Testaroli al cacao con noci e confettura di mandarino e curcuma
Sto attraversando un periodo strano, dopo un’infinità di preoccupazioni passate e vissute oltre ogni limite di tollerabilità umanamente possibile tutto mi scivola addosso, ogni qualvolta mio figlio prende un votaccio nemmeno mi scompongo, sono cosciente di avere dinanzi a me circa 1400 pagine da studiare per un concorso inerente alla mia professione ma non mi agito proprio, ogni qualvolta mio padre si inventa un nuovo malanno gli rispondo che passerà, in sostanza continuo a cucinare fregandomene un po’ del resto e tenendo la casa pulita ed accogliente, accendendo candele profumate e bruciatori… è come se dopo la tempesta che ho vissuto con la malattia di mia madre nulla mi toccasse più di tanto…
Sicuramente nel corso della settimana corro come una trottola tra lavoro, spesa, studio ed impegni familiari, ma nel fine settimana mi alzo tardi e giro per la casa a passi felpati, ancora in pigiama indugio nel gustarmi una colazione tranquilla, lunga, calma… io e solo il silenzio fuori dalla finestra, il balcone che guarda il bosco, l’aria ancora tiepida, le cagnette che reclamano un paio di snacks spingendomi con il naso finchè non cedo alle loro richieste.
Ancora davanti alla tazzina del caffè sistemo sul cellulare la lista spesa in maniera tale da non dimenticare nulla, lista che mano a mano che la dispensa si svuota provvedo a stilare, ma il sabato punto all’essenziale per non massacrarmi di pesi, allora l’idea prende forma, mi rendo conto di aver terminato la farina integrale e so di avere appuntato la ricetta dei testaroli, mi aveva colpita, devo averla letta non so dove ma mi sembrava perfetta per un piatto gustoso e veloce, con quel tocco un po’ rustico che si sposa bene con il dolce della frutta.
Ho una confettura Fiordifrutta mandarino e curcuma Rigoni di Asiago, una cosa strepitosa che volevo valorizzare al meglio, ottima con i sapori dolci, ma vuoi mettere l’accoppiata dolce-salato? Estasi allo stato puro poiché la confettura viene esaltata al massimo livello. Proviamoci. A me è piaciuto tanto.
Versare le farine in una ciotola capiente, aggiungervi un cucchiaio raso di cacao amaro, unirvi il sale e l'acqua, un po' alla volta e mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi.
Lasciare la pastella a riposo in luogo fresco per almeno trenta minuti.
Trascorso il tempo di riposo, ungere leggermente una padella antiaderente e versarvi una mestolata di pastella, in maniera da ottenere una crepe abbastanza spessa (dai 2 ai 4 mm.), cuocerla per bene su ambo i lati (circa un paio di minuti a lato) e poi proseguire sino a terminare l'impasto.
Tagliare le crepe, una volta fredde, a rombi regolari e, dopo aver portato ad ebollizione una pentola d'acqua, aggiungervi un pizzico di sale e tuffarvi i testaroli, facendoli cuocere per un paio di minuti.
Scolarli e impiattarli, condendoli con qualche cucchiaiata di confettura al mandarino e curcuma Rigoni di Asiago (eventualmente ammorbidita con un po' di acqua di cottura) e cospargendoli con una manciata di noci tritate grossolanamente tra le mani.
Ti capisco, è capitato anche a me. Si arriva a un livello di stress tale che poi ci si allontana un po’ dal mondo, è una forma di protezione. Goditi le colazioni lente e golose, come questa, riposati e coccolati. dedicati tempo e attenzioni
Penso che si arrivi ad un punto in cui l’istinto di conservazione ha la meglio: per troppo tempo (tre anni circa) sono stata spremuta come un limone, massacrata fino alle ossa, e ora è troppo, se non prendo le distanze schiatto. Nella sfortuna il problema si è risolto con la perdita della mamma, ma io ho ricominciato a vivere almeno un po’ e non ti dico a quale livello di stress e disperazione fossi arrivata…
Un bacio cara… e grazie!
