Halloween, ci siamo! E, come ogni anno, ci sono i bimbi che si divertono, c’è la chiesa (per me volutamente con la minuscola visto l’atteggiamento chiuso ed ostile) che lo demonizza e lo demolisce sistematicamente, ci sono i finti italiani che ne parlano male, malissimo perché è una festa importata dall’America; chiariamo una cosa… innanzitutto non accetto critiche da parte di coloro i quali fanno briefing, meeting, steps, la cui giornata inizia con il lunch e la sera indossano il pijama, no, proprio non ci siamo perché iniziate ad essere italiani nella lingua che usate, specie quando i sinonimi nazionali esistono e poi ne riparliamo. Poi chiariamo che trattasi di una festa di origine celtica, che non ha nulla a che fare con l’America, quindi di origine anglosassone e specifichiamo anche che a me piace parecchio!
Da anni mio figlio mi chiede di organizzargli la “merenda di Aulin” (come la chiamava lui quand’era piccino) e da allora ogni fine ottobre spignatto pizzette, scodello popcorn, sforno brownies, esco dal supermercato con una carrellata di marshmellows, di cornetti al formaggio e di bibite di ogni tipo; ora i ragazzi sono cresciuti ma lui non molla e si limitano a rompere le scatole a mezzo quartiere con il consueto dolcetto o scherzetto, tornando spesso con un buon bottino, passando però da casa quando il brontolio allo stomaco si fa presente.
Oramai i compiti si sono divisi: già quando manca un bel periodo al giorno fatidico il nano inizia a decorare la casa… in breve tempo mi sono ritrovata zucche, festoni, ragnatele, teschi e pipistrelli ovunque, cosa che spesso ha provocato in mio marito, che si sveglia all’alba, dei coccoloni galattici trovandosi un pipistrello appeso di fronte agli occhi nella penombra del corridoio, mentre io mi continuo ad occupare della cucina.
Quest’anno ho iniziato ad “halloweeniare” anche prima della sua merenda di Aulin, volendo allietare anche le nostre cene, sconvolgendo il marito che odia la zucca e al quale, invece, ieri sera ne ho propinata una cotta al forno, a fettine, con una manciata di sale grosso al peperoncino e una generosa spruzzata di profumatissime erbe provenzali (a proposito: mezzoretta a 200 gradi con forno ventilato e vi mangiate un’ottima zucca compresa di buccia commestibilissima e deliziosa), accompagnata da una paio di patate dolci (le cosiddette “batate”) bollite e, almeno per salvargli l’umore, da questi deliziosi muffins alle carote viola (ovvio, mica potevo fare Halloween con delle carote normali, no?)!
Che poi, per le foto, ho voluto un tocco più allegro, quasi primaverile (e infatti i muffins gironzolavano allegramente nella cameretta del piccolo protagonista)… perché chi l’ha detto che Halloween debba essere necessariamente cupo? Per avere l’umore funereo a me è bastata l’assenza di luce naturale che mi ha fatta impazzire…. 🙁
Ingredienti:
260 g. di farina
120 g. di zucchero
1 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di cannella
mezzo cucchiaino di zenzero
un pizzico di pimento
sale q.b.
2 uova
150 g. di latte
55 g. di burro
3 carote viola
50 g. di uvetta bollita in acqua e rhum
Procedimento:
Mescolare la farina, il lievito, le spezie, lo zucchero e il sale e mettere da parte; mescolare le uova, il latte e il burro fuso; unire le due parti, quella secca e quella umida, aggiungere le carote grattugiate e l’uvetta.
Versare il tutto nei pirottini e cuocere a 190°C. per 35 minuti a forno ventilato.
