Ed eccoci all’undicesimo giorno della nostra vacanza itinerante, sempre con il titolo del post dai nomi impossibili, ma anche oggi ve la faccio breve: Biancaneve e i Sette Nani, Hansel e Gretel e Cappuccetto Rosso… così si ragiona, vero?
La prima tappa l’abbiamo fatta al castello che ispirò la storia di Biancaneve, semplicemente in virtù del fatto che vi visse una fanciulla che finì i suoi giorni avvelenata, il che ispirò i fratelli Grimm nella stesura che oggi conosciamo; tuttavia se dovessi consigliarvi la visita del castello per me è un no secco, vi trovereste all’interno di un museo con delle stanze molto rimodernate ed una guida pallosissima che vi chiacchiera in tedesco per un tempo interminabile, ma purtroppo era l’unico modo per accedere agli interni.
Il percorso turistico prevede la visita alla miniera di carbone, che abbiamo omesso per motivi organizzativi essendo aperta per una sola ora alla settimana e, pur avendone la possibilità, l’abbiamo saltata avendone già visitate delle altre, immense e bellissime; abbiamo preferito farci un giro nella casa dei sette nani, assolutamente una chicca da non perdere, semplicemente una casetta a graticcio di due piani interamente a misura di bambino, nell’ottica del fatto che sembra i sette nani fossero stati in realtà dei bambini, visto l’elevato numero di minori impiegati all’epoca nel lavoro minerario.
Lasciato questo delizioso paesino dalle case a graticcio siamo passati per Christenberg, grazioso borgo collinare collegato alla casetta di marzapane di Hansel e Gretel, pur non rinvenendovi delle rilevanti tracce a memoria (però una bella birra ed una fetta di torta ce le siamo concesse).
Ultimo passaggio al volo lungo la Rotkäppchenland, la terra di Cappuccetto Rosso, luogo in cui non vi si trovano altre tracce stante l’ambientazione della fiaba nei boschi e riducendo il tutto a meri eventi a tema e a un po’ di merchandising.
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