Non ho mai amato la cultura classica, non ho frequentato studi liceali, vengo da una scuola tecnica (che poi sia finita a giurisprudenza è un caso della vita, lo giuro…. volevo frequentare ingegneria!), so poco o nulla di greci e latini, preferisco discorrere di trasformatori e altiforni piuttosto che di poesia, pertanto quando mi sono trovata tra le mani questo romanzo di Laura Sciolla sono rimasta interdetta, stavo per chiuderlo, invece mi sono detta che un paio di pagine non mi avrebbero fatto male… solo che poi le pagine sono diventate tre, quattro, dieci, venti…. mentre divoravo le righe e sognavo, con il fiato sospeso, totalmente presente nella Roma dell’amore infinito tra Lesbia e Catullo, un amore totale, fisico, mentale, denso di tenerezza e foriero di liti, anche furiose, ma rimasto vivido anche negli anni della separazione.
Lei è una nobildonna romana, bellissima, ricca, ma sposata ad un uomo che non ama, che le fa ribrezzo, ma con il quale riesce a concepire una figlia stupenda, lui è un giovane mingherlino, un poeta squattrinato con un cuore immenso che dona l’anima a Claudia, da lei chiamata Lesbia e come tale cantata nei suoi versi, la ama come non mai, la vorrebbe tutta per sè, attende pazientemente la morte del marito e, quando ciò avviene, Lesbia commette l’errore più grande, quello di allontanarlo, aspirando ad un rapporto leggero e fresco, non comprendendo di ferire così a morte il sentimento di Catullo, che vive per lei.
Talora si è parlato di quest’opera come di un romanzo erotico e forse lo è, ma non è solo questo: è un’opera molto bella, scritta divinamente dalla penna di una docente fantasiosa e di gran talento, in cui anche l’erotico non è mai volgare, ma poesia pura… non c’è mai alcuna allusione priva di finezza, ogni riga è permeata da una dolcezza infinita, di una tenerezza che commuove…. Non voglio stendere tutta la trama del romanzo perchè non intendo in alcun modo recensirlo, ma solo darne un’opinione personale e, soprattutto, di cuore…
A me sono uscite le lacrime perchè in una storia romanzata di quanto accaduto migliaia di anni fa ho ritrovato le tracce di una gran persona che non ho mai dimenticato, di una persona che, come Catullo, ha saputo amare in maniera totale e forse, talora, sbagliando atteggiamenti… anche la fisicità è la stessa, anche la tenerezza unita alla passione, e non solo quella dei sensi… la passione caratteriale e la timidezza di Catullo mi hanno colpita al cuore. Un’altra volta.
Però, al di là delle considerazioni personali, ho voluto dedicare queste poche righe ad un’opera bella, da leggere, anche se la rubrica delle letture è ferma da molti mesi: non che nel frattempo non abbia letto nulla, anzi, ma è raro che mi innamori di un libro a tal punto… questa volta è accaduto.
25 Comments
edvige
18 Novembre 2013 at 9:33Anch’io non ho freguentato scuole classiche anzi quelle dei numeri e libri che di questo tipo chiamo “sdolcinati” passo oltre ma mi hai incuriosito e quindi andrò a trovarlo. Buona giornatan e settimana. Ciaoo
cucinaincontroluce
18 Novembre 2013 at 9:39A me è piaciuto proprio il fatto che non si tratti affatto di un libro sdolcinato: è un romanzo scritto bene, leggero, lieve e dolce… ed è raro!
Diemme
18 Novembre 2013 at 9:46L’ha ribloggato su Scelti per voie ha commentato:
Uno splendido invito alla lettura 🙂
cucinaincontroluce
18 Novembre 2013 at 21:34Grazie, fa piacere sapere di aver interessato qualcuno nei confronti di un libro… perchè non è una cosa frequente nè scontata.
Ciao! 🙂
stravagaria
18 Novembre 2013 at 11:41Aggiudicato e in nota in cima alla lista appena termino quello in lettura in questi giorni. Grazie :)))
cucinaincontroluce
18 Novembre 2013 at 21:35Grazie a te per le magnifiche letture che proponi sempre… sapessi quanti splendidi libri ho conosciuto per il tuo tramite!
Un abbraccio! 🙂
la signorina pici e castagne
18 Novembre 2013 at 15:05io quest’ estate ho letto tutto d’ un fiato “la verità sul caso harry quebert”.. oh ma quanto m’ è piaciuto tu non lo immagini!!
trovare dei libri scritti in modo decente e con dei contenuti che valga la pena leggere non è così facile..
i consigli sono sempre ben accetti! : ))))
bacio!!
cucinaincontroluce
18 Novembre 2013 at 21:37E intanto ho preso nota della tua proposta: dalla trama sembra davvero bello! Io sono una lettrice vorace, ma concordo con te in merito alla qualità media di quanto si trova in giro…
Un baciotto! 🙂
la Greg
18 Novembre 2013 at 19:36Io ragioneria ed economia…pensa tu quanto sia lontana dalla cultura classica…però amo Roma e la sua storia, mi incanto davanti ai Fori Imperiali e al Colosseo…leggo poco, pochissimo perché i libri hanno spesso un effetto soporifero almeno fino a quando non trovo quello che mi piace e mi fa sognare…come credo potrebbe fare questa storia struggente d’amore.
Bacioni
Silvia
cucinaincontroluce
18 Novembre 2013 at 21:40Ciao Silvia, vedo che alla fine siamo approdate ambedue in campi non propriamente umanistici, eppure ci capiamo al volo in merito alla poesia di alcune culture… a me ha fatto sognare, probabilmente perchè vi ho trovato del “vissuto”, ma comunque sia l’autrice è davvero brava, molto brava… la grazia che usa nello scrivere è di pochi!
Un bacio a te! 🙂
melodiestonate
19 Novembre 2013 at 12:25interessante lettura..
cucinaincontroluce
20 Novembre 2013 at 13:49Sicuramente diversa dalle solite…
melodiestonate
19 Novembre 2013 at 12:26devo provarli assolutamente
cucinaincontroluce
20 Novembre 2013 at 13:50Questo messaggio penso riguardi il post precedente, ma se è così te li consiglio… sanno veramente d’inverno e di Natale!
melodiestonate
22 Novembre 2013 at 10:56si c’è stato un errore ero troppro presa dai tuoi dolcetti….per quanto riguarda il libro mi sembra scritto bene e vale la pena di leggerlo….un bacio cara
cucinaincontroluce
22 Novembre 2013 at 20:42L’avevo capito, non ti preoccupare… Se lo leggi poi dimmi come ti è sembrato!
Un bacio!
melodiestonate
23 Novembre 2013 at 8:16ciao Tatiana,puoi scrivermi in privato?
marisamoles
20 Novembre 2013 at 14:30Io ho studiato al classico e sono laureata in Lettere. In più insegno Italiano e Latino al liceo scientifico, quindi non si può dire che non sia imbevuta di cultura classica. 🙂 Fa piacere sentire che anche chi non ha studiato le lingue classiche rimanga affascinato da queste storie antiche. Non ho letto il romanzo della Sciolla però segnalo il libro quasi omonimo “Dammi mille baci” di Eva Cantarella per Feltrinelli. E poi, nel caso qualcuno sia interessato, un mio post sul tema: http://laprofonline.wordpress.com/letteratura-latina/odi-et-amo-lamore-tormentato-di-catullo-per-lesbia/.
Sono un’amica di Diemme e mi ha fatto piacere passare di qui.
Un saluto e a presto.
Marisa
cucinaincontroluce
20 Novembre 2013 at 15:16Benvenuta Marisa, mi ha fatto piacere ricevere un commento come il tuo in merito ad un post nei confronti del quale non nutrivo molte speranze di apprezzamento, in quanto ritengo sia difficile ottenerlo dalle masse non appena ci si allontana dall’aspetto ludico e godereccio tipico della cucina… e invece ho ricevuto più commenti di quanti mi aspettassi, certamente anche per merito di Diemme che mi ha gentilmente ribloggata. Comunque sia… noto che coloro i quali mi seguono sono persone degne di nota e curiose nei confronti di qualsiasi proposta! 🙂
Un caro saluto!
PS: a proposito… il libro da te citato è già stato inserito nelle prossime letture…grazie!
conunpocodizucchero
20 Novembre 2013 at 14:33catullo era il mio autore latino preferito lo sai? e appena ho letto mille baci e ancora cento l’ho subito ricollegato a lui. Pensa che ho quei versi scritti su una federe del cuscino: primo regalino al mio omone quando l’ho conosciuto… 🙂 grazie per qst post tatiana!
cucinaincontroluce
20 Novembre 2013 at 15:19Ciao Elena, mi fa piacere che i suoi versi abbiano colpito anche te… pensavo di essere io a perdermi dietro alle parole e alla vita di un giovane vissuto millenni addietro, probabilmente condizionata da alcune mie vicende personali…. Sarà che, provenendo da una formazione tecnico-industriale, mi sono stupita di me stessa!
Un bacio!!! 🙂
accantoalcamino
21 Novembre 2013 at 19:14Ciao Tat, io non mi pronuncio, essendo “fodblogger” ho verificato nel tempo di non essere gradita quando esco dalla cucina. ma un salutino da concittadina me lo permetto, eccome 😉 Ciao.
cucinaincontroluce
21 Novembre 2013 at 21:51E invece non sai il piacere che mi fa averti qui con noi, anche e soprattutto in questo post perchè è un post che parla d’amore… ed è bello che ci sia anche tu! 🙂
Ti aspettavo……
Un bacio forte!
cordialdo
16 Dicembre 2013 at 10:00Laura è una brava scrittrice. Il titolo del suo romanzo che hai letto è proprio un verso di Catullo, il poeta dell’amore che soggiornò anche sul Lago di Garda a Sirmione.
Mi permetto di consigliarti i classici della letteratura senza età e, tra essi, “ANNA KARENINA” du Lev TOLSTOI, il più bel romamzo d’amore che io abbia letto, anche nella sua tragicità, e “NOTRE-DAME DE PARIS di Victor Hugo. Due colonne della letteratura.
Ciao, buona giornata. Osv.
cucinaincontroluce
16 Dicembre 2013 at 10:07Ciao e benvenuto!
Hai citato due autori eccezionali dei quali ho letto alcuni classici, ma senza mai toccare i capolavori che mi consigli: lo farò di certo perchè solo ora apprezzo determinate scelte letterarie che, per lunghi anni, la scuola mi ha fatto detestare! Erano gli autori da leggere durante le vacanze estive, quando, già stanchi e nauseati da un anno scolastico, avevi solo voglia di andare al mare e di scatenarti sulle piste da ballo, figurati il doversi sciroppare “Guerra e pace” a Ferragosto!
Ma ora è un’altra cosa, un’altra età, un’altra vita….
Un abbraccio e buona giornata! 🙂