Dopo tanti giorni di feste e bagordi vi sentite belli pienotti e rimpinzati, vero?
Io no…prrrr!!!! Ahahah, come ogni anno intorno a Natale mi passa l’appetito, non amo nè panettoni, nè pandori, nè il cioccolato, quindi questo tripudio di colesterolo finisce con il darmi la nausea, però vi voglio bene e quindi penso alle vostre arterie con un bel yoghurtone home-made!
Il tutto nasce dalla mia intolleranza al latte, alimento del quale sono tremendamente ghiotta, ma non reggo nemmeno quello privo di lattosio, non c’è nulla da fare e più passano gli anni e peggio sto, ero arrivata a privarmi anche degli yoghurt, almeno finchè ho scoperto che se la fermentazione viene fatta “a modino”, quindi con il dovuto rispetto dei necessari tempi affinchè vi sia la completa modificazione del lattosio… lo yoghurt me lo posso mangiare a vagonate!
Evidentemente a livello industriale i tempi sono notelvolmente ristretti con la conseguenza che il mio corpo se ne accorge scatenando immediatamente una reazione immunitaria tremenda, ma siccome sono una che non si arrende facilmente ho trovato questa soluzione, tralaltro veloce ed economica.
E’ sufficiente far arrivare all’ebollizione un litro di latte e farlo poi sobbollire lentamente per i successivi quindici minuti, poi spegnere il fuoco e lasciare il tutto a riposare, scoperto, per mezzora; a questo punto aggiungere un vasetto di yoghurt (il primo sarà necessariamente quello acquistato, ma poi andrete avanti con il vostro yoghurt autoprodotto, salvo ricominciare da capo nel caso in cui inacidisse troppo per i vostri gusti), mescolare e travasare nei contenitori in vetro della marmellata.
Io li tengo al calduccio sino al giorno seguente nel forno (spento), dopodichè li ripongo in frigorifero: sembra durino sino a cinque giorni, ma io me li divoro subito, quindi non offro idonee garanzie di scadenza.. 🙂
Di una semplicità disarmante, ma ho voluto postare questo procedimento poichè ancora mi sento chiedere se non uso la yoghurtiera, il che mi fa supporre che non si tratti di una procedura particolarmente diffusa, benchè estremamente efficace.
In questi giorni, nonostante non abbia saltato un giorno di ufficio, ma complice la chiusura delle scuole (e gnometto più tranquillo), mi sono sentita un po’ più rilassata e ho voluto intraprendere qualche lavoretto non strettamente necessario, ma estremamente piacevole, come questa preparazione; a tal proposito desidero riportare le bellissime parole inviatemi dall’amica più cara che ho… lei che mi conosce bene… e che sa che farò di tutto per metterle in pratica:
Non smettere mai di correre verso un traguardo, non smettere di essere
te stesso, lotta sempre per ciò che desideri.
Vivi per la tua vita, ama chi ti ama e aiuta quando puoi, sogna sempre
mete impossibili, regalati in ogni istante attimi di vita eterna e in
tutto questo immenso vivere racchiudi la magia dell’amore..
– Madre Teresa di Calcutta –
Da parte mia, per ora, ci metto le note di uno dei brani musicali che più amo… ascoltando ciò che ci fa sentire a proprio agio l’impegno procede come un fiume in piena….
[youtube=http://youtu.be/h2KvINaIxd8]
8 Comments
edvige
5 Gennaio 2013 at 9:07Ciao no non conoscevo questo procedimento e penso che non sia nemmeno molto cobnosciuto a parte la yougurtiera. Non ho problemi di lattosio ma lo yougurt mi piace molto sopratutto quello a base di kefir. Grazie per la musica non la conoscevo e la frase di Maria Teresa di Calcutta è sempre stata mia e lo è ancora rispecchia il mio carattere che anche con l’età resta sempre giovane e mi prefiggo sempre cose forse impossibili… ciaoo buona giornata
cucinaincontroluce
5 Gennaio 2013 at 21:32Ciao cara, ti assicuro che il procedimento è semplicissimo e ottieni uno yoghurt cremoso e strabuono!
Il video è relativo ad un interprete che amo moltissimo, ha inciso dei brani veramente stupendi… ne posterò qualche altro!
