#bioimpronta Fior di Loto/ Ifood

#bioimpronta “Fior di Loto”

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Al rientro dalle vacanze ho avuto la gioia di trovare un magnifico pacco ad attendermi, speditomi da Fior di Loto, azienda torinese che dal 1972 propone una gamma di prodotti interamente orientati verso un’alimentazione biologica, sana e in armonia con la natura.
Il progetto attualmente è stato affidato a cinquanta bloggers proprio al fine di diffondere ed incoraggiare uno stile di vita sano e nel pieno rispetto di questa madre terra che ogni giorno sta subendo angherie e una profonda mancanza di rispetto da parte dell’uomo, il quale ancora non ha compreso che è l’unica cosa bella che tutti abbiamo in comune.
Gli accorgimenti da adottare, che talora potrebbero sembrare banali, sono molti e niente affatto scontati, quindi vogliamo parlarne un po’ insieme? A me fa piacere poiché si tratta di piccoli gesti che possono diventare abitudinari e che, alla fine, non solo fanno risparmiare moltissimo, ma sono gratificanti perché portano a comprendere il valore delle cose, a godere anche delle piccole soddisfazioni e certamente ad avere una vita migliore.

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Consumare prodotti di stagione e, se possibile e compatibilmente con la zona di residenza, a chilometri zero.
Mi rendo conto che il discorso dei chilometri zero non sempre è facilmente applicabile poiché non in tutte le zone del proprio paese l’agricoltura è sviluppata, come può non esserci il mare e quindi l’attività di pesca è inesistente, ma con un po’ di attenzione nulla è impossibile. Sicuramente però la stagionalità è applicabile da chiunque: che c’è di meglio del portare in tavola i prodotti di stagione? Già così rischiamo di acquistare dei vegetali che hanno soggiornato a lungo nelle celle frigorifere, privandoli così del sapore dei nutrienti che solo il sole e la terra possono donare loro, cerchiamo almeno di limitare i danni!
Se avete un pezzettino di terra o un balcone, perché non coltivarne una parte? Sicuramente gli aromi crescono bene e richiedono poco spazio, ma è possibile anche osare un po’ di più: io ho ottenuto un’ottima produzione di lattuga, di rucola, qualche pomodorino e dei peperoncini… provate in base alla vostra latitudine e alle vostre condizioni di sole-ombra cosa può crescere meglio.
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Non sprecare! Mai.
Per me questo è una condizione irrinunciabile: non si spreca nulla, ne l’acqua, né il cibo, tanto meno il riscaldamento durante l’inverno; non si spreca innanzitutto perché è una questione di rispetto nei confronti di chi non ha le nostre possibilità, ma anche per rispetto verso l’ambiente e verso noi stessi, non si spreca in quanto nulla è scontato.
E soprattutto, sin da bambina, mi è stato insegnato che non si butta il pane. Mai. Perché è il simbolo del nutrimento, perché è ciò che più ci lega alla terra: il grano e l’acqua, il cibo più primitivo. Perché il pane si può riciclare: ci si possono fare la pizza dei poveri, la bruschetta, la panzanella, la torta di pane, il panbagnato, l’acquasale, il pangrattato, lo si può congelare, lo si può utilizzare anche nei pasti per il cagnolino di casa al posto di costose e insane crocchette, quindi piano piano posterò varie idee di riutilizzo che quotidianamente metto in pratica.
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Fare la spesa lasciando la macchina a casa.
Non sempre è possibile in quanto chi lavora a tempo pieno ha bisogno di una grossa spesa mensile, ma per i piccoli acquisti quotidiani chi vive in pianura può usare la bicicletta; io vivo in una città piena di salite però utilizzo il carrellino così in un sol colpo faccio la spesa e la passeggiata con le cagnette di famiglia.
Inoltre portare sempre le sportine da casa evitando di acquistare quelle oscenità del supermercato che dopo pochi metri si rompono producendo solo inutile spazzatura.
Seguire la dieta mediterranea.
La nostra alimentazione è invidiata in tutto il mondo poiché è sana, gustosa ed equilibrata: abbiamo un mare meraviglioso, al sud l’ortofrutta è uno spettacolo, abbiamo un latte favoloso e dei formaggi ineguagliabili… sfruttiamo tutto ciò, possibilmente acquistando direttamente dal produttore in modo da aiutare la piccola impresa locale ed eliminare la conservazione massiccia che rovina la qualità.
Riciclare, riciclare, riciclare!
Producendo molte conserve in casa riciclo tutti i vasetti che trovo: per poterli riutilizzare senza rischi di botulino spesso conservo tutto in un grande congelatore, in cantina, in maniera tale da evitare delle sterilizzazioni pericolose se mal riuscite. Invaso con il normale sottovuoto solo confetture e marmellate poiché con i prodotti zuccherini ho più dimestichezza e ciò significa anche che produco in autonomia molte conserve oltre alla pasta e a tutti i prodotti da forno.
Utilizzare alcuni piccoli stratagemmi… come la cottura in lavastoviglie!
Sì, non sto assolutamente scherzando, si possono cuocere alcuni alimenti nella lavastoviglie combinando i vantaggi di una cottura lenta con l’utilizzo contemporaneo di uno strumento che permette di risparmiare tempo ed acqua, ma visto che il consumo energetico è innegabile tanto vale sfruttarlo appieno… e io ci ho provato con un ottimo risultato!
Autoproduzione ovunque sia possibile.
La consiglio vivamente, sia per quanto concerne i detergenti che i prodotti cosmetici, almeno nei confronti di chi se la sente di iniziare quest’avventura da piccolo chimico: c’è un po’ da imparare, ma la soddisfazione è impagabile!
Qui alcuni piccolissimi esempi:
Questi sono alcuni esempi dei piccoli accorgimenti che possono diventare dei grandi passi per tutti noi se ci uniamo poiché solo uniti si può arrivare ovunque!
Ci sentiamo nei prossimi post per portare avanti questo progetto? Penso che una ditta che finalmente produce prodotti da forno privi di olio di palma, mio nemico giurato da sempre, meriti davvero una massiccia campagna a favore della loro ideologia di vita!

