamente al solito, mi è venuto molto liscio ed elastico… è stato un esperimento. Riuscitissimo.

Post in collaborazione con Rigoni di Asiago.

Prodotti utilizzati:

Fiordifrutta Mirtilli rossi di bosco Rigoni di Asiago

Nocciolata bianca Rigoni di Asiago

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Strudel di frolla
Tempo di preparazione 15 mins
Tempo di cottura 30 mins
Tempo Passivo 30 mins
Porzioni
Ingredienti
Tempo di preparazione 15 mins
Tempo di cottura 30 mins
Tempo Passivo 30 mins
Porzioni
Ingredienti
Istruzioni
  1. Se lavorate l'impasto a mano spargete la farina sulla spianatoia, disponetela a fontana e aggiungete un po' alla volta tutti gli ingredienti, lavorando velocemente e poi lasciandola riposare nel frigorifero, avvolta in nella pellicola, per almeno mezzora. Se invece ne avete la possibilità utilizzate un robot da cucina ed impastate tutti gli ingredienti senza sporcare nulla, poi, come specificato sopra, mettete l'impasto a riposo al fresco.
  2. Una volta raffreddato, stendete l'impasto su un foglio di carta forno, spalmate un velo di nocciolata bianca, poi passate alla confettura ed infine arricchite il tutto con delle noci tritate grossolanamente. Arrotolate la frolla e infornate in forno preriscaldato a 180°, modalità ventilata se possibile, e cuocete fino a doratura (circa 30 minuti a seconda del forno). Servire spolverizzato di zucchero a velo.
Recipe Notes

Le mie uova erano piccole, motivo per cui ne ho usate due intere anziché un uovo intero più un tuorlo come consueto per la frolla; inoltre ho aggiunto un dito d'acqua in quanto l'impasto rimaneva molto asciutto, sempre a causa delle dimensioni ridotte delle uova utilizzate.

Collaborazioni/ Ricette vegetariane/ Rigoni di Asiago

Testaroli al cacao con noci e confettura di mandarino e curcuma

 

Sto attraversando un periodo strano, dopo un’infinità di preoccupazioni passate e vissute oltre ogni limite di tollerabilità umanamente possibile tutto mi scivola addosso, ogni qualvolta mio figlio prende un votaccio nemmeno mi scompongo, sono cosciente di avere dinanzi a me circa 1400 pagine da studiare per un concorso inerente alla mia professione ma non mi agito proprio, ogni qualvolta mio padre si inventa un nuovo malanno gli rispondo che passerà, in sostanza continuo a cucinare fregandomene un po’ del resto e tenendo la casa pulita ed accogliente, accendendo candele profumate e bruciatori… è come se dopo la tempesta che ho vissuto con la malattia di mia madre nulla mi toccasse più di tanto…

Sicuramente nel corso della settimana corro come una trottola tra lavoro, spesa, studio ed impegni familiari, ma nel fine settimana mi alzo tardi e giro per la casa a passi felpati, ancora in pigiama indugio nel gustarmi una colazione tranquilla, lunga, calma… io e solo il silenzio fuori dalla finestra, il balcone che guarda il bosco, l’aria ancora tiepida, le cagnette che reclamano un paio di snacks spingendomi con il naso finchè non cedo alle loro richieste.

Ancora davanti alla tazzina del caffè sistemo sul cellulare la lista spesa in maniera tale da non dimenticare nulla, lista che mano a mano che la dispensa si svuota provvedo a stilare, ma il sabato punto all’essenziale per non massacrarmi di pesi, allora l’idea prende forma, mi rendo conto di aver terminato la farina integrale e so di avere appuntato la ricetta dei testaroli, mi aveva colpita, devo averla letta non so dove ma mi sembrava perfetta per un piatto gustoso e veloce, con quel tocco un po’ rustico che si sposa bene con il dolce della frutta.

Ho una confettura Fiordifrutta mandarino e curcuma Rigoni di Asiago, una cosa strepitosa che volevo valorizzare al meglio, ottima con i sapori dolci, ma vuoi mettere l’accoppiata dolce-salato? Estasi allo stato puro poiché la confettura viene esaltata al massimo livello. Proviamoci. A me è piaciuto tanto.

