Mi affaccio al balcone e c’è il bosco, tanto vicino che lo posso toccare, è di un verde vivo perchè è vero che la pioggia rende i verdi più intensi, grosse gocce stanno scendendo da un cielo plumbeo, tuona, l’acqua scende a catinelle, soffia una brezzolina gelida.
Lo stesso bosco che a primavera inoltrata mi apre il cuore quando guardo il suo verde, quando mi siedo e fisso incantata quel quadrato di prato che sorge a poco più di un metro dalla mia mano, sembra una distesa infinita e con la fantasia sto passeggiando in quota, su una cresta dolomitica, dove il verde è lo stesso, vivo e incontaminato.
L’estate è turchese come il mare e verde come i monti, questa è la mia idea dei colori ideali… la voglia di partire talvolta è tanta, ma amo la mia casa, il mio nido, specie ora che l’ho un po’ rivisitato lavorandoci molto e scovando dei complementi vintage, giocando con pochi soldi e tanta fantasia, allora la mia passeggiata dolomitica la faccio a pochi metri da casa, sempre accompagnata da Bubu e Polly, e la campagna la vivo raccogliendo bruscandoli, che dopo la pioggia spuntano in un’esplosione di gemme e il verde più bello lo metto nel piatto.
Questa ricetta la preparava la mia mamma quand’ero una ragazzina, lasciando i bruscandoli sbollentati nel piatto, mescolati alla pasta, ma in casa mia vivono due omini che apprezzerebbero il verde solo se si trattasse di Nutella colorata, quindi ho dovuto frullare il tutto e preparare una cremina, ma il sapore è rimasto lo stesso, con una gradevole punta di amarognolo nel piatto mitigata dalla dolcezza della panna!
Ingredienti:
un mazzolino di bruscandoli (gemme di luppolo selvatico)
qualche cucchiaio di panna da cucina
sale q.b.
una manciata di pinoli tostati (circa 15 g.)
400 g. di linguine
Procedimento:
Sbollentare per pochi minuti i bruscandoli in poca acqua salata in modo da togliere l’eccesso di amarognolo, poi frullarli con il minipimer utilizzando un cucchiaio di acqua di cottura, mescolare poi la crema ottenuta con un po’ di panna da cucina e condire la pasta. Servire immediatamente la pasta cosparsa di pinoli leggermente tostati.
30 Comments
lericettedibaccos
2 Maggio 2014 at 16:30in genere uso i bruscandoli per le frittate ma l’idea della pasta mi attrae molto.
cucinaincontroluce
2 Maggio 2014 at 19:03In effetti anch’io, ma con tutta questa pioggia ne sto raccogliendo a valanghe e sarebbe un peccato non approfittarne….magari con delle ricette diverse!
lericettedibaccos
2 Maggio 2014 at 19:43infatti hai ragione
zuccherando
2 Maggio 2014 at 17:08Che bella questa ricetta e anche la descrizione dei tuoi colori…qui ho immaginato anche gli odori!!
cucinaincontroluce
2 Maggio 2014 at 19:04A me piace moltissimo il profumo di campo che si sprigiona nel momento in cui li scotti nell’acqua: deliziosi!
edvige
2 Maggio 2014 at 17:48Io i bruscandoli qui non li trovo più uffa e non posso andare nel boschetto o simili….. buonoooo e buona fine settimana,.
cucinaincontroluce
2 Maggio 2014 at 19:05Sotto casa mia ce ne sono abbastanza, ma questi belli grossi li ho trovati a Muggia, ai laghetti.
Un bacio!
unpizzicodime
2 Maggio 2014 at 18:44E’ veramente un verde “ricchezza”… l’aroma sarà stato spettacolare!
cucinaincontroluce
2 Maggio 2014 at 19:06Un’aroma molto intenso, te l’assicuro… e il sapore è ottimo: un piatto economico e a chilometri zero!
Barby
2 Maggio 2014 at 18:57Hai descritto i colori che ti circondano in maniera divina! 🙂 E questo piatto? Ottimo direi! Un abbraccio 🙂
cucinaincontroluce
2 Maggio 2014 at 19:07Perchè il bosco che ho davanti casa è meraviglioso, anche se piccolo… e la fantasia non mi manca!
Un bacio!
stravagaria
2 Maggio 2014 at 19:12E si vede che sono una cittadina perché non ho mai visto questa pianta che sento nominare da te per la prima volta. Con poco riesci a fare meraviglie!
cucinaincontroluce
2 Maggio 2014 at 19:58Mi piacerebbe conoscerne di più, questo è solo il piccolo retaggio culturale ricevuto in eredità dai nonni contadini, ma anch’io sono una cittadina, seppur di periferia…..
la Greg
2 Maggio 2014 at 21:07Mi piacciono…li raccoglievo sempre con mia nonna…ci ho fatto delle frittatine che spero di pubblicare presto…però sai che nella pasta non li ho mai provati?