40 Comments
stravagaria
29 Ottobre 2014 at 10:09Concordo che sia un po’ assurdo demonizzare ricorrenze come Halloween che da noi hanno una valenza paragonabile a certe altre feste pilotatissime, come San Valentino per fare un nome a caso. A me non piace particolarmente ma se avessi dei bambini per casa non avrei problemi a riempirmi di ragnatele e pipistrelli. E comunque ogni occasione è buona per uno dei tuoi dolcetti 🙂
cucinaincontroluce
29 Ottobre 2014 at 12:19In effetti io con lo gnomo mi diverto un sacco perché mi coinvolge in preparativi folli, mi costringe a condividere l’ansia per il fatidico giorno e (perché no?) ho pure un validissimo strumento di ricatto se non studia e non fa il suo dovere… 🙂
Un baciotto!
afinebinario
29 Ottobre 2014 at 16:28A me la festa di Aulin così come l’hai descritta, guardandola con gli occhi di tuo figlio, è piaciuta assai.
Non credo sia giusto demonizzarla e se ai bambini/ragazzi piace non c’è nulla di male a festeggiarla.
I dolcetti sono accattivanti al punto giusto e quella carota viola si sposa bene con il contesto della festa.
Se Aulin riesce pure a far pendere l’ago della bilancia sul “problema dello studio” ben vengano iniziative come questa 😉
E allora … dolcetto o scherzetto? 😀
Un abbraccio
Affy
cucinaincontroluce
29 Ottobre 2014 at 16:50Dolcetti a vita per coccolare i bambini!!! Che alla fine si divertono davvero con poco… delle volte si denigra l’eccessiva presenza di televisione e videogiochi quindi tanto meglio se si inventano di tutto per divertirsi in questa occasione… Certo che i grandi non son mai contenti! 🙂
Un bacio ed un marshmellow!!! <3
afinebinario
29 Ottobre 2014 at 16:53GraZZZie di cuore, un marshmellow è graditissimo! ♥
Kissss 😉
zia consu
29 Ottobre 2014 at 20:44Sicuramente vivere questo momento con i propri bimbi è diverso..io questa festa proprio non la sento…
Ottimi i dolcetti..il profuma è arrivato fino a qui ^_^
cucinaincontroluce
30 Ottobre 2014 at 9:58In effetti è una festa per i bimbi, si divertono come dei matti e, contrariamente al Carnevale che detesto di cuore, Halloween mi piace di più, lo trovo più raffinato a confronto con il carattere spesso becero del nostro più famoso evento mascherato… sarà l’atmosfera cupa, i colori particolari, e tutte quelle finte scene da paura che solo i ragazzini riescono a mettere in pratica per poi scoppiare a ridere! E poi vuoi mettere tutti i dolcini che circolano?
Un bacio! 🙂
Francesca P.
29 Ottobre 2014 at 22:00Posso dire che non ho mai amato tanto nè festeggiato questa ricorrenza? Forse perchè non l’ho mai “sentita” o vissuta, a parte nei film… però mi piace l’idea di preparare dolcetti e donarli, quello sì, oppure far felici dei bambini che aspettano questo giorno quasi come il Natale… mi ci metterei anche io a bussare per fare scorte di bontà!
I tuoi pirottini sono primaverili, ci hai fatto caso? Un Halloween floreale, mi piace!
La merenda di Aulin mi fa ridere perchè ho sempre preso quel medicinale contro il mal di testa ma magari avessi avuto davanti questi muffin, guariscono tutto tutto! 🙂
ps: mai trovate ancora le carote viola!
cucinaincontroluce
30 Ottobre 2014 at 10:07Io la sento da quando c’è mio figlio e poi c’è una cosa che invidio a questi ragazzini: il loro coraggio di andare in giro a rompere le scatole alla gente per avere il dolcetto, mi fanno morire perché io non ci riuscirei mai!
I pirottini sono primaverili perché come al solito vado controcorrente: tutti si uniformano sui neri, i viola e gli arancione? Io no, di viola ci sono solo le carote perché mi piaceva l’atmosfera allegra di quei pirottini mescolati alle matite colorate sulla scrivania di mio figlio… capisco l’atmosfera cupa del periodo, ma a me alla fine questi piccoli casinisti mi mettono tanta allegria e quando ho visto la sua scrivania caotica e colorata non ho saputo resistere ad una nota di colore (anti)halloweeniana… e poi mica è Halloween, è solo Aulin, no?
