Questa è una di quelle ricette che o si amano o si odiano, dipende dal grado di dolcezza che accompagna i gusti del proprio palato: io sono per il dolce zuccherosissimo, quello che stanca molte persone ma che io amo alla follia, io che sono tipa da marzapane e marron glacé.
E’ un dessert tutto sommato conosciuto eppure ben pochi si avventurano a prepararlo in casa, ne esistono innumerevoli varianti come diverse tra di loro sono le origini di questa meraviglia dal sapore un po’ mediorientale, le ricette annoverano provenienze turche (forse questa è l’origine più accreditata), albanesi, greche, macedoni, ma nella mia terra è molto conosciuto in quanto siamo la porta dell’est, confinanti con la Slovenia e vicinissimi alla Croazia, insomma qui con la Baklava si familiarizza alla grande 🙂
Ho avuto l’occasione di provare questo meraviglioso Mielbio Limone della Rigoni di Asiago e mi è sembrato perfetto per variare un po’ la ricetta tradizionale: l’aroma di limone si sposa perfettamente con il gusto tipicamente mediterraneo di questo dessert riuscendo a smorzarne un po’ la dolcezza e rendendola meno stucchevole.
Per prima cosa tritare la frutta secca, non troppo finemente (io uso il mortaio, sentirete che profumo!) e metterla da parte, nel frattempo fondere il burro e usarlo per spennellare una teglia da forno.
Dividere la pasta fillo in pezzi adatti ad essere inseriti nella teglia, stendervi uno strato e spennellarla abbondantemente con il burro, poi ripetere l'operazione con un altro strato sino ad arrivare a quattro fogli.
Versarvi metà dello zucchero mescolato con metà della frutta secca e della cannella e ripetere l'operazione dei quattro strati di pasta fillo imburrata, per terminare con lo zucchero, la cannella e la frutta secca rimanente (abbondate pure, la frutta secca appena uscita dal forno è paradisiaca).
Terminare con la pasta fillo che resta, ritagliare nella forma desiderata (tradizionalmente si ritagliano dei piccoli rombi) ed infornare a 160° per circa 35 minuti, poi alzare la temperatura a 200 gradi per ancora 10-15 minuti.
Ora procedere con la preparazione dello sciroppo, che andrà realizzato portando l'acqua ad ebollizione ed aggiungendovi lo zucchero, il miele e il succo di limone; lasciar raffreddare lo sciroppo e versarlo sul dolce appena sfornato.
Se lasciato una notte a riposo il risultato sarà divino! Io però non ho resistito e l'ho addentato ancora caldo... 😉
Recipe Notes
Essendo un dolce antico e tradizionale presente in molte culture balcaniche le versioni sono molteplici quindi non troverete mai un’unica verità relativamente ad ingredienti e dosi. Questa rispecchia il mio gusto personale ma sentitevi liberi di apportare tutte le modifiche che il vostro gusto vi suggerirà.
Appoggiare la pasta fillo in una teglia rivestita di carta forno.
Spennellare con abbondante burro fuso ciascun strato di pasta fillo.
Tritare le noci e i pistacchi insieme con lo zucchero e la cannella utilizzando un mortaio.
Stendere metà del composto sul quarto foglio di pasta fillo.
Ricoprire con altri quattro strati imburrati.
Terminare con una generosa spolverata di frutta secca tritata con zucchero e cannella prima di infornare.
Io invece non amo tantissimo i dolci molto dolci. Infatti non uso tanto il miele, mi piace quello di castagno e di corbezzolo che sono amarognoli. L’ho assaggiata una volta e devo dire che per me è un po’ troppo stucchevole ma magari il limone da una nota fresca
A me piace tutto (purtroppo 🙂 ) e il miele lo uso ovunque, castagno compreso a dire il vero; questo è stato un esperimento poiché ho sempre avuto l’idea di un dolce impossibile da replicare e invece è di una semplicità inaspettata, certamente le note agrumate hanno un loro perché.