Mi hai dato un’idea con tutte le ceche (da me si chiamano così) che avvolgono l’orto
Un abbraccio pesciolino sognatore…
cucinaincontroluce
2 Maggio 2014 at 21:11Allora davvero certe erbe spontanee hanno i nomi più disparati a seconda delle regioni d’Italia… proprio per questo motivo ho immortalato un bel bruscandolone accanto alla scodella!
Anch’io di frittatine ne faccio un bel po’ (l’ultima stasera a cena), ma ne ho trovati tantissimi e anche avendone surgelata una parte ho provato se riuscivo a farli mangiare così ai due fastidiosi!
Un bacino tutto per te! <3
accantoalcamino
3 Maggio 2014 at 6:39Ciao Tat, sai che l’idea di frullarli è geniale? Che fortuna avere la natura ad un passo vero? Buon fine settimana 🙂
cucinaincontroluce
3 Maggio 2014 at 19:37Ciao Libera, diciamo che…di necessità virtù, se non volevo infuriarmi dinanzi due personaggi che avrebbero iniziato a dissezionare il contenuto del piatto! 😉
Parole di Gusto
3 Maggio 2014 at 11:15Sembra buonissimo questo piatto!!! Complimenti 😉
cucinaincontroluce
3 Maggio 2014 at 19:38Buono, sano ed economico! Grazie della visita!
Ciao! 🙂
carmen
3 Maggio 2014 at 11:48Ciao Tatiana, noi li chiamiamo in modo diverso..da piccola ne ho mangiati tanti lessati a mazzetti e con sopra l’uovo al tegamino, burro e parmigiano…una bontà! Ottimo anche il risotto…sulla pasta non li ho mai provati. Oggi purtroppo non se ne trovano quasi più dove abito io..
cucinaincontroluce
3 Maggio 2014 at 19:41Come li chiamate? Ogni zona ha il proprio nome….
Bella anche la tua idea dell’uovo al tegamino, almeno per non fare la solita frittatina, anche se, a dire il vero, a me piacciono proprio con l’ovetto sbattuto e morbido, ma il burro e il parmigiano non ce li ho mai messi!
Purtroppo anche qui hanno cementificato moltissimo perdendo queste bellezze, simbolo di una cultura agricola che si sta dimenticando.
carmen
4 Maggio 2014 at 10:54Il nome è in dialetto …il bergamasco ha dei suoni particolari: sono i lüartiss..oppure löevertiss spero si scriva così! Da in si mangiano con le uova anche gli asparagi coltivati ed anche quelli selvatici, di bosco. Ma anche quelli non si trovano più…
cucinaincontroluce
6 Maggio 2014 at 11:18Gli asparagi qui si trovano e pure tanti…ma ogni volta che si va “a caccia” c’è poi da fare i conti con le zecche… 🙁
ili6
3 Maggio 2014 at 23:21Adoro i primi piatti veloci, saporiti e genuini.E la verdura selvatica in questo periodo trionfa in ogni dove I pinoli tostati sono il tuo tocco di classe. Da provare!
Un abbraccio, ciao
Marirò
cucinaincontroluce
3 Maggio 2014 at 23:29E’ vero…poi con tutta questa pioggia è un mondo verdissimo, peccato non conoscerne di più di erbe spontaneee: la mia “sapienza” si ferma a 5-6 piantine….
Prova e poi dimmi se non è buona! I pinoli riescono davvero a cambiare un piatto!
Un bacio!!! 🙂
martina
4 Maggio 2014 at 8:46Questo pasta è fantastica, semplice e naturale come piace a me. Non sai da quanto sto dando la “caccia” al luppolo! Peccato che nelle campagne qui attorno il signorino ami giocare a nascondino, e per ora sta vincendo nettamente la partita. Appena mi capiterà tra le mani comunque questa ricettina sarà una delle prime 🙂
A presto e buona giornata (di sole spero)!!!
cucinaincontroluce
6 Maggio 2014 at 11:20Pensa che basterebbe trovarne poco perchè poi si moltiplica alla velocità della luce: di fatto è una pianta altamente infestante, ma così buona….
Un abbraccio! 🙂
ConUnPocoDiZucchero Elena
5 Maggio 2014 at 13:16che bello qst tuo post! E questi ricordi… rendono sepre i pitti più speciali vero? un bacione e buona settimana cara!
cucinaincontroluce
6 Maggio 2014 at 11:21Ogni tanto ritorno indietro nel tempo e scavo nella memoria alla ricerca degli antichi sapori, quelli degli affetti e della famiglia….
Ti abbraccio!
Miss Fletcher
22 Maggio 2014 at 21:23Che descrizione poetica del bosco e della bellezza che ti circonda, davvero piacevole…è la prima volta che sento nominare i bruscandoli, mi consola aver letto che anche la mia amica Viv non li conosceva!
Questa pasta però è proprio invitante e appetitosa, brava!
Buona serata Tatiana, a presto!