Le carote viola dovresti trovarle al mercato, pensa che ancora non mi capacito io del fatto di averle trovate nella mia città (dove notoriamente non hanno mai nulla): sai quante belle zuppine viola possiamo farne? Che poi sempre di carota sanno, sia chiaro 🙂
Un bacio e buon fine settimana <3
carmen
30 Ottobre 2014 at 11:16Ciao Tatiana, certo che “Aulin” mi piace molto di più…per i bimbi penso sia un momento di festa e, del resto, mi pare che in certe zone d’Italia esista una tradizione legata ai defunti che portano doni ai bambini…una specie di unione tra i due mondi insomma! Sinceramente io non la festeggio e neppure la sento, come non sento il S.Valentino e altre ricorrenze…forse perché non sono stata abituata a celebrarle e non fanno parte del mio vissuto ma…non demonizzo assolutamente chi lo fa!!
L’unica cosa che faccio in questo periodo sono i dolcetti detti “fave dei morti” ( e che mi compravano alle bancarelle quando ero piccola quando, con tutta la famiglia, si andava a portare i fiori ai nonni al camposanto! )
Buona giornata!!
cucinaincontroluce
30 Ottobre 2014 at 11:58Bello “Aulin”, vero? Mio figlio è legato a certi riti che legano lui e me, uno di questi è Halloween con la sua merenda, l’altro è l’Avvento, con il relativo scatolone pieno di ventiquattro sacchettini contenenti caramelle, cioccolatini o piccolo materiale scolastico, come una gommina carina, un evidenziatore o un pennarello, per terminare con il ventiquattresimo sacchettino contenente un piccolo Lego…. in questi ultimi anni inizia a pesarmi economicamente, ma faccio di tutto per vederlo contento!
Chissà se le vostre fave assomigliano alle nostre, che sono a base di impasto di mandorle e aromi diversi a seconda del colore… magari prima o poi ne preparo un po’!
Un abbraccio e buon fine settimana 🙂
ConUnPocoDiZucchero Elena
30 Ottobre 2014 at 12:22Aulin!!! e’ un mito il tuo gnomo!!! Già mi piace…chissà perchè?!?!?! 😉
sarà che ho un debole per la mamma….
e comunque, che la si accolga bene o meno bene questa ricorrenza ormai è anche entrata nelle nostre corde e quindi io questi tuoi muffin con le carote nere li apprezzo! anche se quest’anno, essendo a casa dall’asilo, io salto il giro! un bacio grande grande grande
ps: oggi anche io ho i muffin sai? però salati… che strano che da me ci sia il salato e da te il dolce 😀
cucinaincontroluce
30 Ottobre 2014 at 12:29Infatti sono appena passata per un assaggio ai tuoi tomini “muffinati”, hai visto che ci siamo incrociate? Il mio gnomo se ne esce con certe definizioni che ti fanno sbellicare anche quando lo strozzeresti volentieri perché è proprio un bel tipo (un grandissimo contestatore e dalle idee chiarissime, del resto il frutto non cade lontano dall’albero, no?) 🙂 Ti dico solo che davanti ad pomposo discorso dell’insegnante in merito a Garibaldi, eroe dei due mondi e blablabla il fenomeno se ne esce con un: “Prof, ma lei lo sa vero che Gary era solo un ladro di cavalli?”… non aggiungo altro…. 🙁
Non lavori quest’anno? E allora festeggia a casa facendo le faccine terrificanti al marito, l’importante è che tu continui a cucinare che almeno lo trascorri sfornando delizie….
