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Vegetariane

Bimby/ Insalate

Sembrava solo una carota

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Da circa un anno non solo sto sostenendo una lotta senza pari con la bilancia, ma sono arrivata a trascorrere le ultime settimane con lo stomaco a pezzi e un’irritabilità da isteria, finchè ho avuto un’illuminazione: è tutta colpa del frumento! E l’ho tolto, reintrodotto, ritolto…ed era lui, solo lui il responsabile del mio nervosismo (e io che incolpavo l’ufficio….), quindi sono iniziati gli esperimenti per stare meglio, senza annoiarmi, senza vivere di banali insalate… e senza trovarmi sempre a lavorare tanto per ottenere l’insalata sfiziosa, raffinata e pretenziosa, senza ottenere per forza il rustico artificiale, senza affettare, tritare, lavare, centrifugare e perdere un’ora solo per una terrina di verdura.

Ho aperto il frigorifero e c’erano due bellissime carote, di quelle arancione vivo, freschissime, dolci e croccanti, quindi le ho lavate e le ho messe a pezzettoni nel boccale del Bimby (ma basta un robot qualsiasi, non mi stancherò mai di precisarlo), ho aggiunto l’olio, il prezzemolo, lo sciroppo di balsamico, il sale e il pepe e ho tritato tutto per 30 secondi a vel.4; è una non-ricetta, ma la propongo a  tutte voi che rincorrete la prova costume senza spendere follie in alimenti esotici e a prezzo d’oro, senza lavorare troppo, ma senza cadere nella banalità.

Il dolce croccante della carota, il profumo unico del balsamico, la dolcezza del prezzemolo appena colto e…. io ci ho messo qualche filetto di alice sott’olio, un concentrato di carattere, di personalità, un tocco un più che non mi ha fatto rimpiangere la mancanza del carboidrato, che mi ha evitato un altro mal di stomaco senza perdere il gusto di mangiare… e dire che sembrava solo una carota!

Ho trascorso la serata acciambellata sul divano, da sola (che bello ogni tanto), senza marito, nè figlio, nè cani… con la ciotola di carote guardando “Paris-Manhattan”, delizia estetica e romantica, mai banale come le mie carote, dai toni espressivi e personali come la mia insalata… provate e, se amate la verdura, non ve ne pentirete!

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Ingredienti:

2 carote medie

un ciuffo di prezzemolo fresco

due cucchiai di olio evo

2 cucchiaini di sciroppo di balsamico

sale e pepe q.b.

4-5 alici sotto’olio (facoltativo)

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Dopo tanto tempo ritorno con un po’ di musica… a quest’ora della sera, in totale solitudine, ci sta proprio bene!

Antipasti e stuzzichini/ Etniche

Inarisushi, lo street food d’Oriente

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Nel “pacco delle mille meraviglie” che mi è stato donato dal mio cugino nippo-svizzero c’era anche una strana busta che stentavo a provare: ci ho messo qualche mese, approfittando del fatto che si trattava di una preparazione impacchettata sottovuoto e che quindi mi concedeva qualche dilazione temporale…. alla fine l’ho chiamato e gli ho chiesto aiuto perchè proprio non ricordavo cosa dovessi farne (le istruzioni c’erano, ma espresse con gli ideogrammi… 🙁 )!

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Nel mentre facevo ricerche sulla preparazione ho scoperto che si chiamano Inarisushi e che non sono altro che delle “taschine” di tofu fritto in cui va inserito il riso, trattato alla stessa maniera utilizzata per la preparazione del sushi, ossia risciacquato ripetutamente per fargli perdere l’amido, bollito e condito con dell’aceto di riso; per arrivare a realizzare queste strisce di tofu, lo stesso va fritto più volte per farlo arrivare ad una temperatura elevata e ottenendo un prodotto chiamato “aburaage”.

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Vi sono delle varianti anche per questo piatto: abbiamo il Fukusa-zushi (帛紗寿司) e il Chakin-zushi (茶巾寿司), che ricordano di più una omelette, anche se, in tutta onestà, non so bene quale sia la variante che ho messo in tavola, so solo che fortunatamente ho aperto la busta e ho trovato le tasche di tofu pronte, bastava staccarle e aprirle con molta cautela (operazione difficoltosa perchè tendono a rompersi) e riempirle di riso, poi condire con il sugo già pronto, a base di soia e molto d0lce.