La frase di Maria Teresa mi è stata dedicata dalla mia amica del cuore, l’unica che di me sa tutto e che mi ha sempre appoggiata in qualsiasi cavolata stessi facendo… e lei mi conosce tanto bene! E’ proprio una riflessione azzeccata quella che mi ha dedicato…
Un bacio!!!
ili6
6 Gennaio 2013 at 21:27Conosco il procedimento classico per lo yogurt casalingo, coi fermenti che si tengono in frigo e che aumentano a dismisura….preparato una volta e mai più…questo tuo invece lo sconoscevo.. Non ti assicuro che lo preparerò anche perchè tollero bene lo yogurt acquistato e i vari derivati del latte; invece tollero male il latte vero e proprio dopo averlo allontanato dalla mia dieta per molti anni. Dovrei riabituarmi a consumarlo a piccole dosi.
Molto bella la canzone che ci proponi.
Madre Teresa è Grande in ogni Sua manifestazione e parola.
Ciao, buona nuova settimana.
cucinaincontroluce
6 Gennaio 2013 at 22:45Ciao, anche il tuo commento mi conferma sempre di più che questo metodo semplicissimo è poco conosciuto… mi sembrava un post banale, invece ora sono davvero soddisfatta di averlo pubblicato!
L’ho preparato anche oggi, cremosissimo, per me è davvero una coccola, soffice e senza zucchero….
La musica è davvero bella, ho faticato per molti mesi a riascoltarla poichè mi riportava ad un discorso doloroso, ma improvvisamente sono tornata ad amarla e ho avuto piacere nel condividerla con voi.
La frase di Maria Teresa…beh…rispecchia ciò che lei è stata, una grande! Una grande anche per me che sono atea, eppure l’ho amata, ammirata ed apprezzata… questa frase me l’ha dedicata un’Amica, con la “A” maiuscola, il minimo che potessi fare era pubblicarla…
Grazie della chiacchierata, mi fa sempre piacere averti qui con i tuoi commenti gradevoli e gentili…un bacio!
Tatiana
accantoalcamino
7 Gennaio 2013 at 13:12Ciao Tat, bene bene, anche senza “macchinari” si può otenere ciò che si desidera. Madre Teresa ci ha lasciato una grande eredità, a volte basta saper ascoltare i suoi messaggi per ripartire con slancio. Un abbraccio forte e grazie per il complimento 😉
cucinaincontroluce
7 Gennaio 2013 at 14:57Ciao “bellissima” Libera!!! Hai ragione, senza macchinari si fa qualsiasi cosa, del resto è nato prima lo yoghurt o la yoghurtiera? I macchinari li uso solo quando ne ottengo dei vantaggi concreti (risparmio di tempo in primis…), altrimenti via a mano! Nemmeno per la pasta ho la macchina: mia nonna faceva la pasta a mano… e che ci vuole? E ho appena pranzato al volo, in ufficio, con uno yoghurt “home-made”…strepitoso!!!
In merito a questa grande donna: ultimamente ho avuto modo di leggere molte sue riflessioni e più apprendo e maggiormente accresce la mia stima nei suoi confronti… mi sarebbe piaciuto conoscerla prima!
Un abbraccio e una pioggia di baci!
mammalemma
9 Gennaio 2013 at 17:24ciao ti ho scoperta ora ma ti seguiro ho trovato tante cose interessanti nei tuoi post…vorrei subito provare questa ricetta ma mi sembra tanto per provare…per farne magari un po di meno basta dimezzare la dose? ma poi potrei metterci la frutta?? mio marito divoratore di yogurt ….che notizia poterlo fare in casa! grazie x i consigli baci
cucinaincontroluce
9 Gennaio 2013 at 17:32Ciao e benvenuta tra noi!
Mi fa piacere che questo blog nato da poco ti sia piaciuto e… certo che puoi ridurre le dosi, comunque se hai un divoratore di yoghurt in casa stai tranquilla che quello che ottieni con un litro di latte ti vola! Puoi aggiungerci la frutta, il miele, i cereali… tutto ciò che vuoi! Pensa che mio figlio ci grattugia la cioccolata…. E anche da solo è magnifico, nulla a che fare con quelle cose bianche e acidissime che trovi sugli scaffali del supermercato!
Un bacio e a presto!
Tatiana
PS: ora passo a trovarti…. 🙂