I believe in pink,
I believe that laughing is the best calorie burner
I believe in kissing, kissing a lot,
I believe in being strong when everything seems to be going wrong,
I believe that happy girls are the prettiest girls,
I believe that tomorrow is another day and
I believe in miracles.
Queste fantastiche parole di Audrey Hepburn incarnano quanto voglio per me nella mia vita, a dispetto delle difficoltà, delle fatiche di ogni giorno, delle piccole invidie che amareggiano alcuni momenti, delle persone negative che talora si incontrano sulla propria strada, perchè credo che sorridere alla vita sia la scelta più saggia che può portare solo al bene, perchè è bello guardare chi ci passa accanto sfiorandoci, è bello fermarlo, conoscerlo e toccarlo perchè sicuramente ha qualcosa da insegnarci, perchè credo che tutti nascano sinceri e onesti e che perdano il loro candore lungo la vita ma io non ci sto, perchè credo che se semino bene posso raccogliere ancora meglio, perchè credo che alcune scelte dolorose vadano fatte per il proprio bene e sia giusto tagliare i ponti con chi ci fa star male, perchè credo che se lavoro duramente e onestamente i risultati arriveranno, perchè so che se non mollo posso fare qualunque cosa desideri, perchè credo che ognuno di noi abbia delle potenzialità inespresse incredibili, perchè credo che un po’ di pepe nella propria esistenza sia fondamentale, perchè credo che le spezie non possano mai mancare nel mio mondo.
Con le spezie ho voluto riprendere una ricetta stupenda pubblicata da Francesca (le cui foto però lo rendono divinamente bello) e che ripropongo un po’ a modo mio, con i miei immancabili sorrisi e il mio pizzico di pepe!
Ingredienti per il Gingerbread cake:
90 g. di burro
200 g. di farina
50 g. di zucchero di canna
3 cucchiai di miele millefiori
3 uova
un pezzettino di zenzero (circa 3-4 cm)
mezzo cucchiaino di cannella
mezzo cucchiaino di chiodi garofano in polvere
un pizzico di noce moscata
un pizzico di pepe
mezzo cucchiaino di pimento
due cucchiaini di scorzette di arancia essiccate e macinate
I passaggi sono ben pochi, l’importante è montare gli albumi a neve e grattugiare bene lo zenzero, per il resto è sufficiente mescolare con cura il tutto con la planetaria o con un robot da cucina, poi cuocere il gingerbread in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 40 minuti (io ho usato il forno ventilato).
29 Comments
Ricami di Pastafrolla
15 Gennaio 2014 at 11:44Paole bellissime le tue…anche se ultimamente sembra di vivere in un mondo più di animali che di persone, ma anche io voglio credere che invece possiamo essere diversi e seminando amore raccoglierne altrettanto. Ho voglia di dolci come questo, riuscirò a trovare 5 minuti per prepararlo? Un saluto Manu
cucinaincontroluce
15 Gennaio 2014 at 12:25Ciao Manu, hai ragione… sembra di vivere in un mondo di belve dove non esistono più il rispetto, la comprensione e la coscienza, ma io ci voglio credere, non fosse per il fatto che dinanzi ad un atteggiamento gentile la maggior parte degli arroganti si bloccano; sono convinta che la maleducazione non si possa combattere con altra maleducazione ma solo con le buone maniere e l’unico caso in cui mi impunto e combatto fino a che non arrivo ad impormi è quando mi si prende in giro, diventa una questione di principio e allora le mie battaglie diventano epiche, vado fino in fondo (e solitamente la spunto!).
Il dolcino è velocissimo da fare…prova e fammi sapere!
Un abbraccio! 🙂
Alessia Piva
15 Gennaio 2014 at 12:33Bellissimo dolcetto…devo provarlo anche in versione senza glutine, sono sicura che sarà strepitoso!
Keep on believing! Be positive! 😉 <3
cucinaincontroluce
15 Gennaio 2014 at 12:36Penso ti verrà bene perchè non crea grossi problemi di lievitazione: anche qui l’impasto è abbastanza denso, ma l’albumina aiuta moltissimo (pensa che io l’ho fatto con due uova soltanto perchè mio marito s’era fregato l’ultima per farci la carbonara, ma… keep on believing…. calma zen che il dolcetto è venuto bene ugualmente)! 🙂
Un bacio!
Alessia Piva
15 Gennaio 2014 at 12:37Ahahahah, ok grazie. Bacione zen! 😀
edvige
15 Gennaio 2014 at 13:04tatiana la prima volta che ci incontriamo mi devi portare un sacchetto con questi io adoro tutto quello che è speziato ma farlo non è nelle mie corde oltre al fatto che mangerei solo io.