Probabilmente è come scrive Elena : hai raggiunto un livello tale di stress che o sei arrivata all’ultimo o hai imparato il distacco. Direi che non è un male però, il distacco altrimenti scoppi. E ben vengano le colazioni lente e i connubi dolce salato come questo che tanto mi piacciono! 😚
Vero Mile, rischiavo di scoppiare, oramai stavo malissimo: per tre anni ho fatto da badante (perché la titolare del posto era sempre assente e se si presentava faceva solo danni), ho lavorato a tempo pieno perché comunque un lavoro grazie al cielo ce l’ho, ho tenuto su la famiglia e ho fatto la spesa sempre per due famiglie in contemporanea, portando pesi su pesi, correndo ogni giorno e spesso dovendo correre anche la notte per le emergenze. E’ andata così. E’ finita. Ora ci sono anch’io.
Un bacio bellezza 🙂
Come ti capisco! Se non avessi questo senso di distacco, sarei già finita al manicomio! Mio marito è un pessimista per natura ed è di quelle persone che “ti rubano l’energia”. Se non reagissi così davvero non so come potrei finire. Venendo alla tua colazione, ti sei coccolata per bene, eh ♥ Brava amica mia, un bacione
Pensa che io ho lottato, e lo faccio ancora, con mio padre che è un pessimista di quelli peggiori e pure orgoglioso di esserlo, se ne fa un vanto, con l’aggravante di essere egocentrico e depresso e il tutto ha toccato il fondo in questi ultimi tre ani bui. Ho detto tutto. Ora ci prova a rubarmi l’energia, come giustamente hai detto tu, ma non gliela do vinta poiché non ce n’è più motivo. Ora vivo, con difficoltà e stanchezza ma vivo.
Un bacio gioia 🙂
tatiana, sei bravissima, hai una forza dentro che ti fa sa scudo nella vita per tutte le bufere che hai attraversato…e oggi, trovi il tempo di cucinare deliziosi manicaretti, tra un impegno e l altro, e le mille corse di ogni giorno…
devo prendere ispirazione da te e imparare anch io ad usare la curcuma, me lo propongo sempre e poi ci rinuncio, forse non so dosarla bene, boh… e s’ che fa cosi bene, e colorata…devo imparare dai..,,
un abbraccio
daniela
Sono una persona sicuramente molto organizzata ma non avrei mai pensato di doverne passare tante tutte insieme, mi ha salvata un carattere forte e una buona dose di umorismo e di autoironia, sono tenace e non mollo mai ma sono stanca, stanchissima. Questo è il mio angolo e finchè mi farà star bene non lo lascerò, quindi ci provo, cerco di pubblicare quando posso, oltretutto quando scopro qualche ingrediente particolare scatta lo stimolo per provare qualcosa di nuovo, per iniziare a mescolare, annusare ed assaggiare. Così è stato anche questa volta.
Un abbraccio 🙂
Sono versatili, puoi togliere il cacao sostituendolo con del caffè e condirli con degli ingredienti salati, alla fine è una soluzione molto veloce per avere un piatto diverso dal solito. A proposito: quelli avanzati li ho congelati, perfetti per le emergenze.
Un abbraccio 🙂
carissima tati, leggerti così da un lato fa venire un po’ di malinconia nel cuore ripensando alla tua mamma, dall’altro lato però fa anche sorgere un senso di pace che volente o nolente è arrivato a te e che ti permette di affrontare tutto, ma davvero tutto con leggerezza. non con noncuranza, ma con leggerezza: e la leggerezza, chi lo sa, al cuore non fa male forse.
Ti abbraccio tanto e forte e mi gusto con te questo dolce che sono certissima mi piacerebbe al tuo pari!
Elenina bella, sei sempre così cara e riesci a comprendere appieno i miei stati d’animo…
E’ vero ciò che dici: non c’è noncuranza, ma un senso di pace, una leggerezza arrivata dopo un periodo lungo e terribile in cui il mio essere non esisteva più, a disposizione giorno e notte di una persona non più autosufficiente, costantemente sopraffatta dal dolore causato da una situazione che non potevo cambiare. Come se ciò non bastasse in questi ultimi tre anni sono stata attaccata da persone sgradevoli, alcune del mondo dei blog e altre di diretta conoscenza, con l’unico scopo di ferire chi in quel momento aveva i fianchi scoperti, ma la vita prima o poi rende giustizia…
Ad oggi non ho tutto semplice perché mi è rimasto un papà che mi succhia anche l’anima, ma comunque sto meglio e sono ritornata a vivere e, credimi, questo è già un regalo perché iniziavo davvero a stare male.
