Penultimo giorno di vacanze natalizie (per mio figlio, non certamente per me che ho battuto ogni record di presenza in ufficio!), ma non potevo proprio dirgli di no… dopo settimane di “martellamento” continuo per farsi portare allo Skatepark!
Lo skate nuovo gliel’ha portato S.Nicolò e, da quando ha provato a salire sulla prima tavola, è stato amore a prima vista, alla faccia di tutte le volte in cui ho cercato di insegnarli a pattinare, io che adoro volteggiare sulle rotelline…
Non mi è rimasto che caricare figliolo e skateboard sullo scooter e rassegnarmi, l’ho visto timidamente iniziare a prendere le “coordinate” per testare l’equilibrio, guardando ammirato ed intimorito i ragazzi più grandi, esperti e sicuri nel volteggiare ed esibirsi in acrobazie che a me facevano venire i brividi… gli scintillavano gli occhietti mentre io attendevo pazientemente su una panchina ghiacciata, a gelarmi il fondoschiena mentre il sole iniziava a scendere al di sotto dell’orizzonte, mentre si tuffava nel mare e lui era sempre più eccitato dai piccoli, grandi passi che riusciva a fare a forza di provare, provare, provare….
Nel frattempo si accendevano le luci, illuminando un cielo dai mille colori ed io, imbaccuccata e con le mani guantate, che scattavo a raffica, con quelle piccole potenzialità che mi può dare l’obiettivo di un telefonino: questo è il cielo (gelato) che ammantava tutta la sua felicità di quel pomeriggio rubato allo studio e tanto atteso!
Nel rincasare pregustavo una doccia bollente, che mi potesse riscaldare sino nel profondo, di quelle che ti mettono addosso i brividi di piacere, e ho pensato a come sarebbe stato bello farla con un bel sapone esfoliante, di quello che poi richiama una massaggio energico con l’olio di mandorle e ti senti tutta rossa e bollente… il sapone ancora non è pronto, lo vedete dalle foto che il colore non è uniforme e necessita di ulteriore stagionatura, però è bello sapere che è lì, che tra un paio di mesi potrò rincasare dal freddo invernale e farmela questa doccia bollente al caffè! Sono le piccole cose più belle, preziose perchè desiderate, semplici momenti, ma voluti intensamente, com’è stato lo Skatepark per mio figlio….
Questo sapone è stato realizzato con il consueto procedimento, utilizzando, quale base acquosa da unire alla soda, 300 gr. di caffè lungo freddo e, al nastro, dei fondi di caffè esausto (ho utilizzato 2-3 cucchiaiate, a gusto personale)… una beauty farm domestica che non ha nulla da invidiare alla migliore Spa!
Nel mentre aspettavo il mio bimbo, piena di amore ed ammirazione (perchè sono pazza di lui!!!), resistevo al freddo che mi attanagliava le gambe immergendomi nella musica del mio lettore mp3, sempre presente nel consueto borsone da Mary Poppins che mi tiene compagnia dal mattino alla sera… ora clicco e cerco uno dei brani più belli da ascoltare insieme a voi…
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12 Comments
accantoalcamino
7 Gennaio 2013 at 22:25Tat, se vedessi quel sapone da qualche parte lo prenderei per un dolce ai semi di papavero 😉 Mi piace sentirti così radiosa, evvai!! A proposito di semi di papavero mi sto accingendo a fare la gibanica 🙂
cucinaincontroluce
7 Gennaio 2013 at 22:31La gibanica??? Che bontà… fantastica!!! E nemmeno semplicissima….
Chissà poi tutti questi saponi come verranno…. tra un paio di mesi li proviamo? Sì…piano piano tante cose iniziano ad andare a posto, ogni tassello al proprio posto, ma ancora c’è un po’ di trambusto in giro….
Un abbraccio forte!
accantoalcamino
7 Gennaio 2013 at 22:33C’è sempre un “assestamento” 😉 ♥
cucinaincontroluce
7 Gennaio 2013 at 22:37Confucio disse di sedersi in riva al fiume e di aspettare che il corpo del nemico passi lungo il corso d’acqua… qui di corpi ne stanno passando un bel po’, io non sono vendicativa però me la sto ridendo…. e forse prima o poi recupero anche qualche rapporto sciupato dalle incomprensioni… 🙂
arabafelice
8 Gennaio 2013 at 15:44DI nuovo l’ho preso per un budino…sono malata 🙁
cucinaincontroluce
8 Gennaio 2013 at 15:47Questa volta sei giustificata in quanto tratta in inganno dalla foto, ma avendo riempito sino all’orlo lo stampo più grande ho approfittato di uno stampo modose in silicone…da budino!
Ciao ghiottona!!! 🙂
edvige
8 Gennaio 2013 at 20:54Ah gelarti il …bagno e magari bevendo un buon vion brulè ascoltando musica il massimo….. purtroppo a me il bagno in vasca è precluso grrrr io adoro l’acqua bollente e non va bene per me immergermi quindi docce bollenti e sto sotto anche venti minuti poi sono …caldissima.
Gibaniza….mmmmmm troppo consistente e dolce ma se qualcuno la fa posso sempre assaggiare…ehehehehe ciaoooo :DD
cucinaincontroluce
8 Gennaio 2013 at 20:57Ahahah…approfittatrice, ti sacrifichi per testare la qualità della gibanica? Anch’io adoro l’acqua bollente, non uscirei mai dalla doccia, quando finalmente mi decido c’è una nebbia da Val Padana… E comunque…il vin brulé era qualcosa mi magnifico…. speziato, con l’arancia, sobbollito a lungo… non ti dico il profumino in casa!!!
Un bacino!
patalice
8 Gennaio 2013 at 21:31…se non mi avessi detto che era sapone mi sarebbe venuta l’acquolina in bocca… sarà l’ora!
cucinaincontroluce
8 Gennaio 2013 at 21:41Ciao, benvenuta e grazie della visita… sono passata dalle “tue parti” e ho visto un proposito bellissimo: studiare! E farlo seriamente! Brava…. ce la devi fare, ma davvero, io la laurea l’ho presa con mio figlio piccolo, lavorando e studiando la notte, la specializzazione pure, follia pure col senno di poi, ma sai la soddisfazione!
Grazie di esser passata, davvero… altrimenti non avrei mai avuto modo di conoscerti e mi sarei persa un’occasione!
Un abbraccio, Tatiana
edvige
9 Gennaio 2013 at 17:42Ho un dono per te da domani sul mio blog.
cucinaincontroluce
9 Gennaio 2013 at 19:25Ma vaaa???? Ma lo sai che sono come i bambini che aspettano Babbo Natale io….. ora sto in fibrillazione sino a domani…..