Post in collaborazione con Rigoni di Asiago.

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Testaroli al cacao con noci e confettura di mandarino e curcuma
Tempo di preparazione 20 mins
Tempo di cottura 6 mins
Tempo Passivo 30 mins
Porzioni
3 persone
Ingredienti
Tempo di preparazione 20 mins
Tempo di cottura 6 mins
Tempo Passivo 30 mins
Porzioni
3 persone
Ingredienti
Istruzioni
  1. Versare le farine in una ciotola capiente, aggiungervi un cucchiaio raso di cacao amaro, unirvi il sale e l'acqua, un po' alla volta e mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi. Lasciare la pastella a riposo in luogo fresco per almeno trenta minuti.
  2. Trascorso il tempo di riposo, ungere leggermente una padella antiaderente e versarvi una mestolata di pastella, in maniera da ottenere una crepe abbastanza spessa (dai 2 ai 4 mm.), cuocerla per bene su ambo i lati (circa un paio di minuti a lato) e poi proseguire sino a terminare l'impasto.
  3. Tagliare le crepe, una volta fredde, a rombi regolari e, dopo aver portato ad ebollizione una pentola d'acqua, aggiungervi un pizzico di sale e tuffarvi i testaroli, facendoli cuocere per un paio di minuti.
  4. Scolarli e impiattarli, condendoli con qualche cucchiaiata di confettura al mandarino e curcuma Rigoni di Asiago (eventualmente ammorbidita con un po' di acqua di cottura) e cospargendoli con una manciata di noci tritate grossolanamente tra le mani.

Collaborazioni/ Dolci e desserts/ Rigoni di Asiago

Baklava con miele al limone

Questa è una di quelle ricette che o si amano o si odiano, dipende dal grado di dolcezza che accompagna i gusti del proprio palato: io sono per il dolce zuccherosissimo, quello che stanca molte persone ma che io amo alla follia, io che sono tipa da marzapane e marron glacé.

E’ un dessert tutto sommato conosciuto eppure ben pochi si avventurano a prepararlo in casa, ne esistono innumerevoli varianti come diverse tra di loro sono le origini di questa meraviglia dal sapore un po’ mediorientale, le ricette annoverano provenienze turche (forse questa è l’origine più accreditata), albanesi, greche, macedoni, ma nella mia terra è molto conosciuto in quanto siamo la porta dell’est, confinanti con la Slovenia e vicinissimi alla Croazia, insomma qui con la Baklava si familiarizza alla grande 🙂

Ho avuto l’occasione di provare questo meraviglioso Mielbio Limone della Rigoni di Asiago e mi è sembrato perfetto per variare un po’ la ricetta tradizionale: l’aroma di limone si sposa perfettamente con il gusto tipicamente mediterraneo di questo dessert riuscendo a smorzarne un po’ la dolcezza e rendendola meno stucchevole.