io lo amo!!! da quando l’ho provato e riprovato (e riprovato, e ancora e ancora e ancora) in Turchia, ce l’ho nel cuore e ogni tanto me lo faccio! ora mancava da tanto all’appello però: per fortuna me lo hai ricordato! 😉
Oh finalmente mi sento compresa: è facile e di una squisitezza unica, pensa che lo vorrei provare anche con delle note profumate di rosa, che secondo me farebbero la differenza. Certo è una botta calorica non da poco, ma è talmente peccaminoso da risultare irresistibile 🙂
E’ un dolce che conosco molto bene avendo una parentela acquisita egiziana, la ricetta perfetta per valorizzare il prodotto della Rigoni. Ti incontrerò al blogger day di maggio? spero di si! Ti abbraccio
Mi fa piacere che chi lo conosce lo apprezza poiché detta così la ricetta potrebbe sembrare un mero concentrato di zuccheri eppure io lo trovo delizioso proprio per le sue sfumature così mediorientali. Blogger day? Sai che non so nemmeno cos’è? Mi dovrei istruire un po’ poiché dopo esperienze passate (pessime) tendo un po’ a starmene fuori dal mondo dei blog…
Ecco, sui dolci non ci troviamo tanto daccordo; a me i dolci troppo stucchevoli mi danno fastidio, tranne alcune eccezioni, come i marron glace 🙂 Ne approfitto per augurarti una buona giornata tesoro
Vabbè i marron sono strepitosi, eppure molte persone mi dicono di non sopportarli: io di dolci ne mangio pochissimi ma se riescono ad essere molto soddisfacenti al palato e con un buon contenuto zuccherino diciamo che una gratificazione ogni tanto ci sta proprio!
Un abbraccio bella Terry, voglio fare un salto anche da te, sto facendo molta fatica a trovare tempo ed energie per connettermi ultimamente 🙂
Ciao Terry bella, finalmente riemergo da due settimane di buio totale, piano piano riprendo per l’ennesima volta in mano tutto, ma proprio non vuole girare bene questo mio tempo… me ne sta capitando una al giorno! Devo passare da te, ho visto un sacco di belle cose, e nel frattempo inizierò a sistemare tutte le bozze che ho in archivio cosicché possiate passare da me per una sana merenda e quattro chiacchiere 🙂
Un abbraccio!
Be’, che spettacolo! L’avevo già sentito nominare, ma non avevo mai letto la ricetta… appetitosissima è facile da sglutinare semplicemente cambiando la pasta di base. Devo provare! Magari riduco un po’ lo sciroppo che qui non va per la maggiore, ma il resto è una bomba e mi ricorda molto uno strudel demelizzato 😉 Un abbraccio grande
Sapendo i miracoli che riesci a fare per sglutinare tutto non ho alcun dubbio in merito al risultato: certo è davvero buono e ti dirò che il tocco zuccherino è la sua forza, pensaci prima di toglierlo perché ne cancelleresti l’essenza! Semmai aromatizza il tutto con un tocco fresco ed agrumato, dovrebbe funzionare.
Un abbraccio!
Ciao e benvenuto!
Pensa che io non ci sono ancora riuscita a vedere Santorini, che è il mio sogno bianco e blu da sempre: l’anno in cui ero in Grecia ci spararono cifre da capogiro per il traghetto (noi viaggiamo in camper) e ci costrinsero a desistere 🙁 Non mi resta che sognare tra i fornelli 😉
Ti auguro una buona giornata e… buon appetito!
Ciao e benvenuta!
Grazie mille per le belle parole che mi hai regalato e buon appetito… goditi questo dessert perché lo merita davvero!
Buona giornata 🙂
20 Comments
il bello di essere donna
9 Aprile 2019 at 17:34non ho mai provato a fare questo dolce, mi incuriosisce molto
Tatiana
8 Maggio 2019 at 8:24Ciao e benvenuta!
Lo sai che per il pochissimo lavoro che richiede ottieni un risultato favoloso? Provaci, vedrai che golosità 🙂
saltandoinpadella
9 Aprile 2019 at 18:16Io invece non amo tantissimo i dolci molto dolci. Infatti non uso tanto il miele, mi piace quello di castagno e di corbezzolo che sono amarognoli. L’ho assaggiata una volta e devo dire che per me è un po’ troppo stucchevole ma magari il limone da una nota fresca
Tatiana
8 Maggio 2019 at 8:25A me piace tutto (purtroppo 🙂 ) e il miele lo uso ovunque, castagno compreso a dire il vero; questo è stato un esperimento poiché ho sempre avuto l’idea di un dolce impossibile da replicare e invece è di una semplicità inaspettata, certamente le note agrumate hanno un loro perché.
speedy70
13 Aprile 2019 at 21:11Adoro questo dolce, complimenti, molto invitante!
Tatiana
8 Maggio 2019 at 8:26E’ una garanzia, soprattutto quanto incontri il pistacchio tostato: io lo amo molto già di suo, ma qui dà il meglio di sé!
