Ci sono giorni in cui riesco a prendere la vita con più calma, in cui riesco ad affacciarmi al balcone e a respirare a fondo l’aria che il bosco dinanzi casa mi regala, ci sono giorni come questo in cui la neve scende turbinando con delle raffiche di bora gelida, in cui la notte scende nel freddo più totale mentre ci si gode il tepore di una coperta e lì fuori il vento ulula.
Ci sono giorni in cui a mattina ti svegli, finalmente con calma, e trovi la “sofficità”, un manto bianco a ricoprire i susini selvatici, i rovi di more, le acacie e i maestosi sambuchi: ieri erano bianchi di fiori e oggi gelati di neve… la sofficità sui rami, che sia di delicati petali o di neve tardiva, ma sempre uno spettacolo!
La sofficità è un atteggiamento, è uno stato d’animo, è una forma mentis che aiuta a respirare profondamente e con calma, che serve a vivere meglio, senza ansie nè nevrosi, che regala una sensazione di leggerezza, di morbidezza e di dolcezza, che permette di vivere ogni momento con il sorriso sulle labbra e di godere delle piccole gioie che la vita ti regala quando meno te lo aspetti.
Dovrebbero riconoscerla come termine salvavita la “sofficità”, magari affiancarla all’oramai “trendyssimo” termine hygge, perchè sa un po’ di infanzia, un po’ di luce, di tepore, di rilassamento, di “star bene”…
Oggi la sofficità l’ho portata in casa con un meraviglioso profumo vanigliato e burroso che, uscendo dal forno, ha regalato il sorriso a tutta la famiglia: la sofficità di una torta paradiso.
Tempo di preparazione | 15 mins |
Tempo di cottura | 50+30 mins |
Porzioni |
1 stampo da 24 cm.
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- 6 uova a temperatura ambiente
- 200 g. zucchero semolato
- 1 pizzico sale fino
- 100 g. burro a temperatura ambiente
- 80 g. latte
- 200 g. farina 00
- 200 g. fecola di patate o maizena o frumina
- 1 bustina lievito per dolci
- q.b. limone scorza grattugiata
- q.b. vaniglia estratto o semi
- q.b. zucchero a velo per decorare (io zucchero Decora che tiene l'umidità senza sciogliersi)
Ingredienti
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- Per prima cosa separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi a neve con un pizzico di sale, mentre i tuorli andranno montati con o zucchero sino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Setacciare la farina, l'amido ed il lievito ed aggiungerli gradatamente ai tuorli, alternando con il burro sciolto nel latte caldo, mescolare lentamente per non smontare il tutto , unire gli aromi e alla fine gli albumi a neve, mescolando piano e dal basso verso l'altro con una spatola.
- Ungere ed infarinare uno stampo a cerniera, versarvi l'impasto ed infornare in forno statico a 160° per 50', successivamente alzare a 175° per altri 30 minuti. Lasciar raffreddare, togliere dallo stampo e spolverizzare con zucchero a velo.
22 Comments
Simona
19 Marzo 2018 at 20:01Adoro le torte semplici e morbide ..anzi soffici,riportano a tempi in cui si era molto felici solo per il fatto che c’era la torta,
an che senza nulla.
La tua Paradiso fa voglia.
Ciao stellina😘
Tatiana
28 Marzo 2018 at 21:10Hai centrato il punto Simo: i tempi in cui si era molto felici solo per il fatto che c’era la torta. Non c’è bisogno di aggiungere altro. E ora invece questa piccola felicità bisogna andarsela a cercare tra le nostre piccole cose intime e che profumano di amore. Come una torta 🙂
Un bacio mia dolce amica 🙂
Melania
20 Marzo 2018 at 0:06“Soffice” quanto mi piace questa parola! A volte, penso che se si ascoltasse il suono di ogni lettera, se davvero prendessimo coscienza del loro significato tutto sarebbe più chiaro. Più morbido.
Cedere poco per volta, lasciandosi andare ognivoltasempredipiu’ ad un sorriso, un momento di relax, a tutta quella leggerezza che ci occorre. A posarsi su tappeti innevati che riempiono gli occhi di stupore. Ritrovarsi in questi giorni un po’ hygge e scoprire che è bello il vento del nord.