Un bacione grandissimo e spaventosamente “Auliano”!!! <3
ConUnPocoDiZucchero Elena
30 Ottobre 2014 at 13:59Ma è un mitissimo!!!
No qust’anno non lavoro ( al momento sono ancora a casa visto tt i problemi di salute che ho avuto e che mi porto dietro) eh insomma…vedremo!
gorgagiulia9
30 Ottobre 2014 at 14:05stupendissimi!
cucinaincontroluce
31 Ottobre 2014 at 10:35E che buoni…sono davvero dei panettoni in miniatura! 🙂
relaxingcooking
30 Ottobre 2014 at 14:59Qui si festeggia, (attualmente vivo in Cile) e cosi’ anch’io mi ritrovo a sfornare oggi per la festa di “Aulin” di domani, (deve essere un tipetto simpatico il tuo bimbo). Non ho mai usato le carote viola per i dolci dovro’ provare!
cucinaincontroluce
31 Ottobre 2014 at 10:37Mio figlio è una sagoma autentica e ha una linguaccia che taglia e cuce e che spesso lo mette anche nei guai…. però almeno sa difendersi ed è difficile che non sappia come uscirne.
Le carote nei dolci sono buonissime, solitamente vengono accompagnate da noci e o da mandorle, cosa che volevo evitare per non percorrere un sentiero scontato, quindi prova e vedrai che non te ne pentirai!
Un caro saluto fin oltreoceano e… buon Aulin! 🙂
ili6
1 Novembre 2014 at 16:29Purchè non ci siano lavoretti da fare con colla e forbici in quantità mostruose….che Halloween sia! Se ci aggiungi quei dolcetti da assaggiare, ecco…il prossimo anno mi vestirò da strega sexy o persino da goblin e verrò a trovarti!
🙂
Un abbraccio, Tatiana. Ciao
cucinaincontroluce
4 Novembre 2014 at 11:52Ai lavoretti ci penso io… per il resto ci saranno dolci in quantità! Ti aspetto!!!
Ciao bella streghetta 🙂
Alessia Piva
3 Novembre 2014 at 20:27Quoto assolutamente! …e che carini i pirottini!!! <3
Un abbraccio grande
cucinaincontroluce
4 Novembre 2014 at 11:53Pensa che i pirottini li avevo da mesi nel cassetto che mi occhiavano ogni giorno, poi mi sono decisa: tutti a fare stregonerie? E io ci metto i fiorellini primaverili, sempre controcorrente…..
Ti abbraccio forte forte! <3
marifra79
4 Novembre 2014 at 19:22Non sento particolarmente questa festa, però se avessi un figlio sarebbe diverso e, probabilmente se non sicuramente, mi divertirei insieme a lui a festeggiare! I muffins sono uno splendore e anche i pirottini che hai usato sono troppo belli! Un abbraccio
cucinaincontroluce
5 Novembre 2014 at 8:33E’ vero che con i figli ci si diverte un sacco: da una parte ti fanno faticare tanto da farti sentire meno in forma di una nonna, ma poi ringiovanisci di dieci anni solo a convivere con loro e con tutte le pazzie in cui ti coinvolgono!
Un abbraccio a te 🙂
accantoalcamino
6 Novembre 2014 at 13:20Sai che io proprio non amo questa festa, ma è la “l’Aulin degli adulti” che aborro, i bambini riescono a cogliere l’aspetto ludico ed ingenuo delle cose rendendole fantastiche. Baseto <3
cucinaincontroluce
6 Novembre 2014 at 13:25Infatti io me la sono goduta con quelle dieci teste matte che mi hanno invaso la casa, anche se a questa età iniziano a diventare un po’ dannosi, ma non ho potuto non accontentare il “nano” che ci teneva da morire….
Io caratterialmente sono poco festaiola e piuttosto un “topo da biblioteca”, dammi un divano, un libro ed una copertina e mi eclisso… 🙂
Baseto cara <3
accantoalcamino
6 Novembre 2014 at 13:28Me too 😉 (dal mio poco inglese 😀 )
lapetitecasserole
12 Novembre 2014 at 17:07Sappi che d’ora in poi chiamerò Halloween, Aulin… mi piace molto di più! Bravo Federico! Ho letto un po’ di commenti, e capisco che in Italia questa festa possa non essere amata e vista come una cosa ridicola… ma, vi assicuro che vissuta in nord America ha veramente tutto un altro sapore… visto che festeggiate e decorate pure la casa, mi sembrate già un bel pezzo avanti!
cucinaincontroluce
17 Novembre 2014 at 10:33E’ più carino, vero? Tutti sanno chiamarlo Halloween, ma lui ha dovuto ribattezzarlo a modo suo… anche perché da sempre ne è affascinato e allora quando si avvicina la “grande data” in casa nostra è tutto un fiorire di ragnatele, pipistrelli, zucche e teschietti: i ragazzi si divertono come dei matti ed è un peccato che in giro vi sia una mentalità tanto rigida, specie da parte di chi si erge a levatura internazionale e cosmopolita. Altro che globalizzazione….