Elena
17 Aprile 2019 at 3:20io lo amo!!! da quando l’ho provato e riprovato (e riprovato, e ancora e ancora e ancora) in Turchia, ce l’ho nel cuore e ogni tanto me lo faccio! ora mancava da tanto all’appello però: per fortuna me lo hai ricordato! 😉
Tatiana
8 Maggio 2019 at 8:28Oh finalmente mi sento compresa: è facile e di una squisitezza unica, pensa che lo vorrei provare anche con delle note profumate di rosa, che secondo me farebbero la differenza. Certo è una botta calorica non da poco, ma è talmente peccaminoso da risultare irresistibile 🙂
Serena
23 Aprile 2019 at 12:23E’ un dolce che conosco molto bene avendo una parentela acquisita egiziana, la ricetta perfetta per valorizzare il prodotto della Rigoni. Ti incontrerò al blogger day di maggio? spero di si! Ti abbraccio
Tatiana
8 Maggio 2019 at 8:31Mi fa piacere che chi lo conosce lo apprezza poiché detta così la ricetta potrebbe sembrare un mero concentrato di zuccheri eppure io lo trovo delizioso proprio per le sue sfumature così mediorientali. Blogger day? Sai che non so nemmeno cos’è? Mi dovrei istruire un po’ poiché dopo esperienze passate (pessime) tendo un po’ a starmene fuori dal mondo dei blog…
ipasticciditerry
2 Maggio 2019 at 13:18Ecco, sui dolci non ci troviamo tanto daccordo; a me i dolci troppo stucchevoli mi danno fastidio, tranne alcune eccezioni, come i marron glace 🙂 Ne approfitto per augurarti una buona giornata tesoro
Tatiana
8 Maggio 2019 at 8:33Vabbè i marron sono strepitosi, eppure molte persone mi dicono di non sopportarli: io di dolci ne mangio pochissimi ma se riescono ad essere molto soddisfacenti al palato e con un buon contenuto zuccherino diciamo che una gratificazione ogni tanto ci sta proprio!
Un abbraccio bella Terry, voglio fare un salto anche da te, sto facendo molta fatica a trovare tempo ed energie per connettermi ultimamente 🙂
ipasticciditerry
15 Maggio 2019 at 13:44Non preoccuparti, basta non ci perdiamo di vista. Un bacione
Tatiana
7 Giugno 2019 at 8:45Ciao Terry bella, finalmente riemergo da due settimane di buio totale, piano piano riprendo per l’ennesima volta in mano tutto, ma proprio non vuole girare bene questo mio tempo… me ne sta capitando una al giorno! Devo passare da te, ho visto un sacco di belle cose, e nel frattempo inizierò a sistemare tutte le bozze che ho in archivio cosicché possiate passare da me per una sana merenda e quattro chiacchiere 🙂
Un abbraccio!
Alessia
2 Maggio 2019 at 19:59Be’, che spettacolo! L’avevo già sentito nominare, ma non avevo mai letto la ricetta… appetitosissima è facile da sglutinare semplicemente cambiando la pasta di base. Devo provare! Magari riduco un po’ lo sciroppo che qui non va per la maggiore, ma il resto è una bomba e mi ricorda molto uno strudel demelizzato 😉 Un abbraccio grande
Tatiana
8 Maggio 2019 at 8:36Sapendo i miracoli che riesci a fare per sglutinare tutto non ho alcun dubbio in merito al risultato: certo è davvero buono e ti dirò che il tocco zuccherino è la sua forza, pensaci prima di toglierlo perché ne cancelleresti l’essenza! Semmai aromatizza il tutto con un tocco fresco ed agrumato, dovrebbe funzionare.
Un abbraccio!
andrea
3 Maggio 2019 at 21:37ho ricordi di una bellissima vacanza a santorini ;)) buonissimo 😉 anche se non ho mai provato a farlo, grazie per le dritte!
Tatiana
8 Maggio 2019 at 8:38Ciao e benvenuto!
Pensa che io non ci sono ancora riuscita a vedere Santorini, che è il mio sogno bianco e blu da sempre: l’anno in cui ero in Grecia ci spararono cifre da capogiro per il traghetto (noi viaggiamo in camper) e ci costrinsero a desistere 🙁 Non mi resta che sognare tra i fornelli 😉
Ti auguro una buona giornata e… buon appetito!
annalisa
5 Maggio 2019 at 22:35Molto interessante questo dolce..voglio assolutamente provare a farlo! Complimenti per le ricette e per il nome bellissimo del tuo blog!
Tatiana
8 Maggio 2019 at 8:39Ciao e benvenuta!
Grazie mille per le belle parole che mi hai regalato e buon appetito… goditi questo dessert perché lo merita davvero!
Buona giornata 🙂