Un abbraccio gioia cara 🙂
Hai praticamente raggiunto il nirvana… bravissima! Dispiace solo che per arrivare ad autoimporci un po’ di tranquillità serva toccare il fondo. Ma alla fine guardiamo il lato positivo: si sta meglio e con la giusta ispirazione si sfornano delizie incredibili! 😘 Un abbraccio
E che fondo ho toccato… sapessi quanto dolore, quanta frustrazione e che stanchezza infinita… Però alla fine, all’epilogo, pur nella sua tristezza, ho ripreso un po’ a vivere… no che tutto sia risolto perché mi aspettano altre tribolazioni con il mio papà, ma non è nulla a confronto di ciò che ho passato sino ad oggi. Quindi sì, ho ripreso finalmente un po’ a vivere e ciò lo vedo proprio dalla creatività che torna a galla nuovamente 🙂
Un bacio!
16 Comments
saltandoinpadella
4 Novembre 2019 at 10:33Ti capisco, è capitato anche a me. Si arriva a un livello di stress tale che poi ci si allontana un po’ dal mondo, è una forma di protezione. Goditi le colazioni lente e golose, come questa, riposati e coccolati. dedicati tempo e attenzioni
Tatiana
13 Novembre 2019 at 10:42Penso che si arrivi ad un punto in cui l’istinto di conservazione ha la meglio: per troppo tempo (tre anni circa) sono stata spremuta come un limone, massacrata fino alle ossa, e ora è troppo, se non prendo le distanze schiatto. Nella sfortuna il problema si è risolto con la perdita della mamma, ma io ho ricominciato a vivere almeno un po’ e non ti dico a quale livello di stress e disperazione fossi arrivata…
Un bacio cara… e grazie!
edvige
4 Novembre 2019 at 16:08Dolci….. salto
Tatiana
13 Novembre 2019 at 10:43Lo soooo…ahahahah!!! Però i testaroli sono ottimi con speck e funghi (magari sostituisci il cacao con il caffè, circa un cucchiaino raso).
Mile
6 Novembre 2019 at 7:17Probabilmente è come scrive Elena : hai raggiunto un livello tale di stress che o sei arrivata all’ultimo o hai imparato il distacco. Direi che non è un male però, il distacco altrimenti scoppi. E ben vengano le colazioni lente e i connubi dolce salato come questo che tanto mi piacciono! 😚
Tatiana
13 Novembre 2019 at 10:50Vero Mile, rischiavo di scoppiare, oramai stavo malissimo: per tre anni ho fatto da badante (perché la titolare del posto era sempre assente e se si presentava faceva solo danni), ho lavorato a tempo pieno perché comunque un lavoro grazie al cielo ce l’ho, ho tenuto su la famiglia e ho fatto la spesa sempre per due famiglie in contemporanea, portando pesi su pesi, correndo ogni giorno e spesso dovendo correre anche la notte per le emergenze. E’ andata così. E’ finita. Ora ci sono anch’io.
Un bacio bellezza 🙂
ipasticciditerry
6 Novembre 2019 at 9:12Come ti capisco! Se non avessi questo senso di distacco, sarei già finita al manicomio! Mio marito è un pessimista per natura ed è di quelle persone che “ti rubano l’energia”. Se non reagissi così davvero non so come potrei finire. Venendo alla tua colazione, ti sei coccolata per bene, eh ♥ Brava amica mia, un bacione
Tatiana
13 Novembre 2019 at 10:53Pensa che io ho lottato, e lo faccio ancora, con mio padre che è un pessimista di quelli peggiori e pure orgoglioso di esserlo, se ne fa un vanto, con l’aggravante di essere egocentrico e depresso e il tutto ha toccato il fondo in questi ultimi tre ani bui. Ho detto tutto. Ora ci prova a rubarmi l’energia, come giustamente hai detto tu, ma non gliela do vinta poiché non ce n’è più motivo. Ora vivo, con difficoltà e stanchezza ma vivo.