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Baklava
Tempo di preparazione 30 mins
Tempo di cottura 45 mins
Tempo Passivo 1 notte di riposo
Porzioni
6 persone
Ingredienti
Per la baklava:
  • 8 fogli pasta fillo
  • 100 g. noci tritate grossolanamente (al netto del guscio)
  • 100 g. pistacchi tritati grossolanamente (al netto del guscio, per un sacchetto di 200 g.)
  • 130 g. zucchero semolato
  • q.b. cannella in polvere
  • 80 g. burro fuso
Per lo sciroppo:
Tempo di preparazione 30 mins
Tempo di cottura 45 mins
Tempo Passivo 1 notte di riposo
Porzioni
6 persone
Ingredienti
Per la baklava:
  • 8 fogli pasta fillo
  • 100 g. noci tritate grossolanamente (al netto del guscio)
  • 100 g. pistacchi tritati grossolanamente (al netto del guscio, per un sacchetto di 200 g.)
  • 130 g. zucchero semolato
  • q.b. cannella in polvere
  • 80 g. burro fuso
Per lo sciroppo:
Istruzioni
  1. Per prima cosa tritare la frutta secca, non troppo finemente (io uso il mortaio, sentirete che profumo!) e metterla da parte, nel frattempo fondere il burro e usarlo per spennellare una teglia da forno.
  2. Dividere la pasta fillo in pezzi adatti ad essere inseriti nella teglia, stendervi uno strato e spennellarla abbondantemente con il burro, poi ripetere l'operazione con un altro strato sino ad arrivare a quattro fogli.
  3. Versarvi metà dello zucchero mescolato con metà della frutta secca e della cannella e ripetere l'operazione dei quattro strati di pasta fillo imburrata, per terminare con lo zucchero, la cannella e la frutta secca rimanente (abbondate pure, la frutta secca appena uscita dal forno è paradisiaca).
  4. Terminare con la pasta fillo che resta, ritagliare nella forma desiderata (tradizionalmente si ritagliano dei piccoli rombi) ed infornare a 160° per circa 35 minuti, poi alzare la temperatura a 200 gradi per ancora 10-15 minuti.
  5. Ora procedere con la preparazione dello sciroppo, che andrà realizzato portando l'acqua ad ebollizione ed aggiungendovi lo zucchero, il miele e il succo di limone; lasciar raffreddare lo sciroppo e versarlo sul dolce appena sfornato.
  6. Se lasciato una notte a riposo il risultato sarà divino! Io però non ho resistito e l'ho addentato ancora caldo... 😉
Recipe Notes

Essendo un dolce antico e tradizionale presente in molte culture balcaniche le versioni sono molteplici quindi non troverete mai un’unica verità relativamente ad ingredienti e dosi. Questa rispecchia il mio gusto personale ma sentitevi liberi di apportare tutte le modifiche che il vostro gusto vi suggerirà.

Appoggiare la pasta fillo in una teglia rivestita di carta forno.

Spennellare con abbondante burro fuso ciascun strato di pasta fillo.

Tritare le noci e i pistacchi insieme con lo zucchero e la cannella utilizzando un mortaio.

Stendere metà del composto sul quarto foglio di pasta fillo.

Ricoprire con altri quattro strati imburrati.

Terminare con una generosa spolverata di frutta secca tritata con zucchero e cannella prima di infornare.

 

Dolci e desserts

Una nuova casetta ed un plumcake alle noci al profumo di whiskey

Il vento soffia

cambia le cose

e anche le pietre

diventano rose.

(Morga, la maga del vento – Moony Witcher)

Il primo post del nuovo blog è un po’ come il primo quadro che appendi in una casetta nuova, fresca di vernice, ancora con qualche lavoretto in sospeso, quelli che poi con il tempo riesci a terminare, ma senza fretta, vivendola giorno dopo giorno: oggi il blog è così, è online da pochissime ore e i piccoli particolari da aggiustare ci sono, ma essendo io una smanettona senza particolari conoscenze tecniche e informatiche abbiate pazienza, ce ne vorrà di tempo e di tentativi per arrivarci. E’ un po’ come quando fai dei piccoli lavori in casa, quelle cose amatoriali, con un tocco di bricolage, che vanno avanti più grazie alla fantasia che alle competenze dovute, ma l’importante per me oggi è essere di nuovo qui con voi.

Questo è l’inizio di una nuova vita virtuale, non più ospite del dominio di IFood perché volevo volare da sola, non perché ci siano stati dei problemi personale, ma ho colto l’occasione per uscire da un qualcosa che non mi apparteneva più molto, ma grazie al quale ho appreso tante cose, sono uscita da quella che è stata un po’ la mia scuola di blog e di fotografia, dove mi sono fatta coraggio per decidere di aprire un dominio tutto mio: in questi anni ho conosciuto persone splendide che fortunatamente non ho perduto, ma ho trovato anche qualche episodio spiacevole e manipolato a mio sfavore, ma passo oltre e guardo avanti che il mio tempo è troppo prezioso per perderlo in discussioni sterili. Insomma, ne esco diplomata! 🙂