La tua torta lo è Tati! Ti abbraccio
Tatiana
28 Marzo 2018 at 21:08“Soffice”… già a pronunciarla suona bene, vero? La nostra lingua è bellissima e l’onomatopea ha davvero un suo perchè, c’è un senso poetico e musicale che mi fa amare tante parole, lo stesso che mi ha fatta innamorare, tantissimi anni fa, della lettura, dei libri belli e scritti con il cuore e con cognizione di causa.
La mia “sofficità” la intendo anche come un modus vivendi, un’esigenza di vita migliore, di qualità quotidiana che sempre meno ritrovo nel “vivere sociale” e che quindi mi trovo a ricercare nel mio amore per la natura, per gli animali, per la semplicità e (perchè no?) nel profumo di una torta…
Un abbraccio che ti arrivi con il mio vento del nord…
Emmettì
20 Marzo 2018 at 18:18Tati! :-)))))))))))
Mi piace questo senso che hai dato alla sofficità! ♥
Ed altrettanto mi piace questa torta che sa di casa, che sa di quel buono che solo le cose semplici sanno dare!
Grazie per avercela offerta! :-)))
Un bacio e l’augurio di una buona serata! :-*
Tatiana
28 Marzo 2018 at 21:01Vedo che il mio pensiero hygge è arrivato anche a te, mi fa piacere! Perchè il mondo ha tanto bisogno di un po’ di sofficità e di calma interiore: ogni giorno mi scontro con un aumento esponenziale di complicazioni inutili che sembrano fatte apposta per indurre il singolo a rinunciare, che stancano e che mandano fuori di testa… poi rincaso, inforno una torta che profuma di amore e sto subito meglio 🙂
Un bacio!
stravagaria
20 Marzo 2018 at 18:34Beh se l’hanno chiamata torta “paradiso” un motivo deve pur esserci, no? Ottima filosofia di sofficità condivisa 😉
Tatiana
28 Marzo 2018 at 20:58Anche la sofficità di una torta aiuta l’umore e dopo una giornata faticosa ti mette in pace con il mondo!
Un bacio 🙂
Serena
22 Marzo 2018 at 15:40Mi piacerebbe imparare ad averla quella sofficità così le spigolosità del mondo potrebbero apparirmi come sinuose curve. Una torta così soffice però è sicuramente un buono spunto che merita di essere apprezzato
Tatiana
28 Marzo 2018 at 20:58Aiuta anche sedersi e godersi un pezzo di torta, come aiuta una casa rilassante e luminosa, aiuta rincasare e trovare il calore di una famiglia, un dolce confortante e qualche candela accesa… il mondo lì fuori è spietato, ma almeno nel mio mondo un po’ di calma me la devo creare; sono piccole cose che difendo con le unghie e con i denti e che per me sono inalienabili, è la mia ancora di salvezza.
Un bacio 🙂
saltandoinpadella
22 Marzo 2018 at 21:27Ultimamente anche io non faccio latro che correre, ho proprio bisogno di qualcosa di morbido e coccoloso per riprendermi. E di una torta come questa, semplice, genuina, casalinga, che sa di buono e fatto con amore. Un po’ come la torta della nonna 😉
Tatiana
28 Marzo 2018 at 20:54Oltre al correre mi pesa la mancanza di serenità e il continuo annaspare tra mille problemi che mi vengono riversati addosso e, per dirla tutta, sono anche a dieta strettissima a causa di vari fastidi, ma una torta ogni tanto mi soddisfa già per il solo fatto di infornarla e di poterla assaggiare.
Un abbraccio 🙂
ipasticciditerry
24 Marzo 2018 at 19:18E qua mi porti indietro alla mia infanzia, ci ho fatto anche un post sulla torta paradiso e i miei ricordi. Ottima, soffice e coccolosa. Bravissima tesoro. Immagino come ulula il vento lì da voi … Buona domenica, a presto
Tatiana
28 Marzo 2018 at 20:50Ciao Terry cara,
finalmente anche qui il tempo volge al bello e sotto il sole fa quasi un po’ caldino :), non mi sembra vero! E’ vero che sa di infanzia, non è solo il mio pensiero allora! Passerò a vedere anche la tua perchè a me si secca abbastanza velocemente: marito e figlio la pucciano nel latte, ma io non lo posso bere e mi trovo in difficoltà, magari la tua versione è migliore per quanto riguarda la durata.