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Non serve far altro perchè il calore del riso appena bollito sarà sufficiente a riscaldare il tofu e il sugo: è un piatto dal sapore strano, dolce e gradevolissimo, quasi uno spuntino o un antipasto, molto leggero e perfetto se l’appetito è scarso… chiaramente prepararlo da sè in casa mi sembra impraticabile se non siete degli esperti in cucina orientale, ma se lo trovate in qualche negozietto etnico non lasciatevelo scappare, è una delizia!!!

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Dall’immagine della confezione si nota quale sarebbe la presentazione perfetta…ma vi giuro che non vi sono proprio riuscita, erano scivolosi e fragilissimi…..

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Bimby/ Pizze e pane/ Ricette vegetariane

Una torta salata per lenire la stanchezza…

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Trascorrono i giorni, le settimane e io sono sempre più intasata, indaffarata, di corsa… gli impegni si fanno sempre più pressanti tra appuntamenti dal dentista, il figliolo da marcare sempre più stretto affinchè studi e non dimentichi la testa a casa quando va a scuola, il computer che dà sempre più problemi… non che non cucini, ci mancherebbe, ma non riesco a scattare le foto, a scrivere un post, a cucinare qualcosa di carino da condividere con voi perchè quando arrivo a sera e ho sfornato delle cose che mi hanno soddisfatta manca il tempo per la foto, manca oramai la luce e…zac…passano le cavallette e la pietanza non c’è più!

Ieri sera me li sono imposti un paio di scatti, ben lontani dalla perfezione, ma la torta salata era davvero deliziosa, economica, semplice, veloce e gradita da tutti, anche dal piccolo biondo fastidioso che vivrebbe solo di salamini piccanti e di speck affumicato: ci sono le sere in cui rincasi disperato, cerchi di recuperare le forze con una doccia bollente e poi apri il frigorifero… nel mio c’erano solo le coste, frutto di un’offerta da cinquanta centesimo al chilo, poche uova regalatemi da un’amica che vive in campagna, qualche pacco di farina e un po’ di latte, il tempo stringeva da paura e ho provato a realizzare un pasto pressochè completo a base del mio alleato “salvacena” di sempre: il Bimby (santo subito)!

Premesso che non ci vuole assolutamente nulla a replicare la pietanza senza il famigerato attrezzo, che io ho usato solo a causa dei tempi ristretti a mia disposizione, quindi ecco qua le spiegazioni adatte ad ogni cucina:

Ingredienti per la pasta brisè all’olio:

250 g. di farina

60 g. di olio evo

un cucchiaino di lievito madre in polvere

100 g. di acqua

un pizzico di sale

Ingredienti per la farcitura:

600 g. di bietole bollite (pesate dopo la cottura)

50 . di pecorino romano

mezza cipolla

3 uova

50 . di latte

sale q.b.

Preparazione Bimby:

  • inserire il pecorino nel boccale e tritare 20 sec. a vel.8, poi mettere da parte;
  • mettere nel boccale la farina, il liveito, l’acqua e l’olio e far andare 20 sec. a vel.5;
  • stendere la pasta nella terrina,
  • mettere la cipolla nel boccale e tritare 5 sec. a vel.6, aggiungere l’olio e cucere 3 min. a 100° in senso antiorario a vel.1;
  • inserire anche le coste (precedentemente cotte 15 min. al Varoma) e far andare 5 min. a 100°, antiorario e a velocità soft;
  • versare nella teglia sopra la pasta brisè;
  • inserire ne boccale le uova, il pecorino, il latte e il sale e far andare 10 sec. a vel.3;
  • versare il tutto nella teglia e infornare a 180° per 30 minuti a forno ventilato.

La preparazione classica prevede la preparazione della brisè a mano o con l’aiuto di un robot da cucina e un po’ di cottura della verdura, quindi i passaggi sono abbastanza superflui: qui riporto la versione ultrarapida perchè non penso di essere l’unica a trovarmi nel panico alle 8 di sera dopo una giornata di lavoro massacrante e non aver nemmeno la forza d cucinare… insomma, si tratta di ingredienti quasi sempre presenti nelle nostre dispense, non è un piatto di alta cucina, ma con poco ho ottenuto una cena che ha soddisfatto tutti e anche esteticamente gradevole!

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