Ora affronto un percorso tutto mio, realizzato anche grazie al contributo di alcune ragazze che mi hanno supportata al cento per cento colmando le mie carenze tecniche e aiutandomi con una generosità commovente, ho letto di molti motivi di risentimento da e verso la piattaforma che ci ha ospitate per quattro lunghi anni (Quattro? Così hanno scritto, io non ho verificato perché ci stavo bene e il tempo mi è volato!), io personalmente non ho nulla da recriminare, è stata un’occasione di crescita che mi ha portata ad essere ciò che sono oggi ed è grazie a questo bagaglio di esperienza che ho deciso di provarci. Un po’ come quando vieni da anni di affitto e decidi di acquistare un monolocale… 🙂

Festeggio con un plumcake semplice, un po’ rustico, com’è nella mia natura sempre molto hygge, un dolcetto da condividere con voi tra quattro chiacchiere e la consueta tazza di the, una cosa veloce da preparare poiché, purtroppo, di problemi ne ho ancora parecchi e il tempo libero è poco. Ma non demordo e cerco di ritagliarmi i miei spazi, imprescindibili, a costo di dover fissare dei paletti tra me e il resto: un momento di respiro lontana dal mondo mi appartiene di diritto e oggi lo voglio condividere con voi.

NdR: Questa ricetta trae origine, anche se con alcune modifiche, da quella di una torta pubblicata in passato da Francesca sul portale IFood.

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Plumcake con le noci al profumo di whiskey
Tempo di preparazione 10 mins
Tempo di cottura 40 mins
Porzioni
Ingredienti
Tempo di preparazione 10 mins
Tempo di cottura 40 mins
Porzioni
Ingredienti
Istruzioni
  1. Si tratta di una preparazione velocissima per la quale è sufficiente uno sbattitore oppure un robot da cucina: versare lo zucchero (con il pizzico di sale) e il burro ammorbidito (basta un minuto al microonde alla temperatura minima, se come me lo avete dimenticato nel frigorifero), sbattere bene, unire le uova e continuare a sbattere, aggiungervi la farina con il lievito, setacciati, continuando a mescolare. A questo punto unire le noci spezzettate grossolanamente con le mani e i bicchierini di whiskey e mescolare ancora un po'. Ungere lo stampo da plumcake, infarinarlo e versarvi il tutto, zuccherare un po' la superficie e poi infornare a 180° per circa 40 minuti, controllando la cottura con lo stecchino. A piacere è possibile aggiungere qualche gheriglio di noce in superficie, prima della cottura, per conferire una nota croccante al plumcake.

Conserve/ Economiche/ Ricette vegetariane/ Salse e sughi

Il pesto di ottobre con foglie di ravanello e noci

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Finalmente è sabato, finalmente tiro un po’ il fiato dopo la consueta settimana da incubo, densa di problemi e di lavoro: è un sabato diverso, sola a casa con le cagnette mentre il marito è al lavoro e il figlio è in barca con la fidanzatina (siamo in periodo di Barcolana), quindi mi ritaglio qualche ora per me e intanto penso a molti anni fa, all’ultimo Oktoberfest cui siamo riusciti ad andare, quando ai Mass (il tipico boccale di birra da litro) si accompagnavano quintali di ravanelli intinti nel sale perchè smorzavano l’effetto dell’alcool rendendo possibile bersi tranquillamente tutto il litrozzo! Anche due volendo… senza mai ubriacarsi… 🙂

Quindi volevo ritornare un po’ al sapore delle mie vacanze di allora, quelle spensierate di sposini novelli che se la godevano a bere e cantare, e con l’occasione di farmi una scorpacciata di ravanelli questa volta mi sono trovata anche i mazzi di foglie, bellissime e fresche, tant’è che sarebbe stato un delitto doverle buttare!

Ci ho fatto un pesto, complici i pinoli raccolti in Puglia durante le vacanze, che ho accompagnato ad una bella porzione di noci per addolcire il sapore pungente delle foglie di ravanello e ottenendo una salsina velocissima, economica e perfetta per chi, come me, corre tutto il giorno… un’altra quasi “non ricetta” che però sicuramente può tornare utile nei momenti di panico.

