Contro ogni aspettativa dettata dalla pigrizia che mi ha colto in questi giorni di festa sono già qui a raccontarvi del mio capodanno lontano da ogni possibile fonte di stress: il Natale in casa mia è sempre un po’ scadente a causa dei rapporti tesi che ho con i suoceri e che, di conseguenza, dividono la famiglia in due (io dai miei genitori e marito e figlio dall’altra parte)… fortuna che la prendo con filosofia non essendo una fanatica del 25 dicembre, da me vissuto solo come una festa d’atmosfera e lontano anni luce dal significato religioso che, per un’atea anticlericale come la sottoscritta, chiaramente non rappresenta nulla.
Un po’ mi dispiace perché la vivo sempre come una festa da trascorrere in famiglia, ma se non altro mi sono risparmiata megapranzi pallosi che non mi divertono affatto, tombole che odio dal profondo del cuore e ammennicoli simili; il capodanno invece mi piace, lo amo particolarmente specie quando mi riserva l’occasione, com’è accaduto lo scorso anno, di stappare una bottiglia di spumante in mezzo ad un paesaggio innevato, nel gelo dei monti e sotto un cielo trapunto di stelle come in città mai si potrà vedere.
Questo 31 dicembre mio marito ha lavorato sino alle 22.00 perché gli è toccato uno dei turni peggiori, ma si sa che i mezzi pubblici circolano sempre e come tale è giusto che il servizio venga garantito: potevo non fargli trovare una cena curata e ricca d’amore?
Mi sono imposta di non stressarmi mai più per alcun motivo al mondo perché sono una persona emotiva e sensibile, quindi soggetta a somatizzare tutto, e ciò vale anche in cucina: massima organizzazione, minimo sforzo e massimo risultato! Dalle vacanze estive mi era rimasto del pescato nel congelatore, dal quale ne ho ricavato sia le seppie per il secondo sia un bel polpo da utilizzare per l’antipasto: a dire il vero non che l’abbia conservato per tanti mesi appositamente, ma proprio non sapevo come cuocerlo al meglio. Ho tratto l’ispirazione da un’idea vista in rete tempo addietro e quindi ecco qui la ricettina!
Ingredienti:
1 polpo di almeno 1 kg. (il mio era di kg.1,160)
la buccia di due arance
qualche foglia di alloro
un pizzico di sale
Procedimento:
Cuocere il polpo in pentola a pressione unitamente alla buccia di un’arancia (che tolgo con il pelapatate per evitare di avere anche la parte bianca) e a qualche foglia di alloro oltre ad un po’ di sale; dal sibilo proseguire la cottura per 40-45 minuti circa.
Una volta raffreddato tagliarlo a pezzettoni e inserirlo in una bottiglia in plastica precedentemente tagliata asportandone il collo (di acqua o altra bibita) alternando con un’altra buccia di arancia tagliata grossolanamente, poi appoggiarvi sopra un peso (io ho usato una bottiglia di birra piena d’acqua) e premere un po’ di volte sino a far uscire il liquido in eccesso; alla fine riporre un giorno ed una notte nel frigorifero mantenendovi sopra il peso.
Al momento di servire sarà sufficiente tagliare la bottiglia per estrarre il “salsicciotto” da affettare comodamente in quanto il liquido rimasto avrà gelificato mantenendo il tutto compatto: servire con qualche fetta di lime e dei chicchi di melagrana (se la tagliate a metà e la “schiaffeggiate” un po’ sul palmo della mano i chicchi cadranno a pioggia senza alcuno sforzo).
Ho affiancato al polpo un paio di fettine di salmone affumicato, del guacamole e ho accompagnato il tutto con un drink a base di Aperol e frizzantino aromatizzato con una fetta di arancia…. e poi non ditemi che il cenone è stressante!
Ovviamente il resto del cenone è finito nella slow-cooker che mi ha portato Babbo Natale, la quale ha cucinato per me mentre leggevo un libro accoccolata sul divano con un po’ di buona musica in sottofondo…. che voglio condividere con voi perchè è davvero un inno all’amore!
Buon anno compagni e compagne di blog…. e che la salute e la serenità siano con voi!
[youtube=http://youtu.be/3zckcClD1Qw]
20 Comments
edvige
2 Gennaio 2015 at 16:55Conosco molto bene Il Divo e anche la loro storia ed in uno dei ultimi post del Natale o riproposto quella che per me è una fra le loro migliori interpretazioni, l’inno Amazing Grace presentato in un “colosseo” come il nostro ma non ricordo dove è stupenda. La strada di questi Il Divo è costellata di canzoni ed interpretazioni assieme ai grandi della musica.
Il polpo in bottiglia gira da tempo con questo sistema fai il carpaccio di polpo solo che lo devi mettere in congelatore ed è pressato nella bottiglia solo “lui”. Bella l’idea dell’arancia deve essere stato ottimo praticamente marinato prima..
