Arte, storia ed architettura/ Viaggi

Occitania on the road – giorno 2… toccata e fuga in Provenza

Siamo sempre lungo il Rodano, fiume immenso dalle acque cristalline che dividono l’Occitania dalla Provenza, una meraviglia per lo sguardo e che ci ha regalato una notte molto fresca.

Oggi abbiamo deciso di attraversare il ponte che divide le due regioni: una passeggiata sotto il sole cocente che da Beaucaire ci ha accompagnati a Tarascona, piccolo centro che esula dalla nostra ricerca storica alla volta dei Catari ma che meritava una breve visita, non fosse che per il meraviglioso castello dalla cui altezza lo sguardo si stende sul Luberon, terra ricca di vigneti e di poesia.
Il maniero, storica residenza di Renato d’Angiò, venne portato a termine intorno al 1450 e fino al 1926 venne utilizzato anche come carcere, grazie alle possenti mura merlate e al fossato che lo circonda su tre lati. Vale la pena di essere visitato anche internamente vista la perfetta simbiosi tra imponenza ed eleganza che lo contraddistingue: a mio avviso già solo la vista del giardino interno con i suoi ulivi e il cortile d’onore, meraviglioso esempio di gotico-fiammeggiante, riempiono gli occhi di bellezza.

Il giardino interno
La farmacia
Il cortile d’onore

La tappa successiva l’abbiamo fatta alla chiesa di Santa Marta, che si erge in prossimità del Castello, con la struttura di portata romanica e l’impronta gotica sul campanile, oltre ad un interno di tutto rispetto che racchiude anche la cripta dove riposa il corpo della Santa cui è intitolata la chiesa.

La cripta

Il pranzo è stato breve e modesto, consumato sulle panchine di un parco malmesso e trascurato, come del resto gran parte della città, prima di rientrare alla nostra casa mobile e poter godere di un po’ di fresco grazie alla canna dell’acqua messaci a disposizione dalla gestione dell’area di sosta.

L’opinione che abbiamo avuto di Beaucaire e di Tarascona è stata di due cittadine con molto potenziale, purtroppo abbandonate a loro stesse ed eccessivamente invase da una immigrazione incontrollata che ha contribuito all’evidente degrado, ma non per questo ho avvertito alcun senso di insicurezza.

La Tarasque, leggendario mostro domato da santa Marta ed effigiato nello stemma cittadino

Domani ci rimettiamo in marcia per la prossima città che ci ospiterà… di nuovo on the road!

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