Un bacio gioia 🙂
daniela
6 Novembre 2019 at 17:14tatiana, sei bravissima, hai una forza dentro che ti fa sa scudo nella vita per tutte le bufere che hai attraversato…e oggi, trovi il tempo di cucinare deliziosi manicaretti, tra un impegno e l altro, e le mille corse di ogni giorno…
devo prendere ispirazione da te e imparare anch io ad usare la curcuma, me lo propongo sempre e poi ci rinuncio, forse non so dosarla bene, boh… e s’ che fa cosi bene, e colorata…devo imparare dai..,,
un abbraccio
daniela
Tatiana
13 Novembre 2019 at 10:56Sono una persona sicuramente molto organizzata ma non avrei mai pensato di doverne passare tante tutte insieme, mi ha salvata un carattere forte e una buona dose di umorismo e di autoironia, sono tenace e non mollo mai ma sono stanca, stanchissima. Questo è il mio angolo e finchè mi farà star bene non lo lascerò, quindi ci provo, cerco di pubblicare quando posso, oltretutto quando scopro qualche ingrediente particolare scatta lo stimolo per provare qualcosa di nuovo, per iniziare a mescolare, annusare ed assaggiare. Così è stato anche questa volta.
Un abbraccio 🙂
speedy70
13 Novembre 2019 at 8:58Questi testaroli mi ispirano tantissimo, da fare, grazie!!!!!
Tatiana
13 Novembre 2019 at 11:04Sono versatili, puoi togliere il cacao sostituendolo con del caffè e condirli con degli ingredienti salati, alla fine è una soluzione molto veloce per avere un piatto diverso dal solito. A proposito: quelli avanzati li ho congelati, perfetti per le emergenze.
Un abbraccio 🙂
Elena Levati
22 Novembre 2019 at 1:39carissima tati, leggerti così da un lato fa venire un po’ di malinconia nel cuore ripensando alla tua mamma, dall’altro lato però fa anche sorgere un senso di pace che volente o nolente è arrivato a te e che ti permette di affrontare tutto, ma davvero tutto con leggerezza. non con noncuranza, ma con leggerezza: e la leggerezza, chi lo sa, al cuore non fa male forse.
Ti abbraccio tanto e forte e mi gusto con te questo dolce che sono certissima mi piacerebbe al tuo pari!
Tatiana
11 Dicembre 2019 at 9:00Elenina bella, sei sempre così cara e riesci a comprendere appieno i miei stati d’animo…
E’ vero ciò che dici: non c’è noncuranza, ma un senso di pace, una leggerezza arrivata dopo un periodo lungo e terribile in cui il mio essere non esisteva più, a disposizione giorno e notte di una persona non più autosufficiente, costantemente sopraffatta dal dolore causato da una situazione che non potevo cambiare. Come se ciò non bastasse in questi ultimi tre anni sono stata attaccata da persone sgradevoli, alcune del mondo dei blog e altre di diretta conoscenza, con l’unico scopo di ferire chi in quel momento aveva i fianchi scoperti, ma la vita prima o poi rende giustizia…
Ad oggi non ho tutto semplice perché mi è rimasto un papà che mi succhia anche l’anima, ma comunque sto meglio e sono ritornata a vivere e, credimi, questo è già un regalo perché iniziavo davvero a stare male.
Un abbraccio gioia cara 🙂
Alessia
10 Dicembre 2019 at 10:51Hai praticamente raggiunto il nirvana… bravissima! Dispiace solo che per arrivare ad autoimporci un po’ di tranquillità serva toccare il fondo. Ma alla fine guardiamo il lato positivo: si sta meglio e con la giusta ispirazione si sfornano delizie incredibili! 😘 Un abbraccio
Tatiana
11 Dicembre 2019 at 9:19E che fondo ho toccato… sapessi quanto dolore, quanta frustrazione e che stanchezza infinita… Però alla fine, all’epilogo, pur nella sua tristezza, ho ripreso un po’ a vivere… no che tutto sia risolto perché mi aspettano altre tribolazioni con il mio papà, ma non è nulla a confronto di ciò che ho passato sino ad oggi. Quindi sì, ho ripreso finalmente un po’ a vivere e ciò lo vedo proprio dalla creatività che torna a galla nuovamente 🙂
Un bacio!