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Ingredienti:

le foglie di tre mazzetti di ravanelli

2 spicchi d’aglio

una manciata di pinoli

tre manciate di noce sgusciate

un pizzico di sale

olio evo q.b.

pecorino grattugiato a piacere (o parmigiano)

Procedimento:

Non c’è… basta frullare tutto insieme e versando l’olio a filo, con l’accortezza, se si vuole conservare il pesto in frigorifero per parecchi giorni, di non aggiungerci il pecorino, ma di mettercelo solo nel momento in cui di andrà a condire la pasta poichè tende a fermentare; è comunque possibile congelare il pesto nel caso in cui lo si voglia utilizzare dopo un periodo di tempo più lungo.

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Dolci e desserts

In preparazione per l’Avvento

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Anche stamani mi sono svegliata letteralmente in mezzo alle nuvole, una nebbia da tagliare con l’accetta, un’umidità da far paura, con i vetri delle finestre che gocciolano, un proliferare (di nuovo…) di muffa sulle pareti della camera (problema da risolvere quanto prima), la strada davanti casa che mette tristezza solo ad affacciarsi al balcone, tutto lucido d’acqua, rivoli che scendono lungo il selciato, le foglie schiacciate nelle pozze… persino il bosco sembra triste, gli alberi con le fronde abbattute sotto questa nebbia schiacciante che sta penetrando ovunque, nei muri, nelle ossa, nell’anima. Bisogna infornare un dolcetto, assolutamente, è una questione di sopravvivenza della specie.

In queste giornate forzatamente casalinghe sto approfittando per risistemare la casa (impresa epica) e nello scartabellamento della cucina ho trovato (oltre ad un quintale di polvere 🙂 ) un sacco di bellissimi libricini che usavo all’epoca in cui non avevo internet per la ricerca di idee e ricette.

Tra questi ho rinvenuto un libretto molto carino sui dolci tedeschi delle feste e, in particolar modo, la ricetta di un dolce tradizionale viennese dell’Avvento: non ho potuto riprodurlo fedelmente per mancanza di ingredienti visto che ancora non sono uscita a fare la spesa, ma il risultato è stato epico (come l’ha definito mio figlio)!

Ho ottenuto un consistenza dolce, ricca e morbida, con uno strato di glassa colorata e agrumata a stemperare la dolcezza dell’impasto e lo scrocchiare delle scorzette di arancia caramellate sotto i denti completa il tutto in maniera superba!

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Ingredienti per l’impasto:

160 g. di zucchero

75 g. di cioccolato fondente + 1 cucchiaio di cacao amaro

70 g. di burro

50 g. di noci sgusciate

60 g. di farina di frumento

4 uova

1 cucchiaino e mezzo di lievito per dolci

un pizzico di sale

Ingredienti per la glassa:

150 g. di zucchero a velo

2 cucchiai di succo d’arancia

1 cucchiaio di succo di limone

2-3 cucchiai di alchermes

Ingredienti per decorare:

buccia d’arancia caramellata a pezzettini

Procedimento:

Frullare il burro morbido insieme con lo zucchero, il cioccolato ed il cacao, sino ad ottenere un composto omogeneo. A parte montare gli albumi a neve ferma con un pizzico di sale e mettere da parte. Unire i tuorli con l’impasto appena preparato, aggiungendovi anche la farina e il lievito, mescolare ancora e, solo alla fine, aggiungere delicatamente gli albumi affinchè l’impasto non smonti.

Imburrare uno stampo da plumcake ed infornare nel forno preriscaldato cuocendo a 180° per circa 40 minuti.

A questo punto, nel mentre se ne attende il raffreddamento, viene preparata la glassa, sciogliendo lo zucchero a velo nel succo degli agrumi con l’alchermes in un padellino antiaderente e a fuoco basso poichè si scioglie subito e utilizzarla colandola sul dolce raffreddato e sformato.

Ora sarà possibile caramellare velocemente le scorzette di arancia e decorare il nostro dolcetto dell’Avvento (ho aggiunto qualche pezzettino di colatura della glassa perchè è golosissima e ha un bel colore)!

Le foto sono state scattate in condizioni di luce pietosa, ma finchè la nebbia non se ne va non ci sono speranze….

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