Ci sono dei periodi in cui scompaio da queste pagine, questa volta sono sparita dal web, con pochi commenti ai blog che seguo abitualmente, sono scomparsa da Facebook, da Instagram, dalla vita sociale e dalla serenità: la mia mamma è stata molto male, il peggio è passato e posso serenamente affermare che ora sta meglio di me, sicuramente è più riposata, anche se ancora non è minimamente autosufficiente, se è appena rientrata a casa e ciò porta me ad un ulteriore accumulo di stanchezza perché tutto il carico dei problemi e dei lavori da fare è sulle mie spalle.
Ho voglia di sognare, di un tocco di luce, di una vita in bianco e rosa, di sfrondare i rami secchi (eh sì, in questo periodo mi sono scontrata anche con del veleno gratuito, ma passo oltre e ignoro la spazzatura) e nonostante la stanchezza infinita che mi sta dilaniando comunque in me c’è la voglia di rinascita. Ancora una volta.
Perché quando tutto va a rotoli ti aggrappi alla vita e ti butti a capofitto nel nuovo, tanto lo sai che non hai nulla da perdere e solo da guadagnarci: ho cambiato alimentazione, ho inserito più allenamenti che riesco tra i mille impegni che ancora non riesco ad evitare, ho cambiato l’header del blog (sempre parigino resta però 🙂 ), ho creato un angolo zen sulla scrivania dell’ufficio, un piccolo giardino costellato di tocchi bianchi e rosa, ho adottato un’altra cagnolona.
La mia dolcissima proprietaria di coda si chiama Margot e questa è la novità della quale parlavo nel post precedente, una tenera splendida creatura che per un anno intero è vissuta nella totale reclusione di uno scantinato buio e che per l’anno successivo è stata ospite delle volontarie, in attesa che il mio cuore incontrasse il suo, che i nostri occhi si amassero alla prima scintilla.
Mi sono affacciata molto poco al web, ma appena l’ho fatto ho incontrato lei e ne è valsa davvero la pena perché mi è sembrato che mi fosse stata mandata da Polly, la mia dolcissima pelosotta partita per il ponte la primavera scorsa, lasciandomi in un mare di lacrime e con il cuore gonfio di disperazione, lasciando la sorellina Bubu smarrita e confusa… la abbraccio e, anche se sembra assurdo, è come se abbracciassi lei, una lei ancora più affettuosa, più espansiva, più dolce e caciarona 🙂
Chiedetemi se sono felice… sì, lo sono, non ancora serena perché sarebbe troppo pretenderlo in questa situazione, ma tutto inizia a volgere per il meglio e chi sogna in bianco e rosa non può non essere felice, vero?
Oggi non si cucina (e non si scattano foto artistiche perché Margot va presa al volo!), non ne ho il tempo e di questo mi scuso anche con le aziende che hanno riposto in me la loro fiducia (mi rifarò alla grande a breve, lo prometto), ma un momento insieme a voi lo volevo avere, un momento di sogni in bianco e rosa!
Questo è stato l’ultimo articolo pubblicato sul vecchio dominio ospitante il blog, e avendolo perso nel trasferimento, ho voluto riproporlo con un copia incolla (perdendomi anche le 31 condivisioni facebook, porca miseria!), pertanto ho voluto ricopiare anche i vostri bellissimi commenti, le cui dovute risposte riporterò in calce a questo post, una per ciascuna di voi poichè siete state tante carine e non trovo giusto che un problema tecnico mi abbia mangiato quanto stavo scrivendo!
6 Comments
saltandoinpadella
20 Febbraio 2018 at 21:16tesoro mi dispiace tantissimo per la mamma, ma sono felice di leggere che ora si sta rimettendo. Margot è troppo dolce, da riempire di baci. ti capisco quando dici che abbracciandola ti sembra di abbracciare la tua Polly, è capitato la stessa cosa a me quando ho perso la mia adorata Miù, aveva 21 anni. E’ stata durissima, una tristezza che non ti dico, fino a che mi sono resa conto che lei non avrebbe voluto sapermi così triste e mi sono decisa a prendere un’altra amica pelosa, Magò. E’ talmente dolce, tenera e carina che ho sempre avuto l’impressione che fosse stata proprio Miù a mandarmela tra le braccia per farmi tornare il sorriso. Così adesso quando gioco con Magò è come se Miù fosse ancora con me.
Tatiana
26 Febbraio 2018 at 14:55Ciao Elena, posso dire che il peggio è passato, ma complessivamente proprio bene bene non può andare: l’età è molto avanzata e i problemi ci sono, anzi ce n’è uno al giorno ad essere sincera, ma posso solo tirare avanti cercando di ritagliarmi i miei spazi, del resto sono figlia unica e tutto il carico ce l’ho sulle mie spalle (purtroppo lo stato ti lascia completamente sola quando hai degli anziani da accudire).
Lo stesso accade a me con la cagnolona, sai? Sempre di più mi rammenta l’altra, negli atteggiamenti, nella golosità, nel modo di abbaiare e di correre… sono certa di aver fatto la cosa giusta, è una pallona di pelo da mangiare di baci, letteralmente! Del resto ho sempre sostenuto che se un cane ti ha insegnato qualcosa alla fine ne prendi un altro 🙂
Un abbraccio.
saltandoinpadella
26 Febbraio 2018 at 15:01Ti capisco bene, io non sono figlia unica ma mio fratello abita lontano quindi prima o poi so che arriverà il momento in cui sarò io ad occuparmi dei miei e non più il contrario. Mia mamma quest’anno fa ottanta, per fortuna è ancora come prima ma gli anni avanzano
Tatiana
26 Febbraio 2018 at 15:23La mia ne ha compiuti ieri 86, ma il crollo, quando arriva, è spesso repentino 🙁
Serena
21 Febbraio 2018 at 17:21Tatiana mi dispiace sapere che hai passato un periodo difficile, sembra un male comune la malattia e la sofferenza in questo periodo e certo non allevia sapere che anche altri stanno passando difficoltà legate alla salute dei proprio cari ma l’importante è che ci sia la speranza della ripresa. Continuare a guardare la vita con occhi bonari è importante per non perdere la fiducia capita così di ricevere nuove sorprese come Margot, anche io ho perso un cane tanto amato e non ho più avuto il coraggio di prenderne un altro, tu sei stata più coraggiosa e sarai premiata con tanto amore per questo. un abbraccio
Tatiana
26 Febbraio 2018 at 15:09Il peggio è passato, ma ancora è dura, durissima perché gli strascichi ci sono, l’età anche e, insomma, non puoi sognare proprio il top vero? Mi accontento dei giorni che passano, consapevole del fatto che ogni giorno è regalato, ma se non la prendo così vado in palla perché sono tanto tanto stanca e mi trovo a dover gestire tutto da sola; purtroppo gli anziani tendono a scaricare tutto sulle spalle di chi è più vicino a loro e per sfiga quella sono io, quindi cerco di mettere dei paletti con cui arginare le richieste (e le pretese), ma nemmeno ciò risolve il carico che mi ritrovo addosso. Questo è stato uno dei motivi, forse il principale, per il quale mi sono buttata sulla vita, dando una possibilità a chi non ne aveva molte, e ho deciso di adottare Margot: ho sofferto già per due cagnette volate via, due creature amate da morire, ma proprio per questo motivo ho maturato la decisione di provarci di nuovo e, credimi, ne è valsa davvero la pena! Lo rifarei mille volte ancora.
Un bacio!