Un bacione 🙂
Daniela
17 Novembre 2014 at 22:33Già il titolo di questo post fa sorridere,poi entrare nel tuo mondo e leggere le tue parole mi mette allegria!
Anche quando parli di argomenti “pesanti”,sai essere spiritosa ed è una dote che apprezzo molto.
Poi le tue ricette e i suggerimenti fanno il resto..mi ha incuriosito la zucca cotta al forno: va bene quella classica tonda ?
Io non sento questa festa,soprattutto per il fatto di non avere figli,ma fino all’anno scorso,lavorando in casa,preparavo i sacchetti di dolcetti per i bambini del quartiere che venivano a suonare il campanello!
Concordo,non necessariamente i colori devono essere cupi o necessariamente arancio e nero, i fiorellini dei pirottini erano deliziosi!
Un caro saluto
daniela
cucinaincontroluce
18 Novembre 2014 at 8:34Ciao Daniela, tu sei sempre gentilissima nei miei confronti, ma mi fa davvero piacere che condividi il mio modo di affrontare anche gli argomenti spinosi con un pizzico di ironia: del resto le arrabbiature e il sarcasmo non servono a nulla se non ad inasprire gli animi, mentre con un po’ di filosofia spicciola e di diplomazia si ottengono sicuramente dei risultati più tangibili.
La zucca che uso io è quella classica verde e tonda, la mantovana, che poi è quella che trovi presso i discount a prezzi molto contenuti: nelle mie ricette troverai sempre un buon compromesso tra qualità e prezzo perché sono del parere che tutti devono avere la possibilità di sbizzarrirsi al meglio ai fornelli, quali che siano le possibilità economiche. Delle volte noto delle ricette strepitose, ma quando leggo gli ingredienti utilizzati mi si drizzano i capelli: questo è uno dei motivi per cui posto poco in quanto non intendo né pubblicare dei piatti scontati né altri eccessivamente pretenziosi e non sempre è facile trovare il compromesso tra “particolarità” (non ho pretese di originalità), gusto e spesa contenuta.
Ieri la zucca l’ho rifatta al forno, usando solo le erbe provenzali tritate, senza sale né altro condimento… erano favolose! E, soprattutto, della zucca non butti nulla a parte il picciolo, cosa non da poco di questi tempi.
Un abbraccio 🙂
Luna
21 Novembre 2014 at 7:38Ahhhh quindi anche tu ogni tanto propini a tradimento cose detestate dall’omo de casa: BRAVA!!!!!
Non ho mai fatto la zucca al forno come dici tu, e non sapevo se ne potesse mangiare anche la buccia: proverò perchè già dal modo in cui l’hai descritta mis fizia parecchio.
d’accordissimo, su ogni punto, riguardo l’incoerenza dell’avversione ad halloween e del contestuale uso di una lingua che non si capisce più cosa sia diventata…
troppo forte la merenda di “Aulin”, buonissimi i muffin ma belli da morire anche quei contenitori fiorati.
Buona giornata tatiana e tantissimi baci!!
cucinaincontroluce
21 Novembre 2014 at 10:05Ovvio che “devo” propinare qualcosa all’omo de casa, sennò lui vivrebbe di pasta ai quattro formaggi e di Wienerschnitzel con le patatine…insomma, colesterolo a palate….
Sai che nemmeno io conoscevo la zucca al forno? E’ stato grazie al blog “I biscotti della zia” che ho provato a farla, seppur con delle modifiche nel condimento: ho tolto l’olio e ho puntato tutto su rosmarino o erbe provenzali (che sono comunque a base di rosmarino), per arrivare alla fine a togliere anche il sale. Mi è stato detto che è buonissima anche con la paprika dolce, però ancora non ho provato: pensa che la zucca ha pochissime calorie e che cotta così ti sazia senza appesantire e ha quel sapore un po’ dolce che ricorda le batate…insomma mi piace a tal punto che dopo le prime volte in cui mi causava un gonfiore impressionante alla pancia ora non mi arreca più alcun disturbo!
Ahhhh. …in merito alla riflessione relativa all’uso (improprio) di termini stranieri mi trovi agguerritissima: adoro la lingua italiana, se parlata bene è musica pura, e detesto l’abuso di termini stranieri, specie se posto in essere da chi di quella lingua non conosce nemmeno le basi. Io parlo l’inglese molto bene, il tedesco benino, lo spagnolo, lo sloveno e il francese a livelli di una sufficienza risicata, eppure parlo italiano, il bellissimo italiano, lasciando le lingue straniere per i viaggi all’estero, quando l’uso della lingua del paese che mi ospita è un dovuto segno di rispetto (e stranamente i nostri anglofili all’estero fanno certe figure becere…).
Un abbraccio cara Luna!
sherazade
25 Novembre 2014 at 10:13Come sei brava…in tutto
cucinaincontroluce
25 Novembre 2014 at 13:25Sono una gran curiosa e quindi ho sempre voglia di imparare cose nuove! 🙂 Poi ogni tanto ci riesco pure….
Un bacio <3
sallychef
28 Novembre 2014 at 20:00Ogni tanto bisogna mettere i puntini sule iiiii 😀 Mai come quest’anno si sono accaniti contro Halloween!
Mi piace la tua energia, sempre positiva e con quel vigore che non manca mai di allegria.
Mi piace il tocco primaverile che hai dato ai muffins e devono essere profumatissimi!
besos
Sally
cucinaincontroluce
1 Dicembre 2014 at 9:52Ciao Sally!
Sai che hai ragione? Quest’anno ho notato un accanimento maggiore contro Halloween e ho la sensazione che vi sia in senso di dilagante disagio nei confronti di una società in continua trasformazione, purtroppo non sempre foriera di benessere; c’è chi sostiene questa apertura cosmopolita e chi la osteggia, ma purtroppo in ambedue i casi non si valuta con obiettività, a mio avviso, perché si va a confondere il crescente “caos multietnico” con quello che può essere un segno di apertura mentale e culturale. E comunque sì, io metto sempre i puntini sulle “i”, è difficile che taccia quando una cosa mi sta sulle scatole, a costo di risultare scomoda, anche se sono dell’opinione che con la buona educazione si possa affrontare anche l’argomento più spinoso e se lo si affronta con il sorriso sulle labbra tutto diventa più semplice e leggero…. (anche i muffins 🙂 )
Un bacione <3
sallychef
1 Dicembre 2014 at 14:46Concordo con la tua riflessione 🙂 e in questo “caos” credo che sia il cibo ad essere sempre un elemento valido per favorire lo scambio, un filo per tessere legami.
besos
Sally
ilsolleticonelcuore
30 Novembre 2014 at 0:55mi trovi perfettamente d’accordo con te! Questi muffins di aulin sono sicuramente uno spettacolo e poi, il nome del tuo bimboooo, è quello che sto mettendo al cucciolo che porto in grembo e che tra pochi giorni o ore avrò la felicità di tenere tra le braccia.
Un bacione a te ed al tuo piccolo campioncino :*
cucinaincontroluce
1 Dicembre 2014 at 9:56Ciao cara, mi fa piacere che tu mi sia venuta a trovare (anche se ultimamente posto poco perché tra la mancanza del pc e gli impegni di mio figlio, che poi diventano anche i miei, mi sembra di ammattire)… mi fa piacerissimo che stia per venire al mondo un altro Federico, ma occhio che “un nome una garanzia”, eh? Sono tremendi i Federico: pepatissimi e testardi come muli! Però sono dolcissimi, quindi goditelo questo piccoletto che crescono davvero troppo presto!
Un bacio <3