Un bacio 🙂
Mile
28 Marzo 2018 at 6:54Le tue riflessioni mi hanno regalato calma e serenità. Traduco queste sensazioni nella capacità di ascoltare il nostro respiro. Non facile. Ti abbraccio Tati mentre mi coccolo a lungo questa sensazione e inondo i miei occhi di bianco!
Tatiana
28 Marzo 2018 at 20:46Mi fa piacere che sia riuscita a trasmettere ciò ho voluto esprimere: il fatto che a te sia arrivato per me è motivo di soddisfazione! La calma e la serenità è ciò a cui aspiro maggiormente in questo momento della mia vita: vengo da anni di stress a causa di problemi familiari che mi coinvolgono anche se vorrei starmene fuori e che mi stanno causando allergie e orticarie senza sosta, quindi cerco di costruirmi la pace in ogni piccola azione quotidiana, dai lavori di casa fatti con calma alla cucina organizzata al massimo e quando arriva il momento del dolce voglio trasformarlo in un istante di tranquillità e di coccole.
Passa pure quando ne hai voglia che un pezzettino di torta non manca mai 🙂
Francesca
28 Marzo 2018 at 17:51Ciao carissima Tatiana,
Ho finalmente un nuovo blog tutto mio e piano piano sto riprendendo in mano i contatti di quelle dolcissime persone che mi seguivano e sono venuta a trovarti. Complimenti per il tuo blog e complimenti per la tua ricetta davvero soffice 🤗
Tatiana
28 Marzo 2018 at 20:34Ciao Francesca,
anche tu con una nuova casetta, è una bella sensazione, vero? Io a dire il vero mi sono staccata da tutto e mi sono voluta mantenere la massima indipendenza, al di là del gruppo cui facevo parte e al di là delle amicizie, desideravo proprio una mia individualità scevra di tutto il resto: i tempi cambiano, ci si evolve e le esigenze si modificano… seguo sempre chi apprezzo, ma il farlo perchè sono io e non perchè “faccio parte di” mi regala una sensazione di benessere, forse poichè con il tempo e l’esperienza si apprendono tante cose e prima o poi scatta la voglia di proseguire con le proprie forze 🙂
Però sono così contenta quando mi ritrovo qui le vecchie amiche, è un po’ come quando esci dalla maturità e ti ritrovi con le vecchie compagne per una pizza!
Grazie di essermi venuta a trovare e lasciati abbracciare!
Luna
30 Marzo 2018 at 19:47Il termine hygge non mi piace, così freddo, per niente adatto a ciò che invece significa. Sofficità mi piace da morire e farò subito mia la filosofia che incarna. Perfettamente resa da questa torta meravigliosa. Tanti auguri di buona Pasqua Tatiana. Baci.
Tatiana
31 Marzo 2018 at 0:54Il termine hygge mi regala sempre un senso di ordine, minimalismo, luce e pulizia: mi regala un senso di tranquillità e pulizia, ma non di freddezza, però alla fine è proprio questo il risultato che conta. Avere intorno a me la luce, un ambiente chiaro ed accogliente, dove il sentirsi a casa fa da padrone, dove mi metto comoda e mi rilasso, lontana dallo stress che rimane fuori dalla porta. E dove una torta non manca mai.
Buona Pasqua anche a te Luna, un bacio 🙂
Gaia Sera
17 Aprile 2018 at 17:29Anche io sono una grande sostenitrice della sofficità senza per questo riuscire mai ad approdare a questo stato di beatitudine. Sempre di corsa, sempre nervosa, sempre in lotta col mondo intero. Lo dico sempre, prima o poi se non cambio attitudine mi prenderà un bell’infarto ma per una fetta di questa torta Paradiso una pausa me la prenderei volentieri.
Grazie della ricetta Tati 😘
Tatiana
24 Aprile 2018 at 17:57Ah guarda che la faccenda è dura anche qui, ma proprio perchè delle volte devo mettere dei paletti riesco nel mio intento! Non sai quanti progetti ho nella testa ma poi sono sempre di corsa, sempre stanca e alla fine cerco di salvaguardare almeno la mia integrità mentale… e allora chiudo le porte e mi godo il relax di casa mia, nel silenzio e in piena “sofficità”!
Un abbraccio 🙂