 

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9 Comments

  • Reply
    Stravagaria
    8 Agosto 2016 at 9:25

    La cottura in lavastoviglie!!! Non ci avrei mai pensato…ma come te la cavi coi tempi di cottura e le temperature? Non è scomodo? Bello comunque tornare a casa e trovare pacchetti ad attenderci 😉 lenisce un po’ il dispiacere della fine delle vacanze…

    • Reply
      Tatiana Bruni
      8 Agosto 2016 at 10:33

      La cottura in lavastoviglie è talmente a bassa temperatura (relativamente al cibo e non ai piatti da lavare 🙂 ) che non puoi sbagliare! Leggiti un po’ il post che ho linkato, ma se fai una ricerca in Google trovi molte cose interessanti… rammento di aver provato anche le mele con le spezie ed erano buonissime! Ci avevo messo le mele a pezzetti, la cannella, lo zenzero, dei chiodi di garofano macinati e del pimento, poi via tra i piatti da lavare… delizioso e preparato senza alcuna fatica!
      PS: la blogger Lisa Casali ha approfondito molto l’argomento, almeno hai uno spunto per la ricerca 🙂

  • Reply
    Marisa
    8 Agosto 2016 at 20:53

    Ciao Tatiana e ben tornata!
    Per anni sono stata un’affezionata consumatrice dei prodotti Fior di Loto (che, per onestà, ho sempre trovato un po’ troppo cari… ma forse ora i prezzi si sono abbassati, non so) perché la mia erborista li teneva. Poi lei ha passato l’attività ad altre persone che hanno eliminato il reparto alimentare e non li ho più trovati in giro. Ad ogni modo, cerco di mangiare cibi biologici e di non buttare via niente. L’arte del riciclo è appunto un’arte quindi bisogna avere un po’ di inventiva. I tuoi consigli sono davvero preziosi.
    Buona serata
    Un abbraccio

    P.S. Sono appena tornata da Trieste dove ho passato qualche giorno con i miei genitori. Magari la prossima volta organizziamo un incontro. Che ne pensi?

    • Reply
      Tatiana Bruni
      13 Agosto 2016 at 21:52

      A dire il vero non sono ancora riuscita a trovarli, quindi non sono in grado di valutare il prezzo attuale del prodotto, ma continuo a cercare nei punti vendita della mia città 🙂 Prima o poi vedrai che li trovo!
      Mi farebbe molto piacere poterti incontrare la prossima volta che passi di qua…avvisami che combiniamo 🙂
      Un bacione!

  • Reply
    Alessia
    9 Agosto 2016 at 17:18

    Tema importantissimo e buone abitudini da trasmettere. Brava!

    • Reply
      Tatiana Bruni
      13 Agosto 2016 at 21:56

      Le buone abitudini mi sono state impartite fin da piccola da una famiglia che ha vissuto la guerra e che di fame ne ha fatta tanta, quindi tutta la mia vita è improntata sul principio di non sprecare mai nulla: guai buttare, meglio riciclare e fare con quello che c’è! Quindi questa campagna è capitata proprio a fagiolo e intendo lavorarci sopra un bel po’ perchè la sento in sintonia con il modo di essere e di concepire la vita di ogni giorno.
      Un bacio 🙂

  • Reply
    ipasticciditerry
    22 Agosto 2016 at 16:01

    Beh dai, direi che allora che ho un buon stile di vita, sano e naturale. Mi ci trovo in tutti i tuoi suggerimenti, a parte farmi detergenti e saponi, per il resto ho un pieno rispetto della natura e del riciclo. Detesto sprecare cibo e risorse e, nel mio piccolo, credo di essere un esempio anche con mia figlia, che a sua volta lo trasmetterà anche ai suoi di figli. Bravi, bella iniziativa. Vado a leggermi il tuo viaggio in Puglia. Sono stata un pò lontana dal pc, nelle ultime due settmane. Un bacio

    • Reply
      Tatiana Bruni
      5 Settembre 2016 at 22:28

      E fai bene! Io da sempre cerco di trasmettere a mio figlio i principi del non-spreco, forte anche del fatto che gli stessi punti fermi mi sono stati insegnati fin da piccola sia dai miei genitori che dai nonni e devo dire che sta funzionando poichè spesso è proprio lui ad indicarmi quali siano i prezzi più convenienti sul mercato!
      Un bacio cara Terry 🙂

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