Bacioni cara e buona giornata.
cucinaincontroluce
15 Gennaio 2014 at 13:12Ed cara, ma certo che ti porto un dolcino speziato, te lo preparo volentierissimo!!!! Oramai inizio a districarmi da quella marea di impegni che ho concluso a dicembre, quindi preparati ad ingrassare un po’.
Baseti! 🙂
la Greg
15 Gennaio 2014 at 14:18Mi ritrovo in tutte le splendide parole della Hepburn tranne che per il pink che proprio detesto!
Il coraggio e la perseveranza non ci manca…non ci resta che alzare la testa e guardare orgogliosamente avanti, anche dimenticandoci di qualcuno per la strada!
Bacioni
Silvia
cucinaincontroluce
15 Gennaio 2014 at 15:38E vabbè, per un tocco di pink si può soprassedere… 😉
L’importante è lottare sempre con dignità e con il sorriso sulle labbra!
Un abbraccio forte!
stravagaria
15 Gennaio 2014 at 15:01Un post ottimista e col sorriso… Qualità che ti sono proprie!
cucinaincontroluce
15 Gennaio 2014 at 15:37Guai a non esserlo… se già sorridendo le cose proprio bene non vanno figurati a tenere il muso! 😉
Un bacio!
Francesca
15 Gennaio 2014 at 15:29Beh, la vita (quotidiana) è bella per questo… perchè vengo qui, per vedere se hai messo nuovi post… e a sorpresa, in modo inaspettato, MI trovo… e sorrido, ti allargo le braccia e penso che piccoli momenti di complicità valgono più di tutto…
E’ un mondo confuso, traballante, ambiguo, a volte cattivo, stonato, ingiusto, spesso vuoto… ma per fortuna sprazzi di bellezza, come dice anche Sorrentino nel suo ultimo film che ho molto amato (dai, tifiamo per l’Oscar!!!) ci sono, possono apparire… e noi dobbiamo essere sveglie e vigili per afferrarli… con vigore… guardando a quello che ci fa stare bene e al diavolo tutto il resto… una continua lezione di “sopravvivenza”, la negatività va lasciata da parte…
Grazie, Tatiana, mi hai stupita… e io adoro essere stupita! 🙂
cucinaincontroluce
15 Gennaio 2014 at 15:35Francesca, anche tu ami Sorrentino… io lo adoro, mi sono vista e rivista e ancora rivista “This must be the place”, così intimista e struggente… mentre “La grande bellezza” purtroppo mi manca ancora… lo vedi che anche tu riesci a stupirmi? E allora tifo per l’Oscar con te, con la fiducia nella sua arte e nella tua capacità di valutazione!
E’ vero, è un mondo in cui non mi ritrovo più, appena ti giri sembrano tutti pronti a truffarti, ma mentre da una parte mi batto per i miei diritti dall’altra continuo a sorridere, guardo i visi sconsolati di chi come me cerca la strada più pulita e so che c’è un bel prato verde e soleggiato che mi aspetta!
Un abbraccio forte forte! 🙂
conunpocodizucchero
15 Gennaio 2014 at 18:07io ne sono certa: un giorno tutto quello che stiamo seminando si tradformerà in fiore! i belive!
cucinaincontroluce
16 Gennaio 2014 at 8:27E allora qui c’è un’altra ottimista come me, meglio! Più si è e meglio andranno le cose….
Un bacio!
consuelo
15 Gennaio 2014 at 19:06Cara Tati, non potrei essere + d’accordo con la tua filosofia di vita..l’approvo al 100%!
Mi piace anche quel pizzico di sapore che solo le spezie sanno donare e questo cake lo trovo delizioso e speciale come te ^_^
Buona serata cara <3
la zia Consu
cucinaincontroluce
16 Gennaio 2014 at 8:46Grazie Consu, sei sempre carinissima e pensa che sono vissuta con un padre pessimista da paura e, quel che è peggio, pure fiero di esserlo: potevo, per contrapposizione, uscire diveramente?
Un bacino! 🙂
Daniela
15 Gennaio 2014 at 22:19Meraviglia,un’altra ricetta con lo zenzero!!
Grazie cara,è sempre un grande piacere per me che non so fare gran che in cucina passare da te e scoprire tante fantasiose e semplici ricette!
Per il resto,condivido ogni tuo pensiero e sono convinta che se si semina bene non può che raccogliere altrettanto!