Ancora buon anno e buona fine settimana.
cucinaincontroluce
2 Gennaio 2015 at 17:02E’ vero… “Amazing grace” è stupenda, ma io (amando l’opera e le voci che veramente sanno cantare) li ascolto da tanto e penso di conoscerne a memoria l’intero repertorio, con maggior simpatia per il fatto che questi quattro fanciulli nemmeno se la tirano e sono sempre sorridenti!
Il polpo l’ho tenuto nel frigorifero, non nel congelatore, e ti assicuro che era sodissimo: l’ho trovata un’idea favolosa per risolvere un antipasto senza fatica e mi è sembrato utile condividerlo perchè a me sembrava una cosa scontata, ma chi lo ha visto non ci credeva!
Un bacio 🙂
Grembiule da cucina
2 Gennaio 2015 at 17:51Questa del polpo in bottiglia è una bellissima novità (almeno per me che non cerco mai ricette ittiche, tanto poi non le potrei cucinare)! Magari si può fare anche col pollo, tipo galantina.
cucinaincontroluce
2 Gennaio 2015 at 18:00Penso di sì perchè il anche il pollo gelifica bene: lo cucino quasi solo per le cagnoline, a dire il vero, perchè la carne non la mangio e i miei uomini certamente il pollo lesso non me lo accetterebbero mai… se ti riesce poi faccelo vedere! Comunque l’idea di farci un carpaccio sicuramente è riuscita appieno…
Un abbraccio 🙂
Affy
2 Gennaio 2015 at 18:30Confesso che appena ho visto la fotografia ho immaginato che gran lavoro ci dovesse essere dietro per la realizzazione di una simile bontà. La presentazione è davvero intrigante, molto elegante direi e dagli ingredienti che leggo particolarmente buona con quel profumo d’arancia … complimenti per questo polpo in bottiglia che mi ha ammaliata! 😉
Mi è dispiaciuto leggere della separazione dai tuoi cari proprio il giorno di Natale pur rendendomi perfettamente conto che non sempre tutto gira come dovrebbe.
Evvabè … un nuovo anno ci aspetta, salute e serenità anche per te Tatiana con un pizzico di gioia che fa sempre bene al cuore.
ti abbraccio
Affy
n.b. … ed ora mi ascolto il gradito brano! 😉
cucinaincontroluce
2 Gennaio 2015 at 18:39Amo cucinare, ma lavorando a tempo pieno di tempo libero ne ho poco, quindi cerco sempre di massimizzare il risultato senza uccidermi con dello stress inutile… anzi diciamo pure che non mi stresso più per nessuno perchè io sono una di quelle persone con una pazienza infinita e che ci soffrono tanto, poi però se mi arrabbio son capace di rovesciare un tavolo addosso a chi cerca di prendermi per i fondelli con la benedizione della timidezza che scompare sopraffatta dall’ira; lo stesso accade a Natale, ogni anno sempre la stessa storia, ma me la prendo sempre meno e mi godo la giornata con i miei anziani genitori e con le cagnoline (nemmeno loro gradite, al pari della sottoscritta)… e meno male che del senso religioso della festa me ne frego allegramente, sennò sai la sofferenza che proverei?
Ti lascio all’ascolto: questa musica o la ami o la detesti… io adoro il bel canto e sono questi i brani che mi riempiono il cuore di emozione…
Un bacio 🙂
zia Consu
2 Gennaio 2015 at 18:32Mi dispiace molto che tu viva con queste emozioni negative questo periodo dell’anno 🙁 spero che il tempo sistemi le cose e che i rapporti in famiglia riescano a trovare un equilibrio sostenibile…
Complimenti x questa ricetta molto molto sfiziosa e buon inizio anno <3
A presto <3
cucinaincontroluce
2 Gennaio 2015 at 18:43Io personalmente spero che il distacco continui perchè credimi che è meglio: me ne hanno fatte e dette di tutti i colori e sono tornata indietro solo per amore di mio marito decine di volte, ma ricevendo in cambio solo altri calci nei denti, quindi la mia libertà non ha prezzo e chiaramente non è in svendita per nessuno. E dire che bastava una parola per farmi tornare indietro, ma se non lo capiscono nonostante abbiano più anni di esperienza sulle spalle rispetto a me….
Del resto quello che mi impartisce degli ordini deve ancora nascere….
Buon anno anche a te tesoro! 🙂
stravagaria
2 Gennaio 2015 at 19:58Anche io sottoscrivo la politica “no stress”! Le mie feste sono state tranquillissime e mi sono limitata a cucinare delle gran teglie di lasagne da esportare da mamma e suocera 🙂 per il resto pantofole tisane gatte e tanti lavoretti 🙂 bacioni
cucinaincontroluce
2 Gennaio 2015 at 20:15Appunto, altrimenti che feste sono? Mi sembra inutile affannarsi… per cosa poi? Per apparire dinanzi ad una masnada di parenti magari neppure graditi? O ad amici dei quali poco t’importa? No grazie, meglio un divano ed un vin brulè chiacchierando in armonia con i proprio cari….
