Giornata da delirio, guai a valanghe, un nervoso folle dopo una nottata insonne…l’assoluta necessità di avere un momento di soddisfazione tutto per me, di coccole che nascono dalla morbidezza del burro, dalla delicatezza della vaniglia, dalla friabilità di una frolla… mi immagino mentre passeggio nei viottoli di Parigi, mentre siedo ad un tavolino di ferro battuto a bere un the accompagnato da questi biscottini deliziosi, mentre sfoglio un libro o disegno, io che amo disegnare quanto leggere, disegno i passanti, le coppie innamorate che si baciano lungo la Senna, disegno la vita che mi scorre davanti.
Sono al Trocadero, fisso l’enormità della Tour Eiffel, le coppie di giovani che si siedono ovunque e ridono, le coppie che, nel biancore della neve parigina, si abbracciano nei loro cappotti e passeggiano nel freddo con la torre sullo sfondo; vedo gli Champs Elysées sotto la pioggia, il selciato lucido e zuppo d’acqua che conferisce una luce quasi violacea alla sera incombente, i passanti con il trench chiuso fino al mento per proteggersi dall’umidità penetrante, con gli ombrelli che si stagliano contro il nero della notte oramai prossima.
Sono a Montmartre, in una boulangerie, e ammiro vetrine coloratissime e piene di sgargianti macarons che mettono la stessa allegria dei ritrattisti che oramai fanno parte dell’architettura bohémienne della Rive Droite, sono seduta sui gradini della Basilique du Sacré-Cœure e scatto foto, tante foto, velate di poesia e malinconia, ma ricche di vita e di dolcezza come questi petit sablés, questi dolcissimi frollini che vi offro a piene mani.
Ingredienti:
25o g. farina
125 . burro
100 . zucchero
1 uovo
buccia grattugiata di un limone
1 pizzico di sale
Farcitura:
50 g. burro
50 g. zucchero
mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia
Il procedimento è semplicissimo: impastare tutti gli ingredienti come per qualsiasi frolla e stenderla abbastanza grossa, ritagliare le forme desiderate e… tocco personale…timbrare ogni frollino! Infornare per 15 minuti a 180°C. a forno ventilato…. et voilà…. pronti!
Anche per la farcitura sarà sufficiente mescolare tutti gli ingredienti, meglio se con un mixer per ammorbidire il burro, e poi stenderlo al centro di un frollino, appoggiarvi l’altro e gustarsi il biscottone doppio più buono del mondo!
26 Comments
edvige
17 Dicembre 2013 at 23:10Ciao tesoro si alle volte bisogn uscire io lo faccio quando chiudo la luce e poi pensando mi addormento. Notte carissima conservami un pò di biscotti.. baseto
cucinaincontroluce
19 Dicembre 2013 at 12:26Solitamente io esco quando infilo gli auricolari ed entro in un concerto, ma talora ho bisogno del silenzio e di sentire solo le mie mani che lavorano…. e allora creo!
Un abbraccio!
Luna
18 Dicembre 2013 at 7:12Che viaggio meraviglioso hai fatto! e grazie per averlo fatto fare anche a me. Ora per favore passami un paio (almeno) di questi biscotti meravigliosi però, che le coccole non bastano mai!!
Bacioni, buona giornata
cucinaincontroluce
19 Dicembre 2013 at 12:28Tutti quelli che vuoi cara Luna! E ti accompagno un po’ per le strade magiche di Parigi così me le godo anch’io visto che due volte su due me le sono fatte di corsa… la terza sarà la volta buona!
Un bacio a te!
marisamoles
18 Dicembre 2013 at 14:05Magnifica quest’aria parigina che sembra uscire dal tuo post!
I biscotti devo essere buoni (ma il burro … 🙁 ), senz’altro meglio dei salati short bread inglesi. Salati in tutti i sensi: per una scatola di biscotti comprata all’aeroporto e messa male nel borsone, ho dovuto pagare 40 sterline di multa.
cucinaincontroluce
19 Dicembre 2013 at 12:38Hai ragione, sono una botta di burro, ma io ho usato quello buonissimo e i sapore era incantevole… basta mangiarne solo un paio e sei soddisfatta per tutta la giornata! 🙂
Ora però mi hai incuriosita e sto pensando di provare a farli gli shortbread, anche se non volo quindi non ho problemi… 🙂
Un abbraccio!
marisamoles
19 Dicembre 2013 at 13:46Io non ho mai provato a farli gli short bread ma hanno un sapore molto salato e sono piuttosto farinosi. Credo che una ricetta si riesca a trovarla. Se li provi, dimmi se ti piacciono.
Buona giornata. Un abbraccio.
cucinaincontroluce
19 Dicembre 2013 at 13:49Sììì…già trovata!!!! Ci provo e poi vediamo come vengono… 🙂
la signorina pici e castagne
18 Dicembre 2013 at 14:52ricordo ancora la prima volta che andai a Parigi., una città meravigliosa, anche dal punto di vista gastronomico. tutte quelle vetrine davanti alle quali fermarsi incantati, quei dolci piccoli (mooolto piccoli rispetto ai nostri) e colorati, quegli accostamenti di sapori originali eppure in grado di mettere d’ accordo tutti.
ecco, potrei cucinare pure l’ acqua calda, ma già chiamarla eau chaude la renderebbe chic. : ))
come i tuoi sables!
baciooo
cucinaincontroluce
19 Dicembre 2013 at 12:42A me questo aspetto di Parigi è mancato: la prima volta ci sono stata in occasione di uno stage di karate e quindi facevo la “turista di corsa” tra un allenamento e l’altro, mentre la seconda volta ho dovuto privilegiare le esigenze di mio figlio (leggi: Eurodisney), quindi… altra volata!
La prossima volta riscatterò il mio desiderio di pariginità di lusso…. perchè hai ragione tu…. lì tutto è velato da una patina di raffinatezza! 🙂
Un bacio!
la Greg
18 Dicembre 2013 at 17:18Sei troppo dolce Tatiana! Questa è una coccola nel vero senso della parola…
Spero che questa notte tu possa dormire sogni più tranquilli…magari dopo aver mangiato uno di questi biscottini!
Ti abbraccio
Silvia
cucinaincontroluce
19 Dicembre 2013 at 12:44Cara Silvia, cerco in tutti i modi di trovare delle piccole coccole che mi permettano di conservare l’aspetto ludico ed edonistico della vita, nonostante il presente difficile e faticoso, nonostante le complicazioni quotidiane…. perchè sognare è tutto, perchè “an impossible dream” (uno dei brani che amo di più in assoluto) può sempre diventare realtà!
Un abbraccio forte forte!
consuelo
18 Dicembre 2013 at 22:31Un viaggio sensoriale…proprio come i tuoi deliziosi biscottini ^_^
Buona serata cara <3
la zia Consu
cucinaincontroluce
19 Dicembre 2013 at 13:01Sì Consu, è proprio un viaggio sensoriale, come spesso lo sono le mie divagazioni, perchè sono una sognatrice dei sensi, una che decolla per mondi lontani mantenendo sempre il contatto con una fisicità estrema, per me fondamentale…. e allora il viaggio è sempre permeato da profumi e sapori che lo rendono indimenticabile!
Un abbraccio! 🙂
stravagaria
19 Dicembre 2013 at 3:51Con la fantasia si arriva ovunque e con questi biscotti ancora più in là 🙂 sono letteralmente rapita dai timbrini che hai usato per personalizzarli!!! Speravo che li avessi fotografati e comunque questi frollini sono una favola. Un bacione 🙂
cucinaincontroluce
19 Dicembre 2013 at 13:11I timbrini sono deliziosi e se anche non li ho fotografati posso aiutarti al meglio: vai su Amazon e cerca i timbri per biscotti… ce ne sono di favolosi (quelli venduti direttamente da Amazon hanno anche la spedizione gratuita, quindi puoi prenderne un paio e vedere se ti piacciono)!
Un bacio!
stravagaria
19 Dicembre 2013 at 13:37Li regalerò ad un”amica che pasticcia in cucina meglio di quanto non faccia io ma il risultato è assolutamente stupendo!
cucinaincontroluce
19 Dicembre 2013 at 13:45Troverai delle confezioni deliziose poichè i timbri sono sempre accompagnati dal relativo libricino: dei piccoli capolavori scritti in un francese molto elementare (se li ho capiti io….) e corredati da foto che sono dei capolavori!
Alessia Piva
19 Dicembre 2013 at 10:31Wow, siamo davvero a Parìs! Qualche volta il burro aiuta la fantasia…e il buonumore. Ottima idea! 😉
cucinaincontroluce
19 Dicembre 2013 at 13:15I frollini sono delle vere chicche francesissime, come da ricetta originale, ma il burro che ho usato è “Südtiroler doc”!!!! Splendido…. il vero burro che adoro, quello che ti si scioglie in bocca lasciandoti tutto il sapore della panna! 🙂
Un bacio!
Saray
22 Dicembre 2013 at 16:39Che voglia di Parigi e di questi dolcetti. Grazie per questa ricetta deliziosa. Buon Natale a te ^_^
cucinaincontroluce
22 Dicembre 2013 at 18:45Diciamo che mi sa che me li dovrò far bastare fino a Capodanno perché ho il computer guasto e non posso proporvi qualche altra dolcezza… un bacione e buon Natale a te!
ili6
23 Dicembre 2013 at 8:26Leggo che hai problemi con il pc. Lascio quindi i miei auguri tra le dolcezze di questi biscottini
Buon Natale, Tatiana, a te e ai tuoi cari.
Marirò
cucinaincontroluce
23 Dicembre 2013 at 8:36Grazie Mariró, ti leggo dal cellulare e spero sinceramente che ti arrivino i miei auguri… il telefono è nuovo e sono poco pratica! Un abbraccio di cuore!
lapetitecasserole
13 Gennaio 2014 at 14:36che dire… difficile accontentarsi delle fette biscottate quando si vedono queste delizie! devo imparare a non leggere le ricette quando faccio colazione ( non sono pazza, dove abito io ci sono 6- rispetto all’Italia)!
cucinaincontroluce
13 Gennaio 2014 at 15:10Benvenuta e buona giornata, visto che il fuso orario ti vede ancora davanti alla colazione… leggo che mi scrivi dal Québec, quindi tutto torna! 🙂
Hmmmm…in effetti questi sablés non reggono proprio il confronto con le fette biscottate e sono talmente burrosi che quando ne hai mangiati un paio, se ce la fai a trattenerti, sei a posto per qualche ora!
Un abbraccio, Tatiana