Un abbraccio
daniela
cucinaincontroluce
16 Gennaio 2014 at 8:52Ciao Daniela, stai tranquilla che da me di ricette complicate non ne troverai mai: sono sempre di corsa e, per quanto ami stare in cucina e mi rilassi a farlo la mia base sarà sempre la semplicità. Del resto adoro la cucina antica, quella fatta di prodotti della terra umili e poveri, quella che, come in questo caso, fa largo uso di spezie e profumi!
Un abbraccio a te! 🙂
la signorina pici e castagne
16 Gennaio 2014 at 15:44mi piace come hai iniziato questo post. mi piace parecchio davvero. e chissà che non si riesca davvero ad essere come speriamo, a sorridere di più.
che meraviglia di ricetta.. e poi la Francesca è una garanzia di riuscita e di buon gusto!!
un abbraccio grande grande!
cucinaincontroluce
17 Gennaio 2014 at 8:44Io ci spero davvero e, se proprio non riuscirò ad avere un buon raccolto, avrò almeno la consapevolezza di averci provato e sarò a posto con la mia coscienza!
Le ricette della Francesca sono sempre così carine nella loro semplicità e poi lei riuscirebbe davvero a dare un tocco di grazia anche ad un bicchiere di acqua calda…. questa però è tanto buona, appena ne ho sentito il profumo mi è venuto in mente il sapore del penpepato senese (del quale potrei cibarmene a vagonate)! 🙂
Un bacio!
ili6
16 Gennaio 2014 at 20:22Pienamente d’accordo con quanto scrivi. Avanti sempre con determinazione e col sorriso. E speziare la vita con qualche pizzico di follia qua e là, ponderando con attenzione, falciando se è il caso, non è per nulla sbagliato.
Chissà che buon profumo di spezie in quel dolce!
Cordialmente,
marirò
cucinaincontroluce
17 Gennaio 2014 at 8:48Hai ragione, proprio “falciando se è il caso”… perchè la mia pazienza è tanta, ma non ammetto che di avere intorno delle persone il cui unico scopo nella vita sia quello di mandare all’aria la mia! Si vive una volta sola e di rovinarmi l’esistenza a causa di chi ha come unica missione il rompere le scatole a me proprio non mi va…
Sìììì, un profumo delizioso… e chissà perchè la preparazione di dolci molto speziati mi era sempre sembrata complessa, invece in pochi minuti era pronto per il forno!
Un bacione!
Piatticoitacchi.wordpress.com
16 Gennaio 2014 at 23:52Ciao Tatiana, è un po’ che non ti leggevo…stasera mi si stanno chiudendo gli occhi, ma i tuoi post sono sempre interessanti e mi ritrovo spesso in quello che dici, quindi non potevo non lasciarti un saluto. Affrontare e vivere positivamente non toglie i problemi e le amarezze, ma li diminuisce di un buon 50 %. Ne sono sicura e l’ho provato sulla mia pelle. Stare bene ed essere felici è un diritto e un dovere. Ognuno di noi, come dici tu, ha potenzialità infinite.
Ti abbraccio!
cucinaincontroluce
17 Gennaio 2014 at 8:52Ho sempre pensato ad una frase semplicissima: pre-occuparsi significa “occuparsi prima”, quindi serve a qualcosa? Se poi non accade nulla mi sono preoccupata inutilmente e se invece le cose vanno male mi sono agitata comunque inutilemente. Semplice, no? Il che non significa che non sia mai ansiosa per determinati eventi, ma almeno ci provo…. E ho anche notato, nel tempo, che il mio modo di essere attira le persone che poi finiscono con il volermi bene, quindi alla fine ho anche molto amore intorno a me… meglio di così!
E allora ti sorrido e ti abbraccio anch’io! 🙂
Vaty
17 Gennaio 2014 at 8:10Che bella che sei Tatiana .. ❤
cucinaincontroluce
17 Gennaio 2014 at 8:52E tu, con una frase brevissima, riesci sempre a farmi felice!
carmen
18 Gennaio 2014 at 9:32Ciao Tatiana, i tuoi post mi fanno sempre bene all’anima e…alla gola!!
Ti auguro una buona domenica
Un abbraccio!
cucinaincontroluce
21 Gennaio 2014 at 8:34Grazie Carmen, mi fa sempre piacere vederti qui… questa volta mi sono fatta viva tardi per ricambiare i tuoi saluti, ma ho avuto dei problemi che mi hanno bloccata, ti chiedo scusa perchè mi sembra giusto ricambiare sempre un saluto.
Un abbraccio!