Un bacio 🙂
marisamoles
2 Gennaio 2015 at 21:39Questa del polpo in bottiglia è una ricetta molto intrigante. 😉
Ti auguro un buon proseguimento di questo 2015 che in fondo non è iniziato malaccio, mi pare. Auguri!
Un abbraccio.
cucinaincontroluce
4 Gennaio 2015 at 18:35Ciao! Sinceramente posso dire che sia effettivamente iniziato bene, in salute, serenità e con meno problemi economici rispetto a mesi fa… insomma, promette bene!
Un bacione 🙂
accantoalcamino
3 Gennaio 2015 at 8:53Ciao Tat, quesa ricetta è un portento, la faccio anch’io ma inserisco il polpo intero nella bottiglia e ikl salsicciotto lo tengo in congelatore e lo affetto all’occorrenza, l’utilizzo dell’arancia è geniale. Un abbraccio ed anch’io ho trascorso le feste senza stressarmi anche se ho dovuto presenziare 😉 meglio nessun rapporto che rapporti finti e negativi: il buonismo e l’ipocrisia lasciamoli a chi sa gestirli. Buon proseguimento Tat <3
cucinaincontroluce
4 Gennaio 2015 at 18:39L’arancia regala un profumo ed una nota agrumata che si sposano benissimo con il sapore del polpo: prova e vedrai che non te ne pentirai perchè è veramente l’esaltazione degli aromi mediterranei!
Vedo che continuiamo a pensarla alla stessa maniera: meglio apparire degli orsi, ma coerenti! E con la coscienza pulita.
Un abbraccio forte <3
ConUnPocoDiZucchero Elena
4 Gennaio 2015 at 9:56non solo sei una amica cara e una mamma premusrosa, ma anche una moglie attenta e adorabile! come s fa a non volerti bene io me lo chiedo tutte le volte che ti leggo Tati! buonissima e bellissima idea! non l’ho mai provato in questa versione e devo dire che mi stuzzica parecchio: io segno eh!
cucinaincontroluce
4 Gennaio 2015 at 18:41Elenina, tu sei sempre di una gentilezza squisita….ma forse mi hai capita meglio tu per il tramite di poche righe su un blog che chi mi ha incontrata di persona ma senza fare mai alcuno sforzo per conoscermi!
Tu intanto prova il polpo che almeno questo non ingrassa 🙂
Un bacio <3
Daniela
5 Gennaio 2015 at 23:00Ciao Tatiana,è sempre un piacere seguirti e leggerti e anche se non cucino quasi mai mi piace seguirti! Prendo spunto e sogno di mettere in pratica in futuro le ricette che mi colpiscono.
Mi piace la tua ironia e il descriverti senza maschere: anche io come te sono emotiva e ipersensibile,ma quasi mi vergogno di questo e magari cerco di cambiarmi.Anche se è Natale le persone rimangono le stesse e le situazioni familiari non cambiano: purtroppo” il mulino bianco” non esiste.
Ti faccio tanti cari auguri di un sereno anno nuovo e tanta positività.
Un abbraccio
Daniela
cucinaincontroluce
7 Gennaio 2015 at 12:10Ciao Daniela, i tuoi commenti sono sempre molto gentili dei miei confronti e mi fa piacere anche che tu prenda in considerazione qualche ricetta particolare nonostante la cucina non sia tra le tue priorità: tieni conto che qui non troverai mai delle preparazioni elaborate perché di tempo libero ne ho poco e anche lo spazio in cucina mi è nemico (vedessi che buco di stanza!).
Per il resto non posso che confermare quanto scrivi perché per me l’onestà verso me stessa e verso gli altri è fondamentale, poi se c’è chi mi apprezza mi fa piacere e se c’è chi non lo fa la cosa non mi sconvolge assolutamente perché la consapevolezza di non mentire e di essere gentile con gli altri mi lascia la coscienza pulita… e l’ironia aiuta visto che a non prendersi troppo sul serio fa sempre bene! 🙂
Un bacione cara, con l’augurio di tutto il bene del mondo <3
ili6
8 Gennaio 2015 at 0:14Ho assaggiato il polpo affettato in vari ristoranti e più volte mi sono chiesta come si preparava. Ora lo so: geniale l’idea della bottiglia! Ma per tagliarlo a fette sottili ci vuole l’affettatrice? Devo provarlo!!!
cucinaincontroluce
8 Gennaio 2015 at 16:24Ritengo sia sufficiente un coltello ben affilato, cosa che io non ho avuto il tempo di cercare a causa della fretta… e infatti le foto, pur scadenti